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Beato Cristino Adalberto (Krystyn Wojciech) Gondek Sacerdote e martire

23 luglio

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Slona, Polonia, 6 aprile 1909 – Dachau, Germania, 23 luglio 1942

Il beato Krystyn Wojciech Gondek, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori, nacque a Slona, Polonia, il 6 aprile 1909. Dal paese natio, occupato dai nemici della dignità umana e della religione, fu deportato e rinchiuso nel campo di prigionia di Dachau per la sua fede in Cristo. Qui conseguì tra molte sofferenze la corona gloriosa del martirio il 23 luglio 1942. Fu beatificato da Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999.

Etimologia: Adalberto = di illustre nobiltà, dal tedesco

Martirologio Romano: A Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Cristino Gondek, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori e martire, che, durante l’occupazione dalla Polonia sotto un regime contrario alla dignità umana e alla religione, fu deportato per la fede in Cristo nel campo di prigionia e, sottoposto a tortura, conseguì la gloriosa corona del martirio.


Wojciech Gondek nacque a Slona, diocesi di Tarnow, il 6 aprile 1909. Entrò tra i Frati Minori nella Provincia di Santa Maria degli Angeli nel 1928. Emise poi la professione temporanea il 26 agosto 1929 a quella solenne il 18 aprile 1933, assumendo il nome di Krystyn. Ordinato presbitero il 21 giugno 1936, a Wloclaweck ricoprì gli uffici di confessore e predicatore sino al 1938. Fu dunque anche eletto vicario della Fraternità. Dal 1939 fino al momento dell’arresto assunse inoltre la cura pastorale dell’intera città, essendo stati imprigionati tutti i sacerdoti, compreso il parroco della cattedrale.
Fu poi anch’egli arrestato il 26 agosto 1940 per essere deportato nel campo di concentramento di Sachsenhausen, nei pressi di Berlino. Il 12 dicembre successivo fu però trasferito a Dachau, dove morì, a seguito degli stenti patiti, il 23 luglio 1942. Il suo corpo fu bruciato nel crematorio del campo e le sue ceneri vennero disperse.
Giovanni Paolo II lo beatificò a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi, tra i quali figurano quattro altri suoi confratelli. In data odierna è commemorato dal nuovo Martyrologium Romanum nell’anniversario del suo glorioso martirio.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2006-08-23

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