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Beati Martino Lumbreras Peralta e Melchiorre Sanchez Perez Sacerdoti agostiniani, martiri

11 dicembre

† Nagasaki, Giappone, 11 dicembre 1632

Il beato spagnolo Martino di San Nicola Lumbreras Peralta, sacerdote professo dell’Ordine degli Agostiniani Recolletti, subì il martirio con il confratello Melchiorre di Sant’Agostino Sanchez: appena entrati presso la città giapponese di Nagasaki, furono rinchiusi in una buia cella e poi bruciati. Giovanni Paolo II li beatificatò il 23 aprile 1989.

Emblema: Palma, Croce, Palo, Cintura, Corona del Rosario

Martirologio Romano: A Nagasaki in Giappone, beati Martino Lumbreras Peralta e Melchiorre Sánchez Pérez, sacerdoti dell’Ordine di Sant’Agostino e martiri, che appena entrati in questa cittŕ furono arrestati e gettati in una oscura cella e, infine, mandati al rogo.


Martino Lumbreras nacque a Saragozza da nobile famiglia nel 1598. Vesti l'abito di agosti­niano recolletto nel convento di Borja, prendendo i voti in Saragozza nel 1619. Tre anni più tardi, nel lugl. 1622, partiva da Cadice verso le isole Filippine, dove arrivò l'anno seguente accompa­gnato da altri tredici missionari agostiniani recol­letti. Era particolarmente portato al ritiro claustra­le e i suoi superiori lo destinarono al convento di Manila, in un primo tempo come sacrista maggiore, poi per un periodo di otto anni, come maestro dei novizi. In questi anni promosse grandemente il culto alla Vergine del Pilar, alla quale dedicò un'immagine e un altare nella chiesa di S. Nicola.
Il suo desiderio nascosto era tuttavìa il Giap­pone: vivere e morire per quella comunità cristiana, tanto provata in quel tempo. Con una lettera del 4 ag. 1631 comunicò il suo desiderio al vicario ge­nerale, ed esattamente un anno dopo, il 4 ag. 1632, partiva da Manila per il Giappone in compagnia del p. Melchiorre di Sant'Agostino che sarà suo compagno inseparabile fino al martirio. Entrambi arrivarono a Nagasaki otto giorni dopo.
Melchiorre Sanchez nacque a Granada nel 1599. All'età di diciannove anni pronunciò i voti religiosi nel convento degli Agostiniani Recolletti della pro­pria città natale. Nel 1621 partiva per le Filiopine in compagnia di altri ventitre missionari agostiniani recolletti, arrivando a Manila nel lugl. del 1622. Apprese i dialetti tagalog e hisaya ed esercitò l'apo­stolato nelle missioni di Mindanao da poco aperte, senza dubbio le più difficili dell'arcipelago. Pari­menti passò un certo tempo a Manila come predi­catore degli spagnoli fino al 4 ag. 1632, quando si compì il suo desiderio di recarsi in Giappone.
Da questo momento la sua vita si svolge in­sieme a quella di Martino.
Per inimicizie sorte tra i commercianti cinesi, che li avevano condotti li, uno di loro ne denunciò l'entrata nel territorio al governatore di Nagasaki. Informati del tradimento, i missionari cercarono subito una via verso i monti, dove incontrarono il p. Domenico Equicia, che li introdusse nell'am­biente e li istruì nell'idioma del paese. Ma la per­manenza sui monti non fu lunga poiché la loro ansia li spinse presto a scendere in città, dove, sco­perti e riconosciuti dagli agenti del governatore, furono presi il 3 nov. 1632, quando ancora non erano trascorsi tre mesi dal loro arrivo.
Il governatore tentò, in nome dell'imperatore, di far loro abiurare il Cristianesimo, ma inutilmente. Irritato firmò la sentenza di morte, che fu eseguita l'11 dic. successivo.
Acceso il rogo, entrambi i missionari vi salirono dopo esser stati legati debolmente ai pali, in modo che se avessero cambiato parere avrebbero potuto sfuggire al tormento. Melchiorre morì quattro ore dopo l'inizio del supplizio, mentre Martino con meraviglia degli spettatori, resistette per diciotto ore.
Subito si iniziarono le informazioni sul loro martirio. Già nel 1633 il vescovo Diego Valente ebbe le prime notizie da Macao dove testimoniarono ventidue commercianti portoghesi. Alcuni anni più tardi, nel 1637, Pedro de San Juan, governatore di Macao mise in atto una più ampia testimonianza, di trentasei mercanti portoghesi, trentadue dei quali erano stati presenti al martirio. Solo nel 1920 però è stato emesso il decreto di introduzione del processo apostolico.
In seguito al riconoscimento, in data 28 nov. 1988, del loro martirio, sono stati beatificati in Roma da Giovan­ni Paolo II il 24 apr. 1989.


Autore:
Angel Martinez Cuesta


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2008-12-14

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