Home . Onomastico . Emerologico . Patronati . Diz.Nomi . Ricerca . Ultimi . Più visitati




Newsletter
Per ricevere i Santi di oggi
inserisci la tua mail:


E-Mail: [email protected]


> Home > Sezione S > Beato Sebastiano Aparicio Condividi su Facebook Twitter

Beato Sebastiano Aparicio Vedovo, religioso dei Frati Minori

25 febbraio

Gudiña, Spagna, 20 gennaio 1502 - Puebla de los Ángeles, Messico, 25 febbraio 1600

Nato in Spagna nel 1502, visse una vita straordinaria, divisa tra la Spagna e il Messico. Dopo aver trascorso la fanciullezza come pastore, emigrò in Messico, dove si arricchì come agricoltore e commerciante. Condusse una vita austera, dedita alla carità e alla risoluzione delle controversie. A sessant'anni si sposò due volte, ma entrambi i matrimoni non furono consumati. A settantadue anni, dopo una grave malattia, donò tutti i suoi beni alle clarisse e divenne terziario francescano. Visse gli ultimi ventisei anni della sua vita peregrinando per le campagne, compiendo miracoli. Morì quasi centenario nel 1600.

Martirologio Romano: A Puebla de los Ángeles in Messico, beato Sebastiano Aparicio, che, guardiano di pecore, emigrò dalla Spagna in Messico, dove beneficò i poveri con i molti beni che aveva accumulato con il suo lavoro; rimasto, poi, due volte vedovo, fu accolto come fratello laico nell’Ordine dei Frati Minori e morì quasi centenario.


Durante il secolo d'oro della sua spiritualità e della sua letteratura, la Spagna fu anche edificata da quattro santi fratelli laici appartenenti all'Ordine Francescano dei Frati Minori: San Pasquale Baylón (1540-1592), il Beato Andrea Hibernon (1534-1602), il Beato Giuliano di Sant'Agostino (1553-1606) ed il Beato Sebastiano dell'Apparizione (1502-1600). Quest'ultimo, commemorato in data odierna dal Martyrologium Romanum, spartì in realtà la sua lunga vita tra due continenti. Unile contadino della provincia spagnola della Galizia, proveniva da una povera famiglia e trascorse la sua fanciullezza pascolando greggi. All'età di quindici anni i suoi genitori preferirono mandarlo nella più prosperosa Castiglia al servizio di una vedova, che pare tentò di sedurlo. Sebastiano allora fuggì, trovando una nuova occupazione quale cameriere personale di un facoltoso gentiluomo di Salamanca. Tuttavia il suo cuore era a tal punto legato alla vita campestre, che l'anno seguente preferì tornare a casa per pascolare le pecore. Dopo otto anni di lavoro aveva già accumulato una cospicua fortuna, tanto da finanziare la dote delle sorelle. Sebbene le sue agiate condizioni finanziarie lo avessero reso un ottimo partito, Sebastiano abbandonò la prospettiva matrimoniale per salpare alla volta dell'America.
Giunse così in Messico e si stabilì a Puebla degli Angeli. Iniziò l'attività di bracciante agricolo, ma la sua spiccata imprenditorialità gli consentì di mettersi in proprio ed effettuare trasporti vari tra Zacatecas e Città del Messico. Notando la forte necessità di vie di comunicazione più agevoli, non esitò a provvedere personalmente alla loro realizzazione, arricchendosi così ulteriormente.Tra le principali strade da lui inaugurate si ricorda quella tra le due città suddette, tuttora attiva. Nonostante l'agiatezza raggiunta, Sebastiano preferì uno stila di vita austero, destinando piuttosto le proprie ricchezze ad opere di carità ed a prestiti senza interessi. La sua ottima reputazione crebbe sia tra gli ispanici che tra gli indigeni ed era cosa frequente che si ricorresse a lui per risolvere le più svariate controversie. Ritiratosi dagli affari nel 1552, Sebastiano comperò allora una tenuta agricola vicino a Città del Messico, ove si dedicò all'allevamento del bestiame.
All'età di ben sessant'anni pensò finalmente di sposarsi, ormai conscio di non rischiare di cedere alle tentazioni della carne. La prima moglie, una povera ragazza la cui famiglia lo aveva supplicato di sposarla, morì dopo breve tempo, e così avvenne anche con la seconda. Entrambi i matrimoni, con mutuo consenso, non vennero consumati.
A settantadue anni fu colpito da una grave malattia, ma ripresosi inaspettatamente, non gli restò che interpretare la sua guarigione come una grazia divina meritevole di essere contraccambiata. Donò allora tutti i suoi beni alle clarisse e, fattosi terziario francescano, entrò nel noviziato dei francescani osservanti di Città del Messico. Successivamente fu mandato a Tecali ed in un secondo momento a Puebla, ove era presente una grande comunità. Il fervore, l'umiltà e l'obbedienza, che lo animarono abitualmente nonostante la sua età ormai avanzata, furono esemplari per tutti i suoi confratelli. Visse così gli ultimi ventisei anni della sua vita peregrinando per le campagne su un carro trainato dai buoi e chiedendo l'elemosina. Similmente alle leggende sorte sul conto di San Francesco d'Assisi, anche il beato Sebastiano godette di poteri miracolosi nei confronti degli animali, che ubbidivano ad ogni suo minimo cenno. Si narra inoltre che gli angeli lo accompagnassero abitualmente nei suoi viaggi.
Morì quasi centenario il 25 febbraio 1600, compianto dall'affetto generale. La fama di santità da cui era circondato, portò alla sua beatificazione il 17 maggio 1789 da parte del pontefice Pio VI. Il corpo del Beato Sebastiano dell'Apparizione è ancora oggi conservato in una tomba di vetro, adiacente alla chiesa francescana di Puebla.


Autore:
Fabio Arduino

______________________________
Aggiunto/modificato il 2006-01-29

___________________________________________
Translate this page (italian > english) with Google

Album Immagini


Home . Onomastico . Emerologico . Patronati . Diz.Nomi . Ricerca . Ultimi . Più visitati