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Santi Basilio e Procopio Monaci

27 febbraio

VIII sec.

Al tempo di Leone l'Isaurico, avendo presa posizione in difesa delle sacre immagini, essi furono sottoposti a duri tormenti e poi chiusi in prigione. Poterono uscirne solo alla morte del persecutore, avvenuta nel 740. Nei sinassari Procopio è ricordato il 27 febbraio, Basilio il 28.

Martirologio Romano: A Costantinopoli, santi Basilio e Procopio Decapolita, monaci, che, al tempo dell’imperatore Leone III l’Isaurico, lottarono strenuamente a difesa del culto delle sacre immagini.


I santi Basilio e Procopio furono due monaci vissuti nel VIII secolo a Costantinopoli, durante il regno dell'imperatore Leone III l'Isaurico.
Basilio era originario di una famiglia nobile, mentre Procopio era un soldato che, dopo aver lasciato l'esercito, si era ritirato a vita monastica. I due uomini erano uniti da una profonda devozione a Cristo e dalla convinzione che il culto delle immagini sacre fosse un elemento fondamentale della fede cristiana.
Nel 726, l'imperatore Leone III emanò un editto che proibiva il culto delle immagini sacre. Questa decisione fu fortemente contestata dalla Chiesa, che considerava le immagini sacre un modo per onorare Dio e i santi.
Basilio e Procopio si unirono alla lotta contro l'editto imperiale. I due monaci furono arrestati e sottoposti a duri tormenti, ma non rinnegarono mai la loro fede. Furono infine imprigionati, dove trascorsero diversi anni.
Alla morte di Leone III, nel 741, i due monaci furono liberati. Basilio morì poco dopo, mentre Procopio continuò a vivere e a predicare la fede cristiana.
I santi Basilio e Procopio sono venerati dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa come martiri della fede. La loro festa liturgica è celebrata il 28 febbraio.

Il culto delle immagini sacre
La devozione delle immagini sacre è una pratica religiosa che consiste nell'onorare Dio e i santi attraverso immagini o raffigurazioni. Questa pratica è stata presente nella Chiesa cristiana sin dai primi secoli.
Nel VIII secolo, il culto delle immagini sacre fu oggetto di una controversia che divise la Chiesa. L'imperatore Leone III e i suoi sostenitori consideravano le immagini sacre una forma di idolatria, mentre la Chiesa sosteneva che esse erano un modo legittimo per onorare Dio e i santi.
La controversia si concluse con il Concilio di Nicea II, che nel 787 stabilì che il culto delle immagini sacre era legittimo e conforme alla fede cristiana.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-01-20

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