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San Ferruccio di Magonza Martire

28 ottobre

Militava nell'esercito imperiale romano di stanza a Magonza, quando, convertitosi al cristianesimo e deposte le armi, fu arrestato, torturato e lasciato morire lentamente di fame in carcere in una località sulle rive del Reno, corrispondente all'odierna Kastel. L'epoca del suo martirio rimane, comunque, sconosciuta, anche se si collocherebbe ipoteticamente attorno agli inizi del IV secolo durante la persecuzione di Diocleziano. Sepolto sul luogo stesso della sua morte, il corpo di Ferruccio fu traslato nel 778 dall'arcivescovo di Magonza, san Lullo, nella chiesa del neo-eretto monastero benedettino di Bleidenstadt, da lui stesso fondato a pochi chilometri dalla città. Un successore, l'arcivescovo Riculfo, provvide, nell'812, a far ornare il sepolcro e lo arricchì di di una iscrizione, con un elogio del martire a cui venne intitolata la chiesa. Ancora oggi la parrocchia locale, pur avendo perso le reliquie del santo tra la Guerra dei Trent'anni e un incendio nel 1793. Anche l'arcivescovo Rabano Mauro (IX sec.) compose successivamente un epigramma laudativo in onore di Ferruccio. (Avvenire)

Etimologia: Ferruccio = uomo tutto di un pezzo

Emblema: Palma

Martirologio Romano: A Magonza nella Gallia belgica, nell’odierna Germania, san Ferruccio, martire, che, lasciato l’esercito per servire Cristo più liberamente e opportunamente, si tramanda sia morto martire.


Militava nell'esercito imperiale romano di stanza a Magonza, allorché, convertitosi al cristianesimo e deposte le armi, fu arrestato, torturato e lasciato morire lentamente di fame in carcere in una località sulle rive del Reno, corrispondente all'odierna Kastel. L'epoca del suo martirio rimane, comunque, sconosciuta, potendosi tuttavia assegnare, forse, agli inizi del sec. IV durante la fiera persecuzione di Diocleziano, quando venne martirizzato un considerevole numero di soldati romani cristiani.
Sepolto sul luogo stesso della sua gloriosa morte, il corpo di Ferruccio fu traslato nel 778 dall'arcivescovo di Magonza, s. Lullo, nella chiesa del neo-eretto monastero benedettino di Bleidenstadt, da lui stesso fondato a pochi km dalla città, per essere deposto in un più degno sepolcro, che il successore, arcivescovo Riculfo, provvide, nell'812, a far artisticamente ornare ed arricchire di una iscrizione metrica, contenente un elogio del martire moguntino; al suo nome venne altresì intitolata la chiesa stessa. Anche l'arcivescovo Rabano Mauro (m. 856) compose successivamente un epigramma laudativo in onore di s. Ferruccio, ai meriti del quale nulla aggiunse, peraltro, la lunga passio redatta, all'inizio della seconda metà del sec. IX, da Meginardo, monaco a Fulda, dietro istanza dell'abate di Bleidenstadt, Adalgero. Perite per la maggior parte nel 1632, allorquando la chiesa del monastero di Bleidenstadt fu distrutta durante la guerra dei Trent'anni, le reliquie del martire Ferruccio, conservate per quel che se ne era salvato presso i Gesuiti di Magonza, andarono purtroppo definitivamente perdute nel 1793 nell'incendio appiccato dai soldati francesi.
La festa di s. Ferruccio ricorre il 28 ottobre, com'è riportato nel Martirologio Romano, dove, tra i santi commemorati in quel giorno, leggesi: "Moguntiae, sancti Ferrutii martyris".


Autore:
Niccolò Del Re


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2001-09-07

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