Attraverso una Vita leggendaria del sec. IX, ci sono note le vicende di Carauno (Cerauno; fr. Chéron) che, nato a Roma nel sec. V da famiglia patrizia, si sarebbe convertito al cristianesimo e, ordinato diacono, avrebbe raggiunto la Gallia, predicando a Marsiglia, a Lione e a Chartres. A poca distanza da questa città, nel luogo ove si trova l'odierno villaggio di Saint-Chéron, fu assassinato da alcuni ladri. Una cappella, costruita sulla sua tomba, divenne meta di pellegrinaggi e in quel luogo, celebre per i miracoli che vi si operavano, fu edificato un monastero, la cui esistenza è documentata già nel sec. IX. La comunità monastica fu poi dispersa dalla Rivoluzione francese.
Il fervore dei pellegrini ha portato senza dubbio alla fabbricazione di una leggenda nella quale, accanto ad influssi di altre Vitae di santi, sussistono, forse, tracce di una tradizione orale concernente Carauno. Le reliquie del martire, salvate durante la Rivoluzione, furono deposte nel 1849 nella nuova chiesa di Chartres dedicata a Carauno, la cui festa ricorre al 28 maggio nella diocesi di Chartres e in qualche altra, tra cui quella di Parigi. Nell'abbazia che gli era dedicata, il 18 ottobre si celebrava, un tempo, la festa della traslazione.
In una cappella del deambulatorio, nella cattedrale di Chartres, è una vetrata del sec. XIII che illustra la leggenda del santo.
Autore: Roger Desreumaux
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