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Card. Carlo Maria Martini Arcivescovo emerito di Milano

Cardinale defunto

Torino, 15 febbraio 1927 - Gallarate, Varese, 31 agosto 2012

Carlo Maria Martini è nato a Torino il 15 febbraio 1927. Entrato nella Compagnia di Gesù a soli 17 anni, venne ordinato sacerdote il 13 luglio 1952. Nel 1958 conseguì presso la Pontificia Università Gregoriana la laurea in Teologia, con una tesi su "Il problema storico della Risurrezione". Nel 1978 fu nominato rettore magnifico della Pontificia Università Gregoriana, succedendo a Padre Carrier. La sua attività si sviluppò nel campo scientifico pubblicando vari libri ed articoli (era l'unico membro cattolico del comitato ecumenico che ha preparato l'edizione greca del Nuovo Testamento). Nel 1978 Paolo VI lo invitò a predicare il ritiro annuale in Vaticano, dove uno dei suoi predecessori era stato il cardinale Karol Wojtyla, poi papa Giovanni Paolo II. Fu lui a eleggerlo arcivescovo di Milano nel 1979 e cardinale nel 1983. Resse la diocesi ambrosiana per ventidue anni, fino al ritiro nel 2002. Visse da allora prevalentemente a Gerusalemme fino al 2008, quando tornò in Italia per l'aggravarsi del morbo di Parkinson. Morì presso l'Aloisianum di Gallarate il 31 agosto 2012. I suoi resti mortali sono sepolti nel Duomo di Milano, presso l'altare del Crocifisso.



Nato a Torino il 15 febbraio 1927, il giovane Carlo Maria Martini a soli nove anni comunicò ai suoi familiari la decisione di diventare gesuita. Terminato il liceo, nel luglio del 1944 conseguì la maturità. “Sul finire dell’estate – ricorda Maris Martini – Carlo parlò con papà della sua vocazione e dell’intenzione di entrare in seminario dai Gesuiti. La mamma invece, sapeva da tempo di questa decisione”. Il 25 settembre 1944, entra nella Compagnia di Gesù, dove compie il curriculum di filosofia e teologia.
Il 13 luglio 1952 viene ordinato sacerdote a Chieri (To). Qualche anno più tardi, nel 1958, consegue la laurea in teologia fondamentale alla Gregoriana di Roma con una tesi dal titolo "Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti", proseguendo poi gli studi in Sacra Scrittura, perfezionandoli anche all'estero.
Il 2 febbraio 1962 pronuncia la solenne professione di fede e nello stesso anno gli viene assegnata la cattedra di critica testuale al Pontificio istituto biblico di Roma. Diventa rettore dello stesso per qualche anno. Di questa scienza padre Martini era studioso di fama mondiale, unico cattolico a essere ammesso nel prestigioso comitato internazionale che lavorava al testo critico del Nuovo Testamento, che si andava predisponendo per le traduzioni bibliche in tutto il mondo e che fu pubblicato nel Greek New Testament. Di lì a poco, nel 1978, Martini passò a reggere la Pontificia Università Gregoriana. Lo stesso anno, per la Quaresima, viene invitato dal Papa a predicare il ritiro quaresimale in Vaticano: sarà l’ultimo di Papa Montini.
Alzati e va a Milano: l'ingresso ufficiale
nella Diocesi ambrosiana
Il 29 dicembre del 1979 Giovanni Paolo II lo elegge alla cattedra episcopale di Milano e subito dopo, il 6 gennaio del 1980, viene consacrato vescovo, in san Pietro. Nel novembre del 1980, il vescovo Martini avvia, a Milano, l'esperienza della Scuola della Parola: il progetto consiste nell'aiutare il popolo di Dio ad avvicinare la Scritture attraverso il metodo della lectio divina. Il 2 febbraio 1983 il Papa lo crea cardinale con il titolo di Santa Cecilia.
Dal 2 al 4 ottobre 1986, durante la 16^ assemblea a Varsavia, viene nominato Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE); inizia il mandato con la Pasqua del 1987 e lo conserva fino al 1993
Nel novembre del 1986, nel corso di un convegno diocesano sul tema Farsi prossimo, viene lanciata l'iniziativa delle scuole di formazione per un impegno sociale e politico sempre più ampio (a scuola di carità politica).  Il 17 gennaio 1989, riceve la Laurea "honoris causa" dalla Pontificia Università Salesiana di Roma per il suo programma pastorale sull’"educare".
Il 4 novembre 1993, Martini convoca il Sinodo diocesano, che si concluderà il 1 febbraio 1995.
Nel 1997 presiede le diverse manifestazioni indette per celebrare il sedicesimo anniversario della morte di S. Ambrogio, patrono della diocesi di Milano. Nell'ottobre del 1999 partecipa come membro al Sinodo dei vescovi europei.
Il 27 ottobre 2000 riceve il premio Principe de Austrias in Scienze sociali a Oviedo (Spagna).
Il 23 novembre 2000 viene nominato dal Papa, Accademico onorario della Pontificia accademia delle scienze.
Il 28 giugno 2002 riceve la Grande Medaglia d'oro del Comune di Milano.
L’11 luglio 2002, il Santo Padre accetta le dimissioni ai sensi del canone 401 del CJC.
Il progetto del Card. Martini è di riprendere gli studi biblici, questa volta in un luogo speciale a lui molto caro: Gerusalemme.
L'11 giugno 2006 riceve la Laurea honoris causa in filosofia dall'Università ebraica di Gerusalemme.
È scomparso il 31 agosto 2012 presso l'Aloisianum di Gallarate, in provincia di Varese, dove ha risieduto negli ultimi anni.

Fonte: www.chiesadimilano.it

 


 

Nato a Torino il 15 febbraio 1927, Carlo Maria Martini entra nella Compagnia di Gesù il 25 settembre del 1944, a soli diciassette anni. Dopo il noviziato a Cuneo, studia filosofia a Gallarate e teologia nella Facoltà teologica di Chieri, dove viene ordinato sacerdote il 13 luglio 1952 dall’arcivescovo di Torino, cardinale Maurilio Fossati.
Nel 1958 si laurea in teologia alla Pontificia Università Gregoriana con una tesi sul problema storico della Risurrezione. Dopo aver insegnato nella Facoltà di Chieri, torna a Roma e, nel 1966, si laurea in Sacra Scrittura summa cum laude al Pontificio Istituto Biblico, dove diviene prima decano della Facoltà di Sacra Scrittura e poi rettore dal 1969 al 1978. In quello stesso anno viene nominato rettore della Pontificia Università Gregoriana.
Numerose le sue pubblicazioni scientifiche, tra le quali una traduzione italiana commentata degli Atti degli apostoli (1970), gli studi raccolti in La parola di Dio alle origini della Chiesa (1980) e soprattutto l’edizione critica, curata insieme ad altri specialisti di diverse confessioni cristiane, del diffuso The Greek New Testament (quarta edizione rivista, 1993). Predicatore di esercizi spirituali e attivo nel dialogo ecumenico e in quello con l’ebraismo, nel 1978 viene chiamato da Paolo VI a predicare gli esercizi spirituali quaresimali in Vaticano.
Il 29 dicembre 1979 Giovanni Paolo II lo nomina Arcivescovo di Milano e a gli conferisce personalmente l’ordinazione episcopale nella solennità dell’Epifania del1980. L’ingresso a Milano, dove succede al cardinale Giovanni Colombo, avviene il 10 febbraio dello stesso anno.
La sua prima lettera pastorale è dedicata a La dimensione contemplativa della vita e la prima iniziativa cui dà vita, nel novembre del 1980, è la Scuola della Parola, per aiutare i fedeli ad accostarsi alla Sacra Scrittura secondo il metodo della lectio divina.
Durante il Concistoro del 2 febbraio 1983 viene creato cardinale dallo stesso Giovanni Paolo II.
Nel novembre 1986, in occasione del grande convegno diocesano ad Assago dal titolo Farsi prossimo, lancia l'iniziativa delle Scuole di formazione all'impegno sociale e politico, mentre nell’ottobre dell’anno successivo avvia una serie di incontri a due voci sulle "domande della fede", ai quali dà il nome di Cattedra dei non credenti e che hanno una grande risonanza anche al di fuori dei confini ecclesiali.
Il 4 novembre 1993 convoca il 47° Sinodo diocesano di Milano, conclusosi il 1° febbraio 1995, mentre nel 1997 presiede le celebrazioni per il XVI centenario della morte di sant’Ambrogio, patrono della diocesi.
Rimane alla guida della diocesi fino al 2002. Più di un ventennio durante il quale la città vive tra l’altro gli anni di piombo del terrorismo e i rivolgimenti di Mani Pulite e si abitua a riconoscere sempre in lui il primo riferimento morale. Tutta la città, credente e non. Fa ormai parte della storia l'episodio della consegna di un arsenale di armi in arcivescovado da parte delle aloisianum Brigate Rosse.
L’impegno del cardinale Martini, divenuto durante i ventitré anni di episcopato una delle personalità più conosciute e rispettate della Chiesa cattolica, varca presto i confini diocesani e nazionali. Partecipa a numerose Assemblee del Sinodo dei Vescovi ed è relatore alla VI Assemblea generale del 1983, sul tema Riconciliazione e penitenza nella missione della Chiesa. Membro del Consiglio della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi dal 1980 al 1990 e, successivamente, dal 1994 al 2001, è anche presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee dal 1986 al 1993.
Insignito di numerosi riconoscimenti accademici, nel 2000 diventa membro onorario della Pontificia Accademia delle scienze.
Vasta eco, al di là dei limiti territoriali della diocesi, hanno le sue Lettere Pastorali e i Discorsi alla città di Milano, raccolti in quindici volumi (1981-1994), mentre una larghissima scelta di testi suoi viene pubblicata nel 2011 con il titolo Le ragioni del credere. Molte delle sue pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue e vengono lette nei cinque continenti, da credenti e non credenti.
L’11 luglio 2002, con la rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi di Milano, riprende gli studi biblici e sceglie di vivere prevalentemente a Gerusalemme.
Nel 2008, a causa dell’aggravarsi del morbo di Parkinson, rientra definitivamente in Italia, risiedendo nella casa dei Gesuiti a Gallarate, dove muore il 31 agosto 2012.


Fonte:
www.fondazionecarlomariamartini.it

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Aggiunto/modificato il 2015-09-05

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