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Sant' Ospizio (Ospicio) Eremita

21 maggio

† 580/581

È commemorato nel Martirologio Romano il 21 maggio, ma negli antichi calendari il suo dies natalis era ricordato il 15 ottobre. San Gregorio di Tours, suo coevo, attesta già al suo tempo che la Vita di Ospizio era stata scritta da parecchi, ma nessuno di tali testi ci è stato tramandato, per cui le poche notizie che conosciamo del santo le dobbiamo allo stesso vescovo di Tours che ne parla nelle sue opere, esaltandone l’austerità della vita, il dono dei miracoli e lo spirito di profezia. Ospizio visse come eremita, rinchiuso in una vecchia torre presso Villafranca, non lungi da Nizza (ancor oggi il luogo è detto in suo onore St-Sospis), cibandosi di pane, erbe e datteri, carico di pesanti catene e avvolto in un aspro cilizio. Predisse la prossima invasione dei Longobardi che nel 574 occuparono e saccheggiarono Nizza, ma dai quali il santo non fu troppo molestato. Tre giorni prima di morire fece avvertire il vescovo di Nizza della sua prossima fine e raccolto in preghiera si addormentò nel Signore (580 circa).

Martirologio Romano: Presso Nizza in Provenza, in Francia, sant’Ospicio, eremita, che fu uomo di mirabile spirito di penitenza e predisse l’arrivo dei Longobardi.


Leggendaria figura di eremita vissuto nel VI secolo, Sant'Ospizio incarna l'ideale ascetico più radicale. Ritiratosi in una torre presso Villafranca, non lontano da Nizza, condusse un'esistenza votata alla preghiera e alla mortificazione della carne. La sua dimora, oggi conosciuta come St-Sospis in suo onore, era il teatro di una vita spoglia di ogni comfort: pane, erbe e datteri componevano il suo frugale nutrimento, mentre pesanti catene e un ruvido cilizio cingevano il suo corpo.
Ospizio non era solo un modello di austerità, ma annoverava tra i suoi doni anche la facoltà di prevedere il futuro. Celebre è la profezia che pronunciò circa l'invasione dei Longobardi: predisse con accuratezza l'incursione che nel 574 avrebbe devastato Nizza, sebbene egli stesso non ne subì le conseguenze più gravi.
La fama di Ospizio si diffuse ben oltre i confini della sua torre, attirando a lui numerosi pellegrini in cerca di conforto e guarigione. Numerosi miracoli gli vennero attribuiti, tra cui la guarigione di un uomo cieco dalla nascita e di un altro sordo e muto. Si narra che la stessa polvere del suo sepolcro possedesse proprietà curative.
Ospizio si spense circa nel 580, circondato da una devozione che non si è mai affievolita nel corso dei secoli. Ancora oggi, la sua figura ispira i fedeli con la sua testimonianza di fede incrollabile, forza d'animo e abnegazione. La sua memoria viene celebrata ogni anno il 21 Maggio, giorno del suo Martirio, e le sue reliquie sono custodite nella cattedrale di Nizza e in diverse altre chiese della diocesi.
Le informazioni su Sant'Ospizio ci pervengono principalmente dalle opere di San Gregorio di Tours, suo contemporaneo, che ne descrisse la vita e le virtù. Diverse biografie dedicate al santo furono redatte nel corso del tempo, ma purtroppo nessuna di esse è giunta fino a noi.
La figura di Ospizio è strettamente legata alla storia della Provenza del VI secolo, un periodo segnato da invasioni barbariche e sconvolgimenti politici. La sua profezia sull'arrivo dei Longobardi lo rende un testimone oculare di eventi cruciali che plasmarono il futuro della regione.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-04-09

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