IV sec.
Martirologio Romano: Commemorazione di sant’Evagrio, vescovo di Costantinopoli, che, mandato in esilio dall’imperatore Valente, tornò al Signore come insigne testimone della fede.
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All'inizio del 370 morì Eudossio, vescovo ariano della capitale, e gli ariani si proposero di dargli come successore Demofilo, vescovo di Berea in Tracia. I cattolici, duramente perseguitati, si accordarono intanto per eleggere Evagrio e questi fu consacrato da Eustazio di Antiochia, che viveva allora nascosto a Costantinopoli. In questa città gli ariani manifestarono una così viva opposizione che l'imperatore Valente, allora residente a Nicomedia, inviò delle truppe per evitare tumulti ed esiliò Eustazio ed Evagrio. Il primo fu inviato a Bizya, in Tracia, il secondo in una località sconosciuta e non si seppe più nulla di lui.
Il Baronio ne ha introdotto la festa nel Martirologio Romano al 6 marzo, con l'appellativo improprio di martire.
Autore: Raymond Janin
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