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San Melezio di Sebastopoli Vescovo

4 dicembre

IV sec.

Martirologio Romano: A Sanaklar nel Ponto, nell’odierna Turchia, san Melezio, vescovo, che, già insigne per le sue doti di cultura, ancora più celebre fu per le sue virtù d’animo e per la sua integrità di vita.


Dopo aver fatto l’elogio del martire san Panfilo, Eusebio, nella sua Historia Ecclesiastica aggiunge: «Tra gli uomini di rare qualità che sono del nostro tempo, (quindi nel secolo IV) conosciamo Pierio, prete alessandrino, e Melezio, vescovo delle Chiese del Ponto», e dopo essersi soffermato ad elogiare Pierio, continua: «Melezio - dagli uomini del sapere chiamato miele attico - rispondeva all’ideale dell’erudito in ogni campo di dottrina. Non si poteva abbastanza ammirare la forza della sua eloquenza. Dirà forse qualcuno che questo era in lui dono di natura, ma chi gli era superiore quanto a somma di esperienza e a vastità di erudizione? Anche a una sola prova avresti dovuto confessare che in tutte le discipline a base di raziocinio era il più abile e facondo. La santità della vita, del resto, non era inferiore alle altre doti. Io ho imparato a conoscerlo per sette anni, quando durante la persecuzione si era ritirato nelle regioni della Palestina». Era necessario citare per intero questa, che è la principale fonte che, attraverso tale ritratto elogiativo, ci faccia conoscere questo prelato.
Secondo Filostorgio Melezio fu vescovo di Sebastopoli. Difficilmente, tuttavia, si può dar credito alle affermazioni di questo autore, quando pone Melezio nella setta degli ariani. Ciò non potrebbe concilarsi con l’elogio che di lui fanno sia Atanasio di Alessandria, sia Basilio di Cesarea.
I sinassari bizantini non menzionano Melezio; in Occidente i martirologi medievali lo ignorano, ed Usuardo è il primo che l’abbia introdotto nel suo, con un elogio tratto da Eusebio (Rufino) alla data arbitraria del 4 dicembre. P. Galesini, sotto l’influenza d’Usuardo, ha introdotto Melezio a questo stesso giorno. G. Meulen (Molano) riprende l’elogio di Usuardo che Baronio ha riprodotto quasi alla lettera nel Martirologio Romano.


Autore:
Joseph-Marie Sauget


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2018-05-04

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