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San Fulberto di Chartres Vescovo

10 aprile

† 1029

Nato da umile famiglia intorno al 960, si distinse come vescovo e teologo, rinnovando la scuola della cattedrale di Chartres e trasformandola in un centro culturale di rilievo. Canonico, cancelliere e tesoriere, succedette al vescovo Raoul nel 1006, combattendo la simonia e promuovendo la riforma. Ricostruì la cattedrale dopo l'incendio del 1020, elevandola a magnifica opera d'arte. La sua fama di uomo di Dio, per le sue virtù e la sua dottrina, lo portò ad essere venerato come santo già in vita. La sua devozione alla Vergine Maria è testimoniata da una leggendaria guarigione miracolosa. Il suo culto liturgico fu ufficialmente riconosciuto nel XIX secolo, fissando la sua festa al 10 aprile, anniversario della sua morte.

Martirologio Romano: A Chartres in Francia, san Fulberto, vescovo, che molti nutrì con la sua dottrina; avviò con munificenza e operosità la costruzione della chiesa cattedrale e promosse la pietà verso la Vergine Maria Regina della Misericordia.


Nacque verso il 960 da umile famiglia; infatti, egli si dice pauper de sorde levatus. Non si conosce in modo certo il suo luogo di origine, non essendo probanti i documenti su questo punto. È stato supposto suo paese natale l'Aquitania, forse Poitiers; secondo altri si è creduto fosse Roma o almeno l'Italia; attualmente si penserebbe al nord della Francia.
A Reims fu allievo di Gerberto, il futuro papa Silvestro II e non fu monaco, come alcuni hanno affermato senza prove sufficienti. Giunse a Chartres verso il 990, dove il suo impulso rinnovò magnificamente la scuola della cattedrale, che divenne il centro culturale della Francia; i suoi allievi venivano anche da lontano e molti di essi furono personaggi che si distinsero nella vita. Canonico e cancelliere della Chiesa di Chartres, tesoriere di S. Ilario di Poitiers, successe a Raoul, morto nel 1006, vescovo di Chartres.
Godendo di un grande prestigio presso i re, egli contribuì al rinnovamento spirituale del suo tempo con la parola, gli scritti, la direzione delle anime, l'azione pastorale, combattendo la simonia, incitando alla riforma, sforzandosi di mantenere la pace, difendendo la libertà della Chiesa. Ricostruì la sua cattedrale dopo l'incendio del 1020 facendo del nuovo edificio una grande opera d'arte.
Morì il 10 apr. 1028 e fu inumato nella chiesa abbaziale di Saint-Père-en-Vallée, restaurata in seguito; col tempo si è perduta traccia della sua tomba.
Ancor vivo era già considerato come uomo di Dio (sanctissimus) per le sue virtù, la sua umiltà, la padronanza di sé, la sua fede, la sua carità, la sua azione pastorale, la sua dottrina sempre ricca di nutrimento spirituale, la sua devozione verso la S.ma Vergine, il suo zelo nel glorificarla, nel proclamarla Regina di misericordia, nel farne celebrare con pompa la festa della Natività. Una leggenda precoce racconta che, malato, ebbe un'apparizione della Vergine Maria che lo guarì all'istante : ciò rivela l'alta idea che si aveva della sua pietà, così ricompensata.
Un ritratto del sec. XII lo ritrae con l'aureola dei santi. Nel sec. XVII una incisione d'un messale di Chartres e delle litanie di Poitiers gli danno il titolo di santo. Il suo culto liturgico a Poitiers data dal 1855, a Ghartres dal 1861. La sua festa è fissata al 10 apr., giorno anniversario della sua morte; essa comporta una Messa speciale e qualche preghiera propria nell'Ufficio.


Autore:
Paul Viard


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2009-06-27

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