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> Home > Sezione I > Beata Irmengarda (Ermengarda) di Chiemsee Condividi su Facebook Twitter

Beata Irmengarda (Ermengarda) di Chiemsee Principessa imperiale, Badessa di Frauenwörth

16 luglio

† Frauenwörth (Chiemsee, Baviera), 16 luglio 866

Oggi, nel giorno della Madonna del Carmelo, la Chiesa ricorda anche la beata Ermengarda (Irmgard), figlia di un nipote di Carlo Magno, Ludovico il Germanico. Nacque a Ratisbona (Regensburg) nell'833 ed ebbe sette tra fratelli e sorelle. Insieme alle altre tre figlie femmine nate dell'unione del re di Germania con la nobile guelfa Emma, Ermengarda venne educata nel monastero svevo di Buchau. Poi si fece benedettina e andò a vivere nell'abbazia di Frauenwörth situata su un'isola del lago di Chiemsee, in Baviera. Ne divenne la prima badessa e si distinse per la pietà di vita. Morì a soli 33 anni e riposa nella cappella del monastero. È stata beatificata da Pio XI nel 1928. Il lembo di terra, detto Fraueninsel («l'isola delle donne»), è tuttora meta di pellegrinaggi da tutta la Germania. Ermengarda viene, infatti, invocata per sconfiggere la sterilità e come protettrice nei parti plurimi. (Avvenire)

Martirologio Romano: Nel monastero di Chiemsee nella Baviera in Germania, beata Irmengarda, badessa, che fin dalla tenera età, lasciato lo splendore della corte regia, scelse di servire Dio e diede a Cristo molte vergini compagne.


Il nome Ermengarda deriva dall’antico provenzale Ermenjardis, tratto dal tedesco arcaico “Irmengard” e significa “protetta da Irmin, ossia il dio Odino”.
Quindi fu usato soprattutto in Germania nelle due versioni e alcune celebri donne lo portarono:
Ermengarda figlia di Desiderio, re dei Longobardi e prima moglie di Carlo Magno nel 770; che nel 771 fu ripudiata e rimandata in Italia, (personaggio gentile e angosciato, nell’Adelchi di Alessandro Manzoni).
Ermengarda, regina di Provenza o della Borgogna provenzale, figlia dell’imperatore Ludovico II. Sposata con Bosone duca d’Italia, lo sollecitò a fondare un regno in Provenza; diventata vedova fu reggente per il figlio minore Ludovico III. Morì badessa di San Sisto a Piacenza nell’890.
Irmengarda di Süchteln, considerata santa, figlia del conte di Aspel nel Basso Reno, si fece eremita a Süchteln.

L’Irmengarda che trattiamo in questa scheda, è conosciuta come badessa di Frauenwörth; era figlia dell’imperatore Ludovico il Germanico († 876), divenne monaca nel convento benedettino di Buchau am Federsee (Württemberg) e probabilmente anche badessa, come già le sue sorelle Ildegarda e Berta.
Dopo l’anno 857 le fu affidata la badia benedettina di Frauenwörth nel Chiemsee in Baviera; è da notare che contrariamente a quanto accadeva spesso nelle nobili famiglie dell’epoca, quando sovrane, principesse e nobildonne, dopo un’esperienza come regnanti, spose, madri, diventate vedove lasciavano regno e famiglia per ritirarsi in monasteri spesso da loro stesse fondati, dove iniziavano una nuova vita spirituale, diventando perlopiù badesse, la beata Irmengarda invece era una giovane vergine, che sin dal primo momento si votò alla vita claustrale, rifuggendo dai piaceri della corte imperiale.
Morì il 16 luglio 866 a Frauenwörth, e già nella prima elevazione delle reliquie, le fu riconosciuto il titolo e il culto di Beata.
Il decreto di conferma del culto si ebbe il 19 dicembre 1928, da parte di papa Pio XI.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2006-07-28

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