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Xavier Ribas Adolescente spagnolo

Testimoni

Barcellona, 1958 – 4 ottobre 1975


“Bisogna iniziare a puntare alla santità sin da giovani, come è da piccoli che si inizia a costruire l’avvenire; se poi succede che nel piano di Dio, incomprensibile e a volte assurdo per noi, si è chiamati alla Casa del Padre in un ‘prima’ secondo i calcoli dell’uomo, allora alla luce della fede ognuno ricerchi una possibile risposta”.
Così si esprimevano gli Autori, nella presentazione di un bel libretto biografico “Gioia di vivere”, illustrante le figure di giovani allievi salesiani, morti tutti in giovane età e in concetto di santità; una santità ‘quotidiana’ come tanti altri giovani la vivono, chi nell’allegria, chi nella preghiera, chi nell’altruismo, chi nell’amore per la vita, chi nello studio, chi nel lavoro; ma tutti accomunati dall’essere amici e seguaci di Gesù.

E fra questi giovani ‘normali’, ci fu Xavier Ribas spagnolo di 17 anni, il quale nacque a Barcellona nel 1958, trascorse in famiglia l’infanzia e fanciullezza, studiando con profitto e nelle ore libere aiutava i genitori nel loro piccolo negozio.
A 15 anni conobbe il Centro Giovanile Salesiano di Martí-Codolar (Barcellona), che diventò presto il suo punto di aggregazione e riferimento per la sua formazione umana e cristiana.
Xavier s’inserì in un gruppo formativo dove prese coscienza del suo essere cristiano e poté corrispondervi con tutta la sua volontà.
Con il gruppo di cui era animatore, fu spinto ad impegnarsi maggiormente verso i più piccoli e dare le sue energie e disponibilità, come membro di un circolo sociale in un quartiere popolare.
Scriveva un diario, dove al 19 luglio 1974 annotava: “Il mio impegno si può riassumere così: attuare nei diversi ambienti (famiglia, scuola, amici, negozio, gruppo), ciò che esige la fede…una dedizione quotidiana alla preghiera – che per me consiste nella lettura della Parola e nel ricordare fratelli e amici e una revisione della mia vita o di un evento particolare”.
Si può dire una versione aggiornata del progetto di vita di s. Domenico Savio; frutto del sistema preventivo dei Salesiani.
Naturalmente le difficoltà maggiori del suo vivere da adolescente con coerenza e gioia il cristianesimo, non erano all’interno del gruppo formativo, ma nel contatto quotidiano con la famiglia, con i compagni di scuola poco sensibili alla religione e di fede superficiale.
Nel nome di Cristo si impegnava a dialogare di più a casa, di vincere la sua timidezza a scuola e di impegnarsi nel sociale.
Il 18 settembre 1974 annotava nel diario: “Guardando la mia vita e senza sapere perché, giacché non c’è niente di straordinario in essa, sembra che Dio mi abbia attratto e chiamato. Da parte mia sto tentando di seguire il cammino nonostante le difficoltà”.
E il 29 luglio 1975 nell’incontro formativo di quell’estate, scrisse : “Credo che Cristo mi abbia chiamato; devo rispondergli… se Lui non fosse con me, sarei un povero ragazzo, solitario e ignorante…”.
E Xavier Ribas a 17 anni, rispose pienamente a Dio, il 4 ottobre 1975, giorno di s. Francesco d’Assisi, mentre ritornava da una gita in montagna con tre amici, improvvisamente cadde e morì.
Tutto l’Oratorio di Martí-Codolar di cui era l’animatore, ne fu scosso e addolorato, sebbene cosciente di aver ottenuto in cielo un valido protettore e un luminoso esempio di vita cristiana e salesiana da seguire.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2005-02-22

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