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San Damiano di Pavia Vescovo

12 aprile

† 12 aprile 710/711

Presbitero della Chiesa milanese, compose l’epistola sulla fede cattolica contro l’eresia monotelita, che il concilio di Milano del 679 inviò all’Imperatore Costantino Pogonato. Eletto vescovo di Pavia, rifulse per ardore apostolico e si adoperò per la conversione dei Longobardi, ancora pagani o ariani. Spese gli anni del suo episcopato per ricomporre lo scisma di Aquileia, detto “dei tre capitoli”, che grazie a lui ebbe fine nel Concilio di Pavia del 698. Si narra che allo scoppio della peste a Pavia, ottenne da Roma una reliquia del martire s. Sebastiano, al quale consacrò un altare nella chiesa di S. Pietro in Vincoli: subito l’epidemia cessò. Morì il 12 aprile del 710 o 711. Il suo corpo si venera attualmente nella Cattedrale di Pavia.

Martirologio Romano: A Pavia, san Damiano, vescovo, la cui lettera sulla retta fede circa la volontà e l’agire in Cristo fu letta nel Concilio Costantinopolitano III.


San Damiano nacque in Oriente nella seconda metà del VII secolo. Le informazioni sulla sua giovinezza sono scarse, ma sappiamo che divenne presbitero della Chiesa milanese. In questa veste, si distinse per la sua erudizione e il suo impegno nella difesa della fede cattolica.

La lotta contro l'eresia monotelita
Nel 679, Damiano compose un'epistola sulla fede cattolica contro l'eresia monotelita. Quest'eresia sosteneva che in Cristo vi fosse una sola volontà e una sola operazione, negando la sua natura umana. L'epistola di Damiano fu inviata dall'imperatore Costantino Pogonato al Concilio di Costantinopoli III, dove venne letta e approvata.

L'elezione a vescovo di Pavia
Dopo il concilio, Damiano fu eletto vescovo di Pavia. In questa carica, si adoperò con ardore apostolico per la conversione dei Longobardi, ancora in gran parte pagani o ariani. Guidò la sua diocesi con saggezza e fermezza, promuovendo la riforma del clero e la costruzione di nuove chiese.

Lo scisma di Aquileia
Uno dei principali successi di Damiano fu la ricomposizione dello scisma di Aquileia, detto "dei tre capitoli". Questo scisma, che durava da oltre un secolo, divideva la Chiesa d'Oriente da quella d'Occidente. Grazie all'instancabile opera di Damiano, lo scisma ebbe finalmente fine nel Concilio di Pavia del 698.

La peste e la reliquia di San Sebastiano
Si narra che durante il suo episcopato, Pavia fu colpita da una grave pestilenza. Damiano si recò a Roma per implorare l'aiuto del papa. Ottenne una reliquia del martire San Sebastiano, alla quale consacrò un altare nella chiesa di San Pietro in Vincoli. Secondo la tradizione, la peste cessò immediatamente dopo la consacrazione dell'altare.

Morte e venerazione
San Damiano morì il 12 aprile del 710 o 711. Il suo corpo fu sepolto nella Cattedrale di Pavia, dove ancora oggi è venerato come patrono della città.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-03-02

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