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Beata Maria di Sant’Enrico (Maria Montserrat Ors e Molist) Vergine e martire

23 luglio

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† Barcellona, Spagna, 23 luglio 1936

Suor Maria di Sant’Enrico (Maria Montserrat Ors e Molist), nacque in S. Martino da Centellas, provincia di Barcellona e diocesi di Vic, il 10 novembre del 1890. Entrò nel convento a 24 anni di età e fece la professione solenne l’8 ottobre del 1919. Aveva 46 anni di età e 17 di vita religiosa quando fu martirizzata. Amante della meditazione della Passione di Gesù, aveva una grande sete di sacrifici e disimpegnava il suo dovere con gioia e generosità. E' stata beatificata il 13 ottobre 2013 con altre consorelle Minime Scalze di San Francesco di Paola.



Nacque a Centelles (provincia di Barcellona e diocesi di Vic) il 10 novembre 1890 nella masía “Can Sardà”, figlia del bracciante José Ors e di Dolores Molist, e venne battezzata il giorno dopo, con i nomi di Maria de Montserrat Teresa Ramona. La famiglia si trasferì subito dopo a “Can Marcfogueres”, dove la bambina crebbe insieme ai sette fratelli, sopravvissuti tra i numerosi figli nati dal matrimonio.
A seguito delle numerose visite che compiva presso il convento delle monache Minime di Barcellona, dove viveva una sua zia, madre Margherita Maria Alacoque di San Raimondo, avvertì la vocazione religiosa: i suoi fratelli, tra l’altro, ricordano quanto fosse pia. Il padre l’incoraggiò a portare avanti quell’intuizione, ma dovette consolare la moglie, che invece ne fu molto addolorata.
Maria Montserrat vestì l’abito religioso il 3 ottobre 1915, a ventiquattro anni, assumendo il nome religioso di suor Maria di Sant’Enrico; in comunità, era affettuosamente soprannominata suor Enrichetta. Professò i voti solenni a ventisei anni, l’8 ottobre 1919.
Due consorelle che la conobbero rilasciarono, nel 1988, alcune testimonianze giurate. Suor Concepción di Gesù riferì: «La sua sete di sacrifici destava ammirazione tra le monache. Nel suo compito di cuoca, quando qualcuna non si sentiva bene, sembrava che indovinasse ciò di cui aveva bisogno, affinché si sentisse bene e sollevata. Viveva pazza d’amore per Gesù. Era molto amante della Passione […] Io leggevo la Passione di Gesù e i dolori di Maria e, mentre invocavamo lo Spirito Santo e continuavo a leggere, a lei cominciavano a cadere le lacrime. Il Signore le diede questo dono e il suo desiderio era passare inosservata durante la preghiera». Suor Teresita di Gesù Bambino aggiunse: «Nei momenti di ricreazione era molto gioiosa ed entusiasta e allo stesso tempo viveva in continua unione col Signore. Aveva la responsabilità della cucina della comunità;  le altre consorelle l’aiutavano a pelare le patate, lavare le verdure… perché alcune erano anziane e altre di salute delicata».
Allo scoppio della guerra civile spagnola, venne costretta ad abbandonare il convento e, insieme a otto consorelle e a Lucrecia Garcia Solanas, sorella di sangue di una di loro, si rifugiò in un edificio vicino, la Torre Arnau.
Alle tre e mezza della notte del 23 luglio, alcuni miliziani, informati da Esteban, il portinaio del convento, assaltarono la torre in cerca di dieci monache. Entrati nella sala da pranzo, videro nove donne che recitavano il Rosario e chiesero chi di loro fosse la superiora, per ottenere da lei i valori del convento.
Le nove monache e Lucrecia vennero gettate in un camion e, dopo essere fatte scendere, torturate e uccise. Al momento del martirio, suor Maria di Sant’Enrico aveva quarantasei anni, di cui diciassette di vita religiosa. L’autopsia del suo cadavere dimostrò che probabilmente aveva subito violenza, a giudicare dalle lesioni riscontrate, come la compagna madre Maria della Mercede.
Insieme alle sue compagne di martirio, è stata beatificata a Tarragona il 13 ottobre 2013, inclusa nel più vasto gruppo di cinquecentoventidue martiri caduti durante la guerra civile spagnola.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2013-12-07

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