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Beata Berta di Valperga Badessa di Busano

24 febbraio

† Busano, Torino, 1195

La beata Berta era figlia di Emilia della Rovere e di Arduino II, conte di Valperga. Inoltre era sorella del beato Arduino, vescovo di Torino e di Matteo il Grande, padre del beato Bonifacio vescovo di Aosta.In giovane età si consacrò a Dio nell’Ordine Benedettino nel monastero di Busano.Venne eletta badessa, e come tale, ottenne dalla madre un aiuto concreto per urgenti riparazioni agli edifici e per il mantenimento di 15 religiose.La nostra badessa è ricordata in particolare per il dono della profezia.Morì a Busano nel Canavese nel 1195.E’ ricordata il 24 febbraio.



La Beata Berta era figlia di Arduino II, detto il giovine, conte di Valperga e di Emilia della Rovere.  Era sorella del beato Arduino, vescovo di Torino e di Matteo il Grande, padre del beato Bonifacio vescovo di Aosta.
In giovane età si consacrò a Dio nell’Ordine Benedettino nel monastero di Busano.
Queste notizie sulla famiglia della beata Berta le troviamo nel quarto tomo degli “Atti de’ Santi, che fiorirono ne’ domini della reale casa di Savoia, tratti da un codice manoscritto, del canonico Piergiacinto Gallizia di Giaveno”, e pubblicati dalla Regia stamperia di Torino, nel 1756.
La Beata Berta venne educata in una famiglia religiosa e con l’esempio di Ardoino, futuro beato, crebbe in virtù e nella pratica delle pietà cristiane. Grazie a lui rifiutò le nozze, che Le furono proposte e per meglio “custodire illibato il giglio della virginità, volle vestire l’abito Benedettino, nel monastero di Busano nel Canavese”.
La Beata Berta, grazie alla sua vita irreprensibile e al giudizio che le monache avevano su di lei, venne eletta badessa del monastero.
Riuscì a garantire la ristrutturazione di alcuni stabili del monastero, andati in rovina a causa delle guerre, e con lei accrebbero le rendite per il mantenimento delle religiose.
Sempre nel codice manoscritto di Gallizia, è riportato che Emilia, sua madre “per le istanze di si degna figlia, non solamente ne riparò le fabbriche, ma ancora assegnò beni sufficienti, per alimentare quindici religiose, del che ne consta per pubblico istromento, dato alle Calende di Giugno dell’anno 1189”.
La Beata Berta è ricordata in particolare per il dono della profezia. La cronaca di Valperga, assegnandoli il titolo di Beata riporta che nel giorno della sua morte “fu chiamata a godere dei casti amplessi del suo celebre Sposo”.
Morì a Busano nel Canavese nel 1195.
La Beata Berta è ricordata nel giorno 24 febbraio.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2017-06-20

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