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Maria Chiara Benedetta Longo Giovane

Testimoni

Genova, 1 febbraio 2002 - 12 gennaio 2021

Secondogenita dei coniugi Antonello Longo e Alfina Sciacca, nasce l’1 febbraio 2002 all’Ospedale Gaslini di Genova e qui, un mese dopo, riceve il Battesimo. La mamma, senza saperlo, aveva contratto la toxoplasmosi, durante la gravidanza e la piccola nasce con una tetraparesi spastica da toxoplasmosi congenita. Maria Chiara non vedeva, non parlava e non camminava, riusciva però a sentire e quello fu il canale principale per interagire con l’esterno. Con il battito delle sue manine e il suo grande sorriso, comunicava a tutti la gioia che aveva nel cuore. Il 20 agosto 2018, fa la Prima Comunione e da quel momento riceverà l’Eucarestia ogni settimana, con il volto raggiante. L’11 marzo 2019 è colpita da una grave insufficienza respiratoria, viene operata d’urgenza, tracheotomizzata e attaccata ad un ventilatore polmonare. Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2021 Maria Chiara si addormenta nel Signore.



Difficile gravidanza
Accolta con gioia dai coniugi Antonello Longo e Alfina Sciacca, insieme al figlio primogenito Gabriele, Maria Chiara Benedetta Longo nasce l’1 febbraio 2002, all’Ospedale Gaslini di Genova.
La storia di Maria Chiara è un intreccio di amore e di sofferenza. Quando era ancora nel grembo della mamma, alla 24a settimana di gestazione, durante un’ecografia di controllo, risulta che la bambina ha i ventricoli della testa molto dilatati.
Si rendono necessari ulteriori esami da cui si accerta che la mamma, senza saperlo, aveva contratto la toxoplasmosi, durante la gravidanza. Questo avrebbe avuto delle gravi ripercussioni sulla bambina che sarebbe nata con gravi deficit al cervello e agli occhi.
Il ginecologo proponeva decisamente l’interruzione della gravidanza ed essendo vicino il termine utile per farlo legalmente, mamma Alfina doveva decidere entro una settimana se abortire o accogliere quella nuova vita che già sentiva crescere dentro di sé. Era consapevole che la bambina avrebbe avuto dei grossi problemi di salute, ma nello stesso tempo sapeva bene che quella creatura indifesa era un dono prezioso di Dio. Furono dei giorni di lotta tremendi per la famiglia Longo chiamata a prendere una decisione.

Sì alla vita
La mamma, fermamente decisa per un “sì alla vita”, sostenuta dal marito, decise di portare avanti la gravidanza.
Accogliendo il consiglio di una nuova ginecologa, la coppia lasciò temporaneamente la città di residenza, Paternò (CT), affidando il piccolo Gabriele di tre anni alle cure della nonna, per trasferirsi a Genova, in modo che la nascitura potesse venire alla luce all’Ospedale Gaslini e ricevere fin da subito le cure necessarie al suo caso.

Nascita
Con un parto cesareo viene al mondo “la piccola principessa”, come viene chiamata spesso dalla mamma, che finalmente può stringerla fra le sue braccia.
I medici emettono la diagnosi definitiva: Maria Chiara è affetta da tetraparesi spastica da toxoplasmosi congenita.
Ad un mese dalla nascita la piccola subisce il primo intervento alla testa, per drenare il liquido presente e le viene innestata una valvolina di derivazione ventricolare.
Prima di essere operata riceve il santo Battesimo nella chiesetta dell’ospedale.
Maria Chiara non vedeva, non parlava e non camminava, riusciva però a sentire e quello fu il canale principale per interagire con lei e viceversa.
All’età di 6 anni viene ricoverata in un centro riabilitativo intenso per bambini e ragazzi non vedenti con pluri-minorazioni, la “lega del filo d’oro”.
Resterà lì per 4 anni con una gioia di vivere contagiosa ed essendo la più piccola dell’istituto diventa la mascotte di tutti.

Aggravamento della malattia
Nel 2009 comincia ad avere grossi problemi di reflusso per una disfunzione della valvolina gastro-esofagea. Viene quindi operata all’ospedale Sant’Orsola di Bologna e, per il suo grave stato di denutrizione, le viene messa una PEG: da questo momento in poi si nutrirà solo tramite pompa.
Maria Chiara comincia a prendere peso e si fa sempre più bella; ma, nel 2010, insorge una grave osteoporosi che le causa continue fratture ossee, per le quali è costretta a subire ingessature e a rimanere spesso allettata.
Per queste ulteriori complicazioni di salute, i genitori sono costretti a ritirarla dal centro riabilitativo e a riportarla a casa per poterla accudire.
La piccola Maria Chiara riempie col suo essere la casa della famiglia Longo; in essa non manca mai la musica, che lei ama tanto.

La sua gioia comunicativa
Con il battito delle sue manine e il suo grande sorriso, comunica a tutti la gioia che ha nel cuore.
Riesce ad avere l’insegnante di sostegno a casa e la sua cameretta diventa così una stanza ricca di materiali tattili, olfattivi e uditivi con cui si esercita nell’apprendimento.
I compagnetti di scuola vengono spesso a trovarla e con l’aiuto dell’insegnante e della mamma interagiscono con lei attraverso attività adatte.
Intanto, per i genitori non mancano i momenti di sconforto, ma si sentono sostenuti dalla fede, dalla vicinanza del parroco e dalla preghiera dei fratelli con cui condividono un cammino di fede.

Prima Comunione e incontro con Papa Francesco
Nel novembre 2013, Maria Chiara, riesce ad incontrare Papa Francesco e ad avere la sua benedizione, mentre il 20 agosto 2018, con indosso l’abito bianco, ha la grazia di fare la Prima Comunione nella Basilica di San Pio X, a Lourdes, dove si reca con il treno bianco, accompagnata dai genitori.
La mamma stessa ha la gioia di prepararla all’incontro con Gesù Eucarestia, attraverso un catechismo semplice, adatto alla sua comprensione e, da quel momento, Maria Chiara riceverà il sacramento dell’Eucarestia ogni sabato o domenica.
Tutte le volte che si comunicava, succedeva qualcosa di speciale. Pur non vedendo nulla, si fermava alcuni istanti con lo sguardo fisso verso l’alto come se contemplasse una Presenza e il suo viso era raggiante.

Ulteriori aggravamenti
L’11 marzo 2019 Maria Chiara è colpita da una grave insufficienza respiratoria, dovuta alla sua grave scoliosi. Viene operata d’urgenza, tracheotomizzata e attaccata ad un ventilatore polmonare.
Rimane ricoverata in Ospedale per 10 lunghi mesi, assistita dalla mamma. Il 13 gennaio 2020, viene dimessa e può ritornare a casa.

Nascita al cielo
All’alba del 12 gennaio 2021, in seguito ad una grave emorragia interna, il cuore della piccola guerriera smette di battere.
All’età di quasi 19 anni, dopo avere diffuso intorno a sé il profumo di Cristo, Maria Chiara può finalmente contemplarne il Volto ormai senza più veli.
Il giorno del funerale, pur essendo un periodo di restrizioni causate dal covid, la chiesa era gremita di gente che aveva il desiderio di essere presente a quello che non fu un funerale triste ma una festa per la sua nascita al cielo.
Maria Chiara lascia di sé il dolce ricordo di una vita vissuta nell’amore e nella gioia, nonostante le molteplici e gravi sofferenze e sono tante le persone che, avendola conosciuta o sentendone parlare, si rivolgono a lei per chiedere la sua intercessione presso Dio.


Autore:
Sr. Cristiana Scandura osc

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Aggiunto/modificato il 2024-04-23

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