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Sant' Artaldo (Artoldo) di Belley Certosino e vescovo

6 ottobre

Sothonod (Francia), 1101 ca. – Arvières (Francia), 6 ottobre 1206

Nacque verso il 1101 nel castello di Sothonod, nel Dipartimento francese di Ain. Trascorse la sua gioventù come araldo alla corte di Amedeo III di Savoia (1095-1148), che morì a Cipro durante la seconda crociata. Nel 1120 decise di entrare presso la Certosa di Portes (Lione). Nel 1132 fu inviato nella diocesi di Ginevra, per fondare una Casa dell'Ordine Certosino. La prima Casa presso il Monte di Colombier fu distrutta qualche anno dopo da un incendio. Il santo decise così di fondare una nuova certosa, di cui fu priore, nella piana di Arvièrs. Lo stesso papa Alessandro III (1159-1181) intratteneva con lui un rapporto epistolare. Fu eletto vescovo di Belley, città francese e capoluogo nel Medioevo di una contea, succedendo al defunto vescovo Reginaldo. Per evitare la carica si nascose, ma nel 1188 fu costretto ad accettarla. Occupò la sede per due anni, perché nel 1190 papa Clemente III (1187-1191) accettò la sua rinuncia. Rientrò nella sua certosa di Arvières, dove morì il 6 ottobre 1206 a 105 anni. (Avvenire)

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: Nella Certosa di Arvières da lui fondata nella Burgundia, in Francia, sant’Artaldo, vescovo di Belley, che, monaco già quasi nonagenario, fu eletto vescovo contro la sua volontà, ma dopo appena un biennio fece ritorno alla vita monastica e visse fino all’età di centosei anni.


Il “Martyrologium Romanum” lo riporta al 6 ottobre con il nome di Artoldo, in francese Arthaud, Arthold. Nacque verso il 1101 nel castello di Sothonod, parrocchia di Songieu, in Valromey (Dipartimento francese di Ain, il cui capoluogo è Bourg-en-Bresse).
Araldo trascorse la sua gioventù alla corte di Amedeo III di Savoia (1095-1148) il quale morì a Cipro durante la seconda Crociata. A quasi venti anni nel 1120, entrò nella Certosa di Portes (Lione) e quando aveva 31 anni fu inviato nel 1132 nella diocesi di Ginevra, per instaurare una Casa dell’Ordine Certosino, fondato nel 1084 da s. Brunone.
Ma la prima Casa, eretta presso il Monte di Colombier, fu distrutta qualche anno dopo da un incendio; allora Artaldo si spostò nella piana di Arvièrs dove fondò una nuova certosa diventandone priore.
Aveva già una reputazione di santità, perché papa Alessandro III (1159-1181) gli si confidava familiarmente per lettera, dopo i suoi contrasti con l’imperatore Federico Barbarossa.
Poi suo malgrado, Artaldo fu eletto vescovo di Belley, città francese e capoluogo nel Medioevo di una contea, succedendo al defunto vescovo Reginaldo; per evitare la carica si nascose, ma per poco, perché scoperto, fu nel 1188 costretto ad accettarla.
Ad ogni modo resse la diocesi per due anni, perché nel 1190 ottenne dal papa Clemente III (1187-1191) la sua rinunzia e quindi poté rientrare nella sua certosa di Arvières, dove visse santamente fino a 105 anni, la sua morte avvenne il 6 ottobre 1206.
Le sue reliquie, riconosciute ufficialmente nel 1640, durante la Rivoluzione Francese, vennero affidate alla parrocchia di Lochieu e dopo alterne vicende di sepolture e riesumazioni, dal 13 aprile 1830 sono di nuovo nella suddetta chiesa parrocchiale.
La sua festa celebrata dai certosini il 6 ottobre, venne estesa a tutta la diocesi di Belley e poi a tutta Europa, da papa Gregorio XVI, con decreto di conferma del culto del 2 giugno 1834.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2004-03-11

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