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Sant' Igor Olgovich di Russia Principe, monaco, martire
Festa:
5 giugno
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1095 circa - Kiev, Ucraina, 19 settembre 1147
Nipote di San Vladimiro e principe di Kiev, incarna la complessa interazione tra fede e potere politico. Salito al trono nel 1146, dovette fronteggiare l'ostilità popolare verso la dinastia degli Ol'govici. Tradito e consegnato al rivale Izjaslav Mstislavic, fu imprigionato e poi tonsurato monaco. Nonostante la reclusione, la sua devozione lo rese caro al popolo, che lo strappò dal monastero per giustiziarlo brutalmente il 19 settembre 1147.
Etimologia: Igor = Gregorio, in russo
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Pronipote di s. Vladimiro, che introdusse il Cristianesimo in Russia, ascese al trono di Kiev nel 1146. Il popolo che non amava la dinastia degli Oljgovici, tradí Igor e lo consegnò al principe di Perejaslavlj, Izjaslav Mstislavic, che diventò dopo di lui granduca di Kiev. Igor fu prima incarcerato nella città di Perejaslavlj, poi, con il permesso di Izjaslav, poté farsi monaco. Fu trasferito dai superiori nel monastero di S. Teodoro di Kiev, dove fu ammesso al grande schima (professione solenne dei voti per la seconda volta).
Il 19 settembre 1147 la folla entrata nella chiesa dove Igor pregava davanti alla icona della Madonna, lo portò via e lo uccise crudelmente, trascinando il suo corpo per le vie della città.
Il 5 giugno 1150 il fratello, principe di Cernigov, ne fece trasportare il corpo da Kiev dove riposa nella chiesa della Trasfigurazione. Da questo momento cominciarono i miracoli e la venerazione di Igor presso il popolo.
Igor viene chiamato nella Chiesa russa col nome di Strastoterpec, cioè martire che non fu ucciso per la fede, ma per ragioni politiche, sopportando tuttavia le sofferenze con la pazienza di Cristo morente.
Il suo martirio è descritto nel libro Stepennaja.
Igor viene menzionato in cinque menologi di epoca piú recente (secc. XVII e XIX). Nei libri liturgici cattolici non è ancora inserito, ma potrebbe esserlo nonostante sia morto dopo la data ufficiale dell'inizio dello scisma (perché sopportò una ingiusta morte con lo spirito del "re dei martiri"), e tenendo anche presente che lo scisma si propagò in Russia assai lentamente.
La sua festa si celebra il 5 giugno.
Autore: Antonio Koren
Fonte:
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