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San Maiulo Martire di Adrumeto

11 maggio

† 196 o 212

Il suo martirio è testimoniato da Tertulliano nell'Ad Scapulam, in cui si rileva che Maiulo era di Adrumeto, città della Bizacena, e che fu condannato ad essere gettato in pasto alle fiere. L’incertezza del testo, tuttavia, non ci permette di stabilire con sicurezza se fu Cecilio Capella a condannarlo, o se invece fu lo stesso Scapula: ambedue le tesi sono convalidate da codici autorevoli. Nel primo caso il martirio di Maiulo sarebbe avvenuto prima del 196, anno della morte di Cecilio Capella, nel secondo, esso sarebbe di poco anteriore allo scritto, composto poco dopo l’agosto del 212. Il culto del martire fu assai diffuso in Africa. Un’iscrizione rinvenuta nella basilica cristiana di Cartagine elenca le reliquie che erano venerate in quella chiesa, e tra le altre pone anche il nome di Maiulo: «Hic sunt Martyres (...) Maiulus». Il Calendario cartaginese lo ricorda all'11 maggio, e così il Martirologio Geronimiano, che però lo recensisce anche al 18, 19 e 21 gennaio, al 19 e 21 febbraio ed al 27 marzo. Nel Romano invece il Maiulus dell’11 maggio non va identificato con l’abate di Cluny, morto appunto l'11 maggio del 994, mentre il martire di Adrumeto veniva prima commemorato al 4 gennaio.
 

Martirologio Romano: Nell’Africa Bizacena, san Maiúlo, martire di Adrumeto, condannato alle fiere.


Le notizie su San Maiulo (Mavìlo), martire di Adrumeto, sono piuttosto scarne e frammentarie. La fonte principale per la sua storia è il celebre scritto di Tertulliano "Ad Scapulam", in cui si narra il martirio del santo durante le persecuzioni anticristiane.
Tertulliano ci racconta che Maiulo, cittadino di Adrumeto, città della Bizacena (l'odierna Tunisia), fu condannato ad essere gettato in pasto alle fiere per la sua fede cristiana. L'incertezza dei manoscritti del testo tertullianeo non permette di stabilire con certezza chi fosse il proconsole che ordinò il martirio: alcuni codici indicano Cecilio Capella, mentre altri propendono per lo stesso Scapula. La data del martirio è quindi incerta, e si colloca tra il 196 (anno della morte di Cecilio Capella) e il 212 (datazione approssimativa dell'opera "Ad Scapulam").
Il culto di San Maiulo ebbe una notevole diffusione in Africa. Un'iscrizione rinvenuta nella basilica cristiana di Cartagine elenca le reliquie venerate in quella chiesa, tra cui figura anche il nome di Maiulo. Il suo nome è presente anche nel Calendario cartaginese e nel Martirologio Geronimiano, entrambi alla data dell'11 maggio. Tuttavia, il Martirologio Geronimiano lo ricorda anche in altre date, distribuite tra gennaio, febbraio e marzo.
Nel Martirologio Romano, il santo dell'11 maggio non deve essere identificato e confuso con l'abate di Cluny, Maiulo di Cluny, morto nel 994. Il martire di Adrumeto veniva precedentemente commemorato il 4 gennaio.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-04-02

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