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Santa Colomba di Cordova Martire

17 settembre

Martirologio Romano: A Córdova nell’Andalusia in Spagna, santa Colomba, vergine e martire, che durante la persecuzione dei Mori professň spontaneamente la sua fede davanti al giudice e al consiglio cittadino e fu prontamente decapitata con la spada davanti alle porte del palazzo.


Le notizie sulla famiglia, la vita e il martirio di Colomba sono tramandate dal contemporaneo sant'Eulogio che le dedica il lungo cap. X del 1. III del suo Memoriale Sanctorum (PL, CXV, coll. 806-12). Fin dai teneri anni Colomba si sentì attratta ad una vita di dedizione totale al Signore, sull'esempio della sorella maggiore Elisabetta la quale, unitamente al marito Geremia, conduceva nel mondo una vita di grande perfezione ed ascesi. La madre, che aveva tentato di opporsi alla sua vocazione preparandole il matrimonio, fu da un'improvvisa malattia portata alla tomba. Dopo qualche tempo trascorso a Cordova, Colomba abbandonò, insieme con Elisabetta e Geremia, la città per condurre vita religiosa nel doppio monastero, fondato da questi ultimi a Tábanos nella Sierra de Córdoba, governato dal fratello abate Martino, e per la parte femminile dalla stessa Elisabetta. Colomba ben presto si distinse nello studio delle Scritture e nella santità di vita tanto da divenire per tutti di esempio. Eulogio la dice «in conversatione laudabilis, in humilitate sublimis, in castitate perfecta, in charitate firma, in exorando attenta, ad obediendum apta, ad miserandum clemens, ad indulgendum facilis, ad praedicandum diserta, ad instruendum prompta». La sua fama si sparse anche fuori del monastero e molti accorrevano a lei per consiglio ed aiuto.
Infierendo la persecuzione nei primi tempi del governo di Maometto I, le monache di Tábanos si ritirarono in Cordova in una loro casa nei pressi della basilica di San Cipriano.
Nell'852 si era tenuto a Cordova un concilio di vescovi nel quale, per evitare abusi, provocazioni e disordini, si era proibito ai cristiani di presentarsi spontaneamente al martirio. Ma Colomba, forse ignara del decreto, un giorno, mossa da impulso interiore, abbandonò segretamente il monastero e si presentò spontaneamente al giudice, dichiarandosi cristiana e invitandolo ad abbandonare l'errore. Portata poi davanti al consiglio cittadino (satrapum concilio) difese la fede cattolica e proclamò la sua dedizione totale a Cristo.
Fu decapitata il 17 settembre 853 davanti al palazzo del governo, dopo aver offerto un dono al suo carnefice. Il suo corpo, gettato nel Guadalquivir e ritrovato illeso ed integro dopo sei giorni, fu sepolto nella basilica di Sant'Eulalia a Fragellas.
Le reliquie di Colomba sembra siano state portate più tardi nell'abbazia di Santa Maria de Nájera e nel priorato, da essa dipendente, di Santa Colomba. La sua festa è celebrata in gran parte della Spagna nel suo dies natalis, il 17 settembre. Usuardo, che pur incontrò Eulogio nell'852, non la menziona nel suo Martirologio. I redattori del Martirologio Romano del 1583 introdussero il suo elogio al 17 settembre.


Autore:
Gian Michele Fusconi


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2011-09-16

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