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Beato Ladislao Maczkowski Sacerdote e martire
Festa:
20 agosto
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Ociaz, Polonia, 24 giugno 1911 – Dachau, Germania, 20 agosto 1942
Wladyslaw Maczkowski, sacerdote dell’arcidiocesi di Gniezno, cadde vittima dei nazisti nel celebre campo di concentramento tedesco di Dachau. Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 lo elevò agli onori degli altari con ben altre 107 vittime della medesima persecuzione.
Martirologio Romano: Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Ladislao Mączkowski, sacerdote e martire, che, polacco di origine, fu deportato durante la guerra e davanti ai persecutori della dignità umana e del cristianesimo difese tra le torture la sua fede fino alla morte.
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Wladyslaw (Ladislao) Maczkowski nacque il 24 giugno 1911 a Olocz in Polonia, in una famiglia numerosa.
Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore presso il Ginnasio Maschile di Ostrów Wielkopolski, frequentò i seminari a Poznań e a Gniezno.
Don Ladislao fu ordinato sacerdote, il 22 maggio 1937 dall’arcivescovo, cardinale August Hlond, di cui è in corso il processo per la sua beatificazione.
Subito dopo l’ordinazione sacerdotale è stato assegnato come curato a Slupy e nel 1939 è stato nominato come vice parroco di Szubin.
Nel suo servizio si è distinto per una vita sacerdotale esemplare e un grande entusiasmo pastorale.
Quando scoppiò la seconda guerra mondiale, decise di partire con i suoi parenti per evitare l'arresto, continuando a svolgere il suo ministero sacerdotale segretamente.
Conscio del pericolo che avrebbe corso accettò la carica di amministratore della parrocchia di Lubowo. Ma poco dopo la nomina, il 26 agosto 1940, fu arrestato e portato dapprima al campo di concentramento di Sachsenhausen, e successivamente a Dachau.
Don Ladislao dai suoi compagni di prigionia era considerato un sacerdote integerrimo ed esemplare; silenzioso e sacrificale, che dimenticava se stesso, che annunciava la propria fede attraverso una bontà unica superando ogni umiliazione nel campo di concentramento.
Con tutti i suoi compagni di prigionia parlava anche della morte come un incontro gioioso con Cristo.
Sapeva consolare i cuori spezzati degli internati, portando i loro pensieri solo verso la misericordia di Dio. Devoto, modesto, diligente nei suoi doveri, diede un grande esempio di pazienza e rassegnazione.
Don Ladislao anche se era di salute cagionevole, tra lo stupore dei suoi compagni di prigione, fu la testimonianza di un amore eroico per gli altri nelle dure condizioni del campo, condividendo le sue fette di pane con chi ne aveva più bisogno.
Don Ladislao è morto di sfinimento il 20 agosto 1942 a Dachau.
Don Wladyslaw (Ladislao) Maczkowski è stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II a Varsavia il 13 giugno 1999 nel gruppo dei 108 beati martiri.
La sua immagine è venerata nella galleria dei docenti e dei diplomati della Scuola di Kompalla e Lipski (ex Ginnasio Maschile) a Ostrów e nel presbiterio della Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria a Oiaż.
Il ricordo per don Wladyslaw (Ladislao) Maczkowski è stato fissato dal martirologio romano nel giorno della sua morte, il 20 agosto.
Autore: Mauro Bonato
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