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Beato Carlo da Montegranelli Fondatore, eremita

15 settembre



Carlo di Bandino dei conti Guidi di Romena, nacque verso il 1330 nella contea di Montegranelli (Romagna Fiorentina); come i suoi avi feudatari fedeli all’imperatore, intraprese la carriera delle armi. Nel pieno della sua gioventù, sentì la chiamata di Dio allo stato ecclesiastico, divenne sacerdote a Firenze, dove da tempo si era trasferito, dedicando tutto sé stesso all’apostolato.
Ma non era soddisfatto, volendo estraniarsi dal frastuono del mondo, che anche allora si faceva sentire soprattutto per le lotte fra il papato e l’imperatore, fra i poteri declinanti dei feudatari e il sorgere delle Signorie; Carlo decise nel 1360 di ritirarsi a vivere fra i ruderi delle mura che circondavano la rocca di Fiesole.
Probabilmente, Cosimo de’ Medici il Vecchio, gli donò il terreno su cui si era rifugiato e qui costruì una cella ed un oratorio dedicato a S. Gerolamo, vivendo così una vita di eremita. Ma il suo santo esempio attirò vari giovani anch’essi desiderosi di dedicarsi totalmente a Dio per cui fu necessario ingrandire il suo romitorio aggiungendo altre cellette.
Consigliato da eminenti domenicani del tempo, decise di istituire una nuova Congregazione religiosa e così nel 1405, nacque a Fiesole e poi diffusasi in tutta Italia, la Congregazione degli Eremiti di S. Gerolamo, approvata nello stesso anno dal papa Innocenzo VII e con la Regola di S. Agostino.
Gli eremiti vestivano una rozza tonaca con cappuccio, scapolare e mantello di colore grigio con zoccoli ai piedi. Per venire incontro alla devozione dei pellegrini fiorentini che specie il sabato, salivano a Fiesole, fondò la Compagnia di S. Gerolamo, inoltre istituì presso l’Ospedale di S. Maria della Scala, una Congregazione per ragazzi detta di S. Michele Arcangelo poi approvata nel 1427; fondò conventi in varie città specie dell’Italia Centro-Settentrionale.
Desiderando andare in Terra Santa si recò a Venezia per imbarcarsi, ma nell’attesa di farlo, si ammalò e qui morì il 15 settembre 1417, fu sepolto nella chiesa di S. Maria delle Grazie; mentre in seguito, la reliquia del cranio, fu conservata nella chiesa di S. Gerolamo a Fiesole.
Cosimo de’ Medici, che vivente il fondatore Carlo da Montegranelli, avrebbe voluto ingrandire e abbellire il romitaggio di Fiesole, ricevendone sempre un rifiuto, perché si desiderava restare a vivere in povertà, dopo la morte del suo amico fondatore, nel 1540 fece erigere un nuovo convento e una nuova chiesa su progetto di Michelozzo.
La Congregazione degli Eremiti di S. Gerolamo a Fiesole, fu soppressa da papa Clemente IX il 6 settembre 1668, pur essendo abbastanza fiorente con 40 conventi di eremiti. L’eremo passò di proprietà tra varie Istituzioni lungo i secoli, per essere utilizzato attualmente da una Comunità di suore.
La sua festa liturgica sin dal XV secolo è al 15 settembre.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2002-09-14

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