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Beata Elena Duglioli Dall’Olio Vedova

23 settembre

Bologna, 1472 - Bologna, 23 settembre 1520

La beata Elena esprime in modo mirabile il carisma della vedovanza cristiana, fervente di preghiere e di opere di carità. Nata a Bologna nel 1472 dall'illustre famiglia Duglioli, manifestò una precoce propensione per la vita nascosta, l'orazione, l'impegno assiduo al servizio del prossimo. A quindici anni, pur desiderando entrare nel monastero delle Clarisse del Corpus Domini, fu data in sposa al notaio Benedetto Dall'Olio, con il quale visse santamente e in profonda sintonia spirituale. Dotata di un singolare discernimento dello spirito divenne consigliera degli umili e dei potenti. Attinsero alla sua saggezza e preghiera di intercessione personalità insigni come Giulio II e Leone X. Predisse il giorno del proprio esodo pasquale, avvenuto in Bologna il giorno di santa Tecla vergine, il 23 settembre 1520. Il suo corpo incorrotto è custodito in San Giovanni in Monte, nella cappella di santa Cecilia fatta costruire dal vescovo di Pistoia per ispirazione della Beata stessa. Leone XIII nel 1828 confermò il suo culto.

Etimologia: Elena = la splendente, fiaccola, dal greco

Martirologio Romano: A Bologna, beata Elena Duglioli Dall’Olio, che, dopo un matrimonio vissuto in mirabile armonia con il marito, rimasta vedova, condusse una vita esemplare.


Questa vedova bolognese non ha avuto, purtroppo, fin dagli inizi, biografi molto obbiettivi: nel tentativo di esaltarne la figura, essi hanno, infatti, inventato particolari quanto mai fantastici. Secondo questi scrittori la Duglioli sarebbe stata la figlia dell'imperatore dei Turchi, Maometto II, trasferitasi in Occidente all'età di cinque anni. Quivi avrebbe poi condotta una vita innocente e santa, per cui Dio la gratificò di numerose visioni e del dono della profezia. Dopo la morte il suo corpo sarebbe rimasto incorrotto. In realtà, ella nacque a Bologna nel 1472 da Silverio Duglioli, notaio, e da Pentesilea Boccaferri, bolognese.
Fu educata molto cristianamente; da giovane manifestò il proposito di emettere il voto di verginità (per questo qualche biografo la chiama vergine), ma dalla madre fu spinta al ma trimonio. A diciassette anni sposò Benedetto Dall'Olio di quarant'anni col quale convisse per circa sei lustri in mirabile unione ed in piena concordia. E' stato affermato che nella vita matrimoniale visse sempre in assoluta verginità, ma il fatto non ha documenti sicuri. Dopo la morte del marito trascorse il resto della vita vedovile in modo esemplare. Morì il 23 settembre 1520 e fu sepolta a Bologna nella chiesa di S. Giovanni in Monte.
La fama della sua santità spinse la popolazione a tributarle solenne culto ogni anno al 23 settemmbre, culto ricordato perfìno da Pietro Aretino che parla di ex voto di ogni sorta visti attorno al sepolcro di "Santa Beata Lena Dall'Olio a Bologna". P. Lambertini (Benedetto XIV) riferisce questa testimonianza dello Aretino, quando si occupa del culto immemorabile della Duglioli. Leone XII formalmente confermò detto culto nel 1828.


Autore:
Gian Domenico Gordini


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2001-05-31

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