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San Giuliano Martire venerato a Gerusalemme

Festa: 27 maggio

V sec.

Cirillo di Scitopoli nella sua Vita di San Teognio racconta che questo santo nel 454-55 si recò a Gerusalemme per condurvi vita monastica, ma trovò che tutti i monasteri della città erano stati occupati da religiosi in scisma col vesc. Giovenale. Egli allora si recò presso una santa donna di nome Flavia "che in quel tempo (cosí il testo) aveva costruito presso il monte degli Ulivi un monastero ed una chiesa dedicati al santo martire Giuliano". Attraverso l'esame del Calendario palestinese pubblicato dal Garitte, ci è possibile constatare che questo martire Giuliano doveva essere particolarmente venerato a Gerusalemme, dove infatti se ne celebrava la memoria varie volte nell'anno liturgico: il 27 e 29 maggio nella stessa basilica dell'Anastasi, il 3 giugno, il 4 settembre ed il 5 ottobre nella ricordata chiesa del Monte degli Ulivi. Altri santi omonimi risultano celebrati in date diverse da queste nei calendari antichi e ciò lascia adito al sospetto che in Gerusalemme si venerasse un martire Giuliano diverso da quelli conosciuti. Riteniamo tuttavia che questo, altri non sia che il cappadoce Giuliano martirizzato con Panfilo ed altri soci a Cesarea di Palestina il 16 febbraio 309, di cui parla ripetutamente Eusebio, e commemorato in tutti i calendari al 16 febbraio. Infatti, la nota del 3 giugno del Calendario palestinese pone il nome di Panfilo subito dopo quello di Giuliano.

Emblema: Palma


La figura di San Giuliano, martire venerato a Gerusalemme, presenta diverse sfide per l'agiografia. La molteplicità di santi omonimi e la scarsità di fonti storiche certe rendono difficile ricostruire una vita univoca e completa. Ciononostante, è possibile tracciare un profilo del santo gerosolimitano, attingendo da diverse fonti e analizzando le testimonianze disponibili.
La principale fonte su San Giuliano di Gerusalemme è la "Vita di San Teognio" scritta da Cirillo di Scitopoli. In essa si narra che il santo, nel 454-455, giunse a Gerusalemme per intraprendere la vita monastica. Tuttavia, trovò tutti i monasteri cittadini occupati da religiosi in scisma con il vescovo Giovenale. Si recò quindi presso una santa donna di nome Flavia, la quale "in quel tempo aveva costruito presso il Monte degli Ulivi un monastero ed una chiesa dedicati al santo martire Giuliano".
L'esistenza di una chiesa dedicata a San Giuliano sul Monte degli Ulivi, unita alla menzione di diverse celebrazioni liturgiche in suo onore nel Calendario palestinese, testimonia un culto significativo del martire a Gerusalemme. Le ricorrenze cadevano il 27 e 29 maggio nella basilica dell'Anastasi, il 3 giugno, il 4 settembre e il 5 ottobre nella chiesa del Monte degli Ulivi.
La molteplicità di santi omonimi rende ardua l'identificazione precisa di San Giuliano di Gerusalemme. Il Martirologio Romano menziona un San Giuliano martirizzato a Cesarea di Palestina il 16 febbraio 309, assieme a Panfilo e ad altri soci. La coincidenza della data di questa celebrazione con la nota del 3 giugno del Calendario palestinese, che menziona San Panfilo subito dopo San Giuliano, ha indotto alcuni studiosi a ipotizzare che si tratti del medesimo santo.
L'ipotesi dell'identificazione con il San Giuliano di Cesarea è avvalorata anche dalla presenza di reliquie di San Panfilo nella chiesa del Monte degli Ulivi. Tuttavia, l'assenza di una chiara attestazione documentale che espliciti tale legame lascia aperta la possibilità che si tratti di un altro martire omonimo, venerato specificamente a Gerusalemme.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-05-05

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