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Sant' Appiano Martire

2 aprile

† 306

Nella Palestina del 306 d.C., i cristiani erano perseguitati. Sant'Appiano, uomo di profonda fede, non si piegò alle ingiustizie. Di fronte al governatore che officiava un rito idolatrico, Appiano afferrò la sua mano impedendogli di compiere il sacrificio. Sottoposto a torture, con i piedi avvolti in panni di lino intrisi di olio e dati alle fiamme, Appiano venne gettato in mare ancora vivo.

Martirologio Romano: A Cesarea in Palestina, sant’Appiano, martire, che, sotto l’imperatore Massimino, poiché il popolo era costretto a sacrificare pubblicamente agli dèi, accostatosi con coraggio al governatore Urbano, gli afferrò la mano destra, obbligandolo a sospendere il rito e per questo, con i piedi avvolti da un panno di lino intinto nell’olio e dato alle fiamme, fu precipitato ancora vivo in mare dai soldati.


Nelle terre della Palestina, sotto il dominio ferreo dell'imperatore Massimino, fiorì la fede di un uomo dal cuore intrepido: Sant'Appiano. La sua storia, narrata tra le pagine del Martirologio Romano, risuona come un inno al coraggio e alla dedizione a Dio.
Correva l'anno 306 d.C. quando la tirannia di Massimino si accanì contro i cristiani, costringendoli a sacrificare agli dei pagani. Sant'Appiano, testimone silenzioso di tanta ingiustizia, non poteva rimanere inerte. Il suo animo ardeva di fede e il suo amore per Dio era una fiamma inestinguibile.
Con passo sicuro e cuore ardente, si avvicinò al governatore Urbano, l'artefice di questa persecuzione. Con un gesto audace, afferrò la mano destra del tiranno, fermando il rito idolatrico in corso. Un atto di ribellione non violento, ma carico di una forza interiore incontrastabile.
La furia di Urbano si abbatté su Appiano con tutta la sua brutalità. I suoi piedi furono avvolti in un panno di lino intriso d'olio e dati alle fiamme. Un dolore atroce, ma il volto di Appiano non tradì mai la sua fede. Anzi, una luce di serena speranza brillava nei suoi occhi.
Come un'ultima, vile offesa, i soldati lo gettarono ancora vivo in mare. Ma la sua anima, libera dalle catene terrene, salì al cielo, dove la sua fede trovò la sua più alta ricompensa.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-02-28

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