Nel firmamento della santità cattolica, rifulgono parecchie coppie di fratelli, segno tangibile di una particolare grazia divina, concessa alle loro famiglie d’origine, i cui genitori avevano donato con generosità, più di un figlio al servizio del Signore e dei fratelli. Dai casi più noti dei tempi passati, come i ss. Cosma e Damiano e ss. Benedetto e Scolastica, si passa a figure più vicine a noi nel tempo, come s. Paolo della Croce (Paolo Danei) fondatore dei Passionisti (1694-1775) e venerabile Giovanni Battista Danei, cofondatore dei Passionisti (1695-1765); i beati Giacinta Marto (1910-1920) e Francesco Marto (1908-1919) veggenti di Fatima; il beato Giovanni Maria Boccardo (1848-1913), fondatore delle Suore “Povere Figlie di S. Gaetano” e il venerabile Luigi Boccardo (1861-1936) fondatore delle “Figlie di Gesù Re” non vedenti; le beate Maria Teresa Ledòchowska (1863-1922), fondatrice delle “Suore di S. Pietro Claver” e Urszula Ledòchowska (1865-1939), fondatrice delle Suore “Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante”; e ancora i Servi di Dio Flavio e Gedeone Corrà, giovani d’Azione Cattolica di Isola della Scala (Verona) vittime dei nazisti, le Serve di Dio Teresa e Giuseppina Comoglio di Torino laiche consacrate; poi i messinesi sant’Annibale Maria Di Francia (1851-1927), fondatore dei Rogazionisti e delle “Figlie del Divin Zelo” e il Servo di Dio Francesco Maria Di Francia (1853-1913) fondatore delle Suore “Cappuccine del Sacro Cuore”; ecc. A loro bisogna aggiungere altre due coppie di fratelli sacerdoti francesi, vittime della Rivoluzione Francese, i beati Jean-Baptiste e René Lego, martiri di Angers e i beati Charles-Louis e Louis-Benjamin Hurtrel di Parigi; questi ultimi oggetto della presente scheda.
Carlo Luigi Hurtrel Nacque nel 1760 a Parigi e nel 1780 divenne Magister artium. Entrato nei Frati Minimi, fondati nel 1435 da s. Francesco da Paola, fece la professione religiosa nel 1781 e nel 1783 fu ordinato sacerdote. Nel 1789 era bibliotecario del suo convento parigino, quando cominciò la Rivoluzione Francese; e quando i religiosi in Francia, ebbero facoltà di scegliere la secolarizzazione oppure la vita comunitaria, chiese di continuare a vivere nel suo convento. Il suo nome compare fra i firmatari di un indirizzo a papa Pio VI, che parteciparono ad un ritiro ecclesiastico, tenutosi il 23 maggio 1792 nel Seminario degli Irlandesi, qualificandosi come “parisinus ex Ordine Minorum presbiter”. Come tanti altri ecclesiastici diocesani e degli Ordini religiosi, fu arrestato il 10 agosto 1792 e trasferito al punto di concentramento situato nell’abbazia di Saint-Germain-des-Prés, trasformata in prigione, con l’accusa di essere partigiano del re e dove il1° settembre lo raggiunse anche il fratello diacono Luigi Beniamino Hurtrel. Nelle prime ore del 2 settembre, furono portati nella sala del parlatorio, dove a gruppetti tutti i prigionieri appartenenti al clero, venivano processati da una parvenza di tribunale, presieduto dal commissario Maillard, investito di questo compito dal Comitato di vigilanza. A tutti veniva chiesto di prestar giuramento alla Costituzione del Clero, coloro che si rifiutavano venivano giustiziati subito a colpi di sciabola. Anche ai due fratelli Hurtrel venne chiesto se avevano fatto il giuramento; ma non avevano ancora risposto quando un componente del sedicente tribunale, che li conosceva, prese la loro difesa, ne scaturì un litigio fra il presidente e il difensore. Nel contempo, senza aspettare nessuna sentenza, i rivoluzionari assetati di sangue e decisi ad ucciderli, li afferrarono e avendo il sopravvento sui pochi difensori, li massacrarono a colpi di sciabola.
Luigi Beniamino Hurtrel Ci sono poche notizie su di lui; nato verso il 1770 a Parigi, come il fratello Carlo Luigi Hurtrel, è segnalato negli anni 1789 e 1790, come studente del Seminario di Trente-Trois di Parigi, e quando era suddiacono, frequentava il Seminario di Saint-Nicolas. Era ancora diacono diocesano, quando fu arrestato contemporaneamente al fratello, religioso dei Minimi; fu imprigionato nel Municipio e poi dal 1° settembre 1792 nell’abbazia di Saint-Germain-des-Prés, dove si riunì al fratello maggiore, col quale condivise la sorte che li condusse al martirio il 2 settembre. I massacri di sacerdoti diocesani e di religiosi, continuarono per tutto il 2 e 3 settembre, nell’Abbazia suddetta, ai Carmelitani, a La Force, a S. Firmino; costituendo una pagina delle più orribili della Rivoluzione Francese.
Autore: Antonio Borrelli
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