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Beato Giovanni Ziatyk Sacerdote redentorista, martire

17 maggio

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Odrekhova, Galizia, 26 dicembre 1899 - Ozerlag, Siberia, Russia, 17 maggio 1952

Sacerdote ucraino morto nel 1952, quando la sua patria era sotto il giogo sovietico. Nato nel 1899, sacerdote a 24 anni, diventa rettore del seminario cattolico. Nel 1935 entra nei Redentoristi. Nel 1946 con 58 confratelli viene incarcerato: è il primo di una serie di periodi di detenzione, durante i quali subisce interrogatori e torture. È destinato ai lavori forzati in Siberia, a Irkutsk, dove muore e dove oggi la sua tomba è oggetto di venerazione. (Avvenire)

Martirologio Romano: Nel campo di prigionia di Oserlag presso Irkusk in Russia, beato Giovanni Ziatyk, sacerdote della Congregazione del Santissimo Redentore e martire, che, in tempo di persecuzione contro la fede, meriṭ di sedere al convito celeste dei giusti.


Ivan Ziatyk nacque il 26 dicembre 1899 ad Odrekhova in Galizia. Terminato il ginnasio a Sjanok, nel 1919 entrò nel seminario di Peremyshl e quattro anni dopo ricevette finalmente l’ordinazione presbiterale. Dal 1925 fu per dieci anni prefetto nel seminario del quale lui stesso era stato allievo, ove si occupò della formazione sia spirituale che intellettuale degli alunni, insegnando catechetica e materie dogmatiche. Il 15 luglio 1935 entrò nella Congregazione del Santissimo Redentore e, dopo il noviziato, venne inviato prima nel convento di Stanislaviv e poi in quello di Lviv (Leopoli). Dal 1934 insegnò teologia dogmatica e sacra scrittura nel seminario redentorista di Gholosko, nei pressi di Lviv. Dal 1941 fu superiore della comunità di Ternopil e dal 1944 di quella di Zbojiska.
Nel 1946 fu internato insieme a tutti i cinquantotto redentoristi che si trovavano in Ucraina Occidentale ed il 17 ottobre 1948, con altri trenta confratelli, fu trasferito ad Univ, ove vennero raggruppati tutti i religiosi greco-cattolici appartenenti a diversi ordini e congregazioni. Nel gennaio 1948 fu nominato vice-provinciale della sua congregazione e vicario generale di tutta la Chiesa greco-cattolica ucraina. Arrestato nuovamente il 24 gennaio 1950, per quasi due anni visse nelle carceri di Zolochiv, di Lviv e di Kiev. Durante la prigionia subì ben settantadue interrogatori e spietate torture. Il 21 novembre 1951 venne condannato a dieci anni di lavori forzati e trasportato nei lager siberiano di Ozerlag (Ozernyj), nei pressi di Irkutsk, dove fu sottoposto a continue torture. Il Venerdì Santo del 1952 fu spietatamente bastonato e spirò tre giorni dopo, il 17 maggio, in uno degli ospedali del luogo. La sua tomba è sita in un cimitero nella zona del lago Bajkal.
Ivan Ziatyk fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2006-09-22

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