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> Home > Sezione C > Santa Maria di Sant'Ignazio (Claudina Thevenet) Condividi su Facebook Twitter

Santa Maria di Sant'Ignazio (Claudina Thevenet) Vergine e fondatrice

3 febbraio

Lione, 30 marzo 1774 - Lione, 3 febbraio 1837

Nasce a Lione il 30 marzo 1774: sino ai 15 anni Claudina Thevenet studia nell'Abbazia di Saint-Pierre-les-Nonnais. Una adolescenza, la sua, trascorsa nel periodo del terrore della Rivoluzione francese che le costa la perdita di due fratelli. Lei assiste all'esecuzione ma, sull'esempio dei due uomini che perdonano gli aguzzini, decide di operare per il bene dei poveri e degli orfani. Nel 1816 collabora alla creazione dell'Istituto della Pia unione del Sacro Cuore di Gesù; quindi, nel 1818 fonda la Congregazione delle Religiose di Gesù e Maria, dedita all'educazione delle ragazze. Nella zona di Lione apre un educandato per giovani di buona famiglia e per orfanelle. Nel 1835 la sua salute peggiora ma Claudina non rinuncia agli impegni. Due anni più tardi, il 3 febbraio, muore a Lione. Madre Maria Teresa di Sant'Ignazio (nome che prese nella sua professione religiosa) è stata beatificata da Giovanni Paolo II il 4 ottobre 1981 e canonizzata il 21 marzo 1993. (Avvenire)

 

Martirologio Romano: A Lione in Francia, santa Maria di Sant’Ignazio (Claudina) Thévenet, vergine, che mossa da carità e da forza d’animo fondò la Congregazione delle Suore dei Sacri Cuori di Gesù e Maria per la formazione cristiana delle giovani, soprattutto povere.


Nacque a Lione il 30 marzo 1774; da fanciulla fino ai 15 anni visse nell’abbazia di Sain-Pierre-les-Nonnains per ricevere un’adeguata educazione; la sua adolescenza si svolse nel terribile periodo del Terrore in piena Rivoluzione Francese che vide anche la morte di due suoi fratelli barbaramente uccisi il 5 gennaio 1794, vittime delle cosiddette “stragi di Lione”.
Claudina fu spettatrice terrorizzata della loro esecuzione e da ciò riportò per tutta la vita un continuo tremolìo del capo e un respiro affannoso come da ansia. Seguendo l’esempio dei fratelli che in punto di morte perdonavano i loro carnefici, anche Claudina perdonò, passando ad operare e far del bene verso i poveri e gli orfani, dapprima isolatamente e in seguito con l’aiuto di altre giovani della parrocchia, diretta dal padre Andrea Coindre.
Nel 1816 collaborò al sorgere dell’istituzione della Pia Unione del S. Cuore di Gesù, che raccolse intorno a sé altre sette compagne; due anni dopo nel 1818, lasciò la casa paterna per fondare la Congregazione delle Religiose di Gesù e Maria, con il compito dell'educazione religiosa e civile delle ragazze.
Aprì a Fourvière un educandato per giovani di buona famiglia ed una per orfanelle e povere a cui dare un’educazione, indirizzandole anche al mestiere di filandaie, per poter dar loro un futuro di lavoro nei setifici di Lione. Nel 1835 la sua salute cominciò ad andar male, ma lei non si risparmiò nella conduzione degli istituti e nella guida delle consorelle, finché aggravatosi le sue condizioni, morì santamente il 3 febbraio 1837 a Lione.
Madre Maria di S. Ignazio (nome che prese nella sua professione religiosa) è stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 4 ottobre 1981 e canonizzata dallo stesso pontefice il 21 marzo 1993.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2002-03-21

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