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Ester Moriconi

Testimoni

Montelupone, 6 settembre 1875 - Milano, 30 novembre 1937


Ester Moriconi nacque a Montelupone il 6 settembre 1875 da Enrico Moriconi e da Rosa Massaccesi. Figlia di poveri contadini, Ester trascorse i primi anni della sua fanciullezza in una casa colonica di proprietà della famiglia paterna insieme ad altri venti componenti della famiglia Moriconi. Sin dalla più tenera età, Ester si mostrò diversa dalle sue coetanee per la capacità di sopportazione di sventure e di dolorose malattie che la colpirono giovanissima e l’accompagnarono per tutta la vita. All'età di otto anni, dopo aver contratto la meningite, sviluppò l'otite che la condusse alla sordità.
Nel 1884, un anno dopo la nascita del fratello Pietro, Ester evitò miracolosamente l'amputazione di una gamba colpita da una terribile cancrena.
Nel 1892 il babbo di Ester si ammalò di tifo e morì. Ester, la mamma e il piccolo Pietro dovettero lasciare la casa dei Morioni, perché disdetti dal proprietario della colonia, ed andarono a vivere per conto loro.
Dopo qualche anno, a causa delle misere condizioni economiche e dei sempre più gravi problemi di salute di Ester, mamma Rosa fu costretta ad andare a vivere a casa delle signora Iachini e a mandare il piccolo Pietro a vivere con lo zio Costantino. Morta la signora Iachini, Ester e la mamma andarono a vivere dalla signorina Maddalena Magner, una cognata della Iachini, donna molto buona chiamata da tutti "la sora Nena". La "sora Nena" trattò Ester come una sorella, l'assistette durante le malattie e divenne anche la sua confidente e segretaria. Pietro, nel frattempo emigrò in Argentina, si sposò ed ebbe una bambina. Nel 1913 ritornò in Italia con l'intenzione di costruirsi una piccola casa dove ritrovarsi con la sua famiglia, Ester e la mamma. Il suo sogno non si realizzò perché prima che la casa fosse completata la mamma morì ed Ester decise di non abbandonare la "sora Nena", con lei infatti visse per ben 27 anni. La "sora Nena" intuì subito di avere a che fare con un'anima eletta da Dio. Nella casa della "sora Nena" Ester ebbe modo di incontrare molti sacerdoti, soprattutto Padri Conventuali di S. Francesco, che la seguirono per la direzione spirituale. E' proprio da questi Padri che abbiamo tante testimonianze dei fatti straordinari della vita di Esterina. Da tutta Italia accorrevano persone che, venute a conoscenza delle straordinarie virtù di Ester, volevano parlare con lei che aveva il dono della chiaroveggenza ed assistere alle sue frequenti estasi e alle sofferenze della passione che provava soprattutto il venerdì. Oltre alle sofferenze fisiche Ester dovette anche sopportare le vessazioni demoniache e i dolori delle stimmate che le comparvero nel 1919. Alla morte della “sora Nena” , Ester assecondò la sua grande vocazione di farsi monaca ed entrò nel monastero delle Oblate Agostiniane di Santa Maria dei sette Dolori in Roma, dove il 29 ottobre 1922 fece la vestizione e prese i nomi di Anna, Maria, Maddalena di Gesù. Dopo qualche anno, Ester dovette deporre, per ordine dei suoi superiori, il suo abito di agostiniana, per essere trasferita a Milano in una casa di cura tenuta sotto osservazione da Padre Gemelli, lo stesso che non credette nella santità di Padre Pio. Per più di dodici anni rimase in quella casa fino alla morte, avvenuta a Milano, il 30 novembre 1937.


Autore:
Elisabetta Nardi


Fonte:
Estratto da "Ester Moriconi, un dono di Dio per Montelupone e per la Chiesa"di Don Giulio Borsini.

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Aggiunto/modificato il 2002-08-20

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