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Monsignor Pierre-Francois de Sales Vescovo di Aosta

Testimoni

Thorens, Savoia, Francia, 1704 - Aosta, 1783


Pronipote del santo ginevrino del suo stesso casato santificato da Pio IX, fu vescovo di Aosta dal 1741 al 1783, in un momento di in­tenso fervore religioso, attestato dal moltiplicarsi degli eremi, in cui conducevano vita ascetica penitenti appartenenti per lo più al terzo ordine francescano.
Costituì numerose parrocchie in tutta la Valle; nel 1760 donò alla cattedrale una reliquia di san Francesco di Sales racchiusa in un pregevole reliquiario e mutò l'aspetto interno della chiesa, liberando la navata centrale dai numerosi altari che erano stati ad­dossati ai pilastri. Nel 1743 introdusse tra i clerici l'uso del bre­viario romano e trasformò il priorato di Saint-Jacqueme nel Seminario Maggiore, che inaugurò nel 1780, affidandolo ai barna­biti: a dieci anni dalla morte del presule la struttura, requisita dai francesi, doveva divenire presidio militare. Perché fossero più piamente santificate le feste di precetto, monsignor de Sales sop­presse un certo numero delle ricorrenze devote che si erano mol­tiplicate nel corso degli anni e finivano con l'essere poco rispettate dai fedeli.
Nel sociale il presule operò con criteri di economia moderna, fa­cendo ad esempio immettere sul mercato sacchi di farina delle ri­serve religiose, quando il prezzo del grano era in rialzo, per abbassarne il valore a vantaggio degli indigenti. Preoccupato dell'i­struzione popolare, favorì poi la fondazione delle écoles des ha-meawc, affidando ai vari curati la direzione delle oltre 350 scuole rurali sovvenzionate dai parrocchiani.
Introdusse anche in Valle la tradizione delle Rosières, la cui istitu­zione si faceva risalire a san Medardo, che per primo avrebbe dota­to ogni anno la giovane più virtuosa del paese, coronandola di rose bianche. Nel suo testamento P.-F. de Sales legò infatti al Consiglio cittadino un lascito, la cui rendita doveva costituire la dote di tre fanciulle povere di conclamata virtù, due della Cité e una del Bor­go. Le ragazze, dette appunto Rosières, dovevano presentarsi al ve­scovo con la fronte cinta di rose, la domenica della Trinità, scortate dai rispettivi curati e sindaci e seguite dalle tre candidate per l'anno successivo. Il pagamento della dote aveva luogo a nozze avvenute. Porta il nome di monsignor de Sales ad Aosta la via che congiun­ge via Croix de Ville a via Xavier de Maistre. La sua tomba si tro­va nel Seminario Maggiore.


Autore:
Tersilla Gatto Chanu - Augusta Vittoria Cerutti

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Aggiunto/modificato il 2009-06-12

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