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Beato Lanuino Monaco certosino
Festa:
11 aprile
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† 1116/9
Compagno di San Bruno e suo successore alla guida dell'Ordine Certosino, svolse un ruolo fondamentale nello sviluppo della vita eremitica e contemplativa in Calabria. Giunto in Italia con Bruno nel 1089, dopo un breve soggiorno a Roma, si ritirò con lui nell'eremo di Santa Maria della Torre, in diocesi di Squillace, dando inizio a quella tradizione che sarebbe poi confluita nella Regola Certosina. Eletto priore della Certosa di Serra San Bruno dopo la morte di Bruno nel 1101, Lanuino guidò la comunità per quindici anni, durante i quali l'eremo conobbe un'eccezionale crescita, sia in termini numerici che di prestigio. La sua abilità nel tradurre in pratica le consuetudini monastiche brunoniane, unite al suo dinamismo e al favore dei Normanni, permisero la costruzione di una grandiosa Certosa e la sistematizzazione dei monasteri dipendenti. Nominato da Papa Pasquale II visitatore apostolico di tutti i monasteri calabresi, Lanuino si distinse come interprete autentico dello spirito certosino, lasciando un'eredità duratura che lo consacrò come figura di riferimento dell'ordine. La sua morte, avvenuta tra il 1119 e il 1121, è ricordata l'11 aprile, data che il Martirologio della Certosa di San Stefano del Bosco indica come la più antica testimonianza del culto tributatogli come beato.
Martirologio Romano: In Calabria, beato Lanuíno, che fu compagno di san Bruno e suo successore, insigne interprete dello spirito del fondatore nell’istituire i monasteri dell’Ordine Certosino.
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Fu il compagno di s. Bruno, originario come lui della Francia, vennero in Italia e nel 1089, furono chiamati a Roma da papa Urbano II, per dare consiglio e sostegno, nel difficile momento che attraversava la Chiesa.
Insieme si ritirarono, dopo due anni, nell’eremo di S. Maria della Torre, in diocesi di Squillace in Calabria, dando inizio alla vita eremitica e contemplativa nella Regione che prese poi corpo nella Regola Certosina, fondata a Chartreuse in Francia da s. Bruno.
Dal 1091 tutti i documenti e bolle sia Normanni, sia papali, sono sempre indirizzati a Bruno e Lanuino.
S. Bruno morì il 6 ottobre del 1101 nella Certosa chiamata poi di Serra S. Bruno, ed era naturale che a succedergli nella guida della certosa fosse Lanuino, ma questo lasciò dubbiosi alcuni monaci. Il papa inviò un suo delegato a presiedere il Capitolo composto dai 32 monaci che costituivano la Certosa di Calabria e Lanuino fu eletto maestro; il papa Pasquale II con bolla del 26 novembre 1101, si congratulò con lui invitandolo a Roma per la Quaresima.
Sotto la sua guida durata 15 anni, la Certosa di Calabria conobbe una grande importanza, tale da poter gareggiare con i più famosi monasteri benedettini della regione.
Favorito dai Normanni, che fornirono uomini e mezzi, edificò la grandiosa costruzione della certosa, traducendo in pratica le consuetudini monastiche brunoniane; organizzò la vita religiosa; dinamicamente sistemò i monasteri posti alla sua dipendenza.
Papa Pasquale II lo tenne in grande considerazione, sono decine gli incarichi, missioni, interventi, che gli diede da svolgere in tutta la Calabria; inoltre nominandolo visitatore apostolico di tutti i monasteri della Regione.
Lanuino fu certamente il genuino interprete e l’erede più autorevole dello spirito certosino, come fu voluto dal fondatore s. Bruno. Non è ben certa la data della sua morte, posta fra il 1119 e il 1121, ma il Martirologio della Certosa di S. Stefano del Bosco, pone sotto il giorno 11 aprile la data della sua morte, avvenuta nell’anno 1116, ed essendo del XII secolo, è anche la più antica testimonianza del culto tributatogli come beato.
Autore: Antonio Borrelli
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