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San Zotico di Costantinopoli

31 dicembre

Sacerdote e organizzatore dell'orfanotrofio di Costantinopoli. Forse martire (?).

Martirologio Romano: A Costantinopoli, san Zótico, sacerdote, che provvide al sostentamento degli orfani.


L'esistenza storica, o per lo meno il perdurare della tradizione unita al nome di Zotico, è attestata in epoca assai antica. Nel 472, infatti, in una pragmatica sanzione, l'imperatore Leone aveva confermato i privilegi accordati all'Orfanotroflo, facendo menzione esplicita di Zotico (beatissimae memoriae) che era considerato il primo organizzatore di un tale servizio di carità.
La Vita di Zotico e un panegirico in suo onore pronunciato da Costantino Acropolita non sono stati ancora mai pubblicati. Bisogna quindi attenersi alla lunga notizia - riassunto della Vita - dedicata a Zotico nei Sinassari bizantini, abitualmente al 31 dicembre, qualche volta al 30 o anche all'8 gennaio. Ma gli agiografi moderni sono alquanto reticenti ad accordare pieno credito a questo testo. Basandosi sui suoi dati, Zotico sarebbe stato uno dei dodici 'grandi' che l'imperatore Costantino aveva fatto venire da Roma a Costantinopoli al momento della fondazione della città. A Roma egli avrebbe esercitato il ministero sacerdotale, a Costantinopoli sarebbe stato incaricato dell'educazione degli orfani.
Sotto il regno dell'imperatore Costanzo, essendo scoppiata un'epidemia di lebbra in Costantinopoli, l'imperatore diede ordine di affogare coloro che ne erano colpiti. Zotico non esitò a infrangere l'editto imperiale e costruì per i malati un rifugio fuori di città, sulla collina di Eleones. La figlia di Costanzo fu anch'essa colpita dall'epidemia e doveva essere affogata, poiché nell'editto non era prevista alcuna eccezione. Zotico la raccolse ma, essendolo venuto a sapere l'imperatore, fu condannato a morte. Legato alla coda di muli focosi che dovevano trascinarlo nelle vie della città e condurlo a morte, Zotico non resistette al supplizio, ma, subito dopo la sua morte, gli animali si rifiutarono di andare avanti e si fermarono. Nel luogo dove Zotico era spirato sarebbe scaturita una fonte miracolosa e dotata di potenza guaritrice. Questo avvenimento avrebbe indotto Costanzo a costruire un lebbrosario.
La memoria di Zotico aveva luogo a Costantinopoli il 31 dicembre nella chiesa di S. Paolo nell'Orfanotrofio. Esisteva, inoltre, nella stessa città una chiesa dedicata a Zotico, al di là del Corno d'oro, sulla collina Eleones (o Eleanai). Fu quest'ultima ad essere visitata nel 1200 dal pellegrino Antonio di Novgorod e colà si celebrava la del santo all'8 gennaio.
In Occidente, il culto di Zotico restò ignoto fino a che Cesare Baronio non introdusse la sua memoria nel Martirologio Romano al 31 dicembre senza tuttavia conferirgli il titolo di martire.
 


Autore:
Joseph-Marie Sauget


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2015-06-18

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