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Mons. Bruno Bernard Heim Vescovo

Testimoni

Olten, Svizzera, 5 marzo 1911 - 18 marzo 2002


Il 18 marzo 2002, nella natia Olten, all’età di 92 anniè scomparso S.E.R. Mons. Bruno Bernard Heim, Arcivescovo titolare di Xanto, Gran Priore del nostro Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Nato ad Olten (Svizzera) il 5 marzo 1911, figlio di un capostazione, gir dai primi anni di scuola mostrn un eccezionale talento d’artista.
Uno dei suoi insegnanti, un prolifico scrittore di araldica, lo convinse ad eseguire le illustrazioni per un suo libro, questa esperienza fu destinata a caratterizzare tutta la sua vita. Nel 1934 Mons. Heim consegue il dottorato in filosofia presso l’Universitr San Tommaso d’Aquino (l’Angelicum) in Roma, quindi studin teologia a Roma, a Friburgo e a Solothum in Svizzera; nel 1938 fu ordinato sacerdote, quindi svolse il suo ministero in due parrocchie sempre in Svizzera. Nel 1942 ritornn a Roma per studiare nella Pontificia Accademia Ecclesiastica, la fucina della diplomazia vaticana, poi di nuovo in Svizzera per curarsi di tutti i rifugiati polacchi ed italiani ivi presenti, infine di nuovo a Roma per laurearsi in diritto canonico presso l’Universitr Gregoriana nel 1946.
Pressoché a chiunque si interessi di Araldica, a vario titolo e livello di competenza, il nome di Bruno Bernard Heim evoca un immediato riferimento come la massima autoritr in materia di araldica ecclesiastica e soprattutto come uno dei piu originali artisti di araldica degli ultimi tempi. Ma accanto a questa universale fama Mons. Heim ha legato il suo nome ad un’ininterrotta attivitr nelle piu importanti sedi della diplomazia vaticana, segnata da eventi di importanza storica. E’ pertanto doveroso, in questo ricordo di lui, soffermarsi sia sulla figura dell’insigne araldista che su quella dell’esperto diplomatico.
La carriera diplomatica di Mons. Heim comincin nel gennaio 1947, quando fu inviato alla Nunziatura Apostolica di Parigi per prestare servizio come segretario del nunzio Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII. Restn in quell’incarico per quattro anni, e furono anni cruciali sia per la sua formazione professionale che per quella artistico-scientifica, infatti l’influenza di Roncalli, improntata alla semplice ma sostanziale essenzialitr, fu decisiva oltre che sul piano relativo alla sua missione anche su quello della produzione araldica, ed in quegli anni egli si affermn come principale riferimento per la creazione dei nuovi stemmi ecclesiastici, dedicandosi a “bonificare” quelli della curia romana e delle diocesi europee da inutili e antiestetici orpelli. E’ di quegli anni la pubblicazione della sua prima opera: “Wappenbrauch un Wappenrecht in der Kirche” (Olten, 1947), tradotto successivamente in francese come “Coutumes et droit héraldiques de l’Eglise” (Parigi, 1949).
Terminato l’incarico parigino fu inviato come consigliere di nunziatura a Vienna e quindi, nel 1956, a Bonn. In questo periodo si tenne sempre in stretto contatto con il suo vecchio superiore, il Cardinale Roncalli, per il quale disegnn lo stemma di Patriarca di Venezia e quindi, nel 1958, quello di pontefice. Sullo stemma di Papa Giovanni lo stesso Mons. Heim racconta dei vari bozzetti che dovette produrre finché l’espressione del Leone di San Marco, posto in capo, non fosse quella preferita dal possessore, non troppo feroce né troppo scialba. Da allora cominciarono a piovere richieste da parte di cardinali e vescovi per avere uno stemma disegnato da lui.
Nel 1961, ordinato arcivescovo titolare di Xanto, Mons. Heim fu nominato delegato apostolico in Scandinavia. Circa la diocesi che costituiva il suo titolo, un’antica cittr dell’Asia Minore, a chi gli chiedeva dove fosse egli rispondeva, con l’arguzia che lo ha sempre contraddistinto, che buona parte poteva essere visitata al British Museum. Nel 1966 divenne il primo pro-nunzio in Finlandia e da 1969 al 1973 fu pro-nunzio in Egitto (ricordiamo che il titolo di pro-nunzio equivale a quello di nunzio ma veniva utilizzato solo in quei paesi dove al rappresentante papale non era riconosciuta d’ufficio la dignitr di decano del corpo diplomatico a prescindere dalla data del suo accreditamento, consuetudine questa oggi abbandonata e sostituita dall’indicazione con un semplice asterisco sull’Annuario Pontificio). In questi incarichi egli si prodign al massimo per tenere unite ed attive le esigue comunitr cattoliche locali.
Nel 1973 ha inizio il suo piu importante incarico, quello di delegato apostolico nel Regno Unito. Questa nuova sede aveva per Mons. Heim un significato doppiamente rilevante, sia per la sua importanza diplomatica sia perché egli considerava la Gran Bretagna come la culla dell’araldica. Nella sua prima visita al Collegio Araldico, dopo aver mostrato alcune delle sue opere, uno degli araldi gli disse scherzosamente che se il Vaticano avesse chiuso i battenti egli avrebbe sicuramente trovato un lavoro presso di loro.
Egli condusse molto scrupolosamente la sua nuova missione, durante la quale ebbe un ruolo decisivo nel 1976, alla morte del cardinale Heenan, nella nomina del nuovo Arcivescovo di Westminster, che sarebbe stato anche Primate d’Inghilterra e di diritto cardinale. Tra i vari candidati egli perorn la scelta del monaco benedettino Basil Hume, allora Abate di Amplefort, e fu lo stesso Delegato Apostolico a consacrarlo Arcivescovo di Westminster il 25 marzo 1976. La sua fu la scelta giusta, vista la grande figura carismatica che il Cardinale Hume incarnn negli oltre vent’anni del suo apostolato per l’Inghilterra cattolica; insieme, Heim e Hume, svolsero un ruolo fondamentale nell’avvicinamento della chiesa cattolica a quella anglicana. Il primo vide coronata la sua opera dall’istituzione della Nunziatura Apostolica in luogo della Delegazione, diventando cose, in occasione della visita del Papa in Inghilterra nel 1982, il primo pro-nunzio apostolico presso la Corte di San Giacomo. Al Cardinale Hume la Regina Elisabetta volle conferire l’Order of Merit, altissima distinzione attribuita personalmente dalla sovrana, senza segnalazione del governo, e riservata ad un numero limitato di personaggi in virtu di eccezionali meriti e servigi.
Negli anni della sua missione londinese Mons. Heim confermn la sua fama di amabile anfitrione per i suoi ospiti, qualitr questa fondamentale per un diplomatico di razza, della quale gli fu maestro il nunzio Mons. Roncalli; famosi restano i suoi cocktail che preparava personalmente.
L’anno dei tre papi, il 1978, vide Mons. Heim particolarmente impegnato nella concezione degli stemmi dei pontefici; in particolare quello di Giovanni Paolo II costitue per lui una digressione dalle consuetudini puristiche dell’araldica, infatti Mons. Heim sosteneva che negli stemmi occorreva evitare le lettere dell’alfabeto, ma il neo papa non voleva rinuciare alla M di Maria, nonostante egli gli proponesse altri classici simboli araldici che evocavano la Vergine, un po’ perché non voleva tradire i suoi vecchi diocesani di Cracovia, abituati allo stemma del loro cardinale, ed anche perché voleva riaffermare inequivocabilmente la sua profonda devozione alla Madonna che confermava anche nel motto “Totus Tuus”; il Papa tuttavia accettn il consiglio di mutare l’argento della M in oro.
Veniamo ora all’insigne opera di studioso ed artista araldico di Mons. Heim. Il primo importante lavoro, dopo quello del 1947, fu “Heraldry in the Catholic Church”, edito nel 1978 e nel 1981, quindi tradotto in italiano nel 2000 a cura della Libreria Editrice Vaticana (vedi Notiziario giugno-luglio 2001). Questo libro rimane ad oggi l’unico esaustivo manuale dell’araldica ecclesiastica, che descrive e cataloga in tutti i suoi aspetti. Segue nel 1982 “Armorial” che riportava il Liber Amicorum di Mons. Heim ovvero gli stemmi degli importanti personaggi che lo avevano visitato nella sua sede londinese di Wimbledon e che egli aveva illustrato nel suo Guest Book, con il suo inconfondibile stile. Il suo era infatti uno stile che richiamava le origini piu pure dell’arte araldica, fatto di semplicitr ed immediatezza, a cui univa una particolare originalitr spesso coniugata ad una sottile ironia soprattutto nell’illustrazione delle bestie. Armorial fu paragonato da Lord Mowbray, nella recensione sul Catholic Herald, ad un vino pregiato che si centellina sorso a sorso. Purtroppo il secondo volume, che doveva contenere altri stemmi della vastissima produzione dell’Autore, piu volte preannunciato, non vide mai la luce; chissr se gli eredi vorranno farne un’edizione postuma, sarebbe un grande regalo per noi tutti. Infine nel 1993 fu pubblicato “Or and Argent”, un’altra pregevolissima opera che, prendendo spunto dalla legge araldica che non vuole “metallo su metallo” e “smalto su smalto”, mostra come molti famosi stemmi l’hanno disattesa; anche qui la produzione dell’autore c di pregevolissimo livello.
Nella sua lunga carriera di diplomatico e studioso, Mons. Heim c stato insignito dei piu prestigiosi ordini cavallereschi, inoltre era il Gran Priore del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, di cui era Bale decorato del Collare, carica che ha ricoperto fino alla morte, presenziando sovente alle cerimonie dell’Ordine nella Basilica Costantiniana della Santa Croce al Flaminio; era stato altrese insignito dal Gran Maestro, l’Infante di Spagna Don Carlos di Borbone Due Sicilie Duca di Calabria, del collare dell’Insigne Reale Ordine di San Gennaro.
Riportiamo di seguito, in ordine cronologico di investitura, le onorificenze possedute da Mons, Heim: Ufficiale della Legion d’Onore, 1951; Cavaliere d’Onore dell’Ordine Teutonico, 1961; Cavaliere Gran Croce di Grazia Magistrale SMOM , 1962; Croce d’Oro con Placca dell’Ordine al Merito della Repubblica Austriaca, 1962; Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, 1965; Gran Croce del Leone di Finlandia, 1969; Gran Croce dei Santi Maurizio e Lazzaro, 1973; Gran Cordone di prima classe dell’Ordine della Repubblica d’Egitto, 1974; Sub-Prelate dell’Order of St. John, 1979; Gran Croce dell’Ordine di Isabella la Cattolica, 1982; Grand’Ufficiale dell’Ordine della Polonia Restituta, 1985. Era inoltre membro di innumerevoli e prestigiosissime accademie araldiche, tra cui il Collegio Araldico Romano, e Socio d’Onore della Societr Italiana di Studi Araldici (SISA).
Mons. Heim si ritirn nel 1985, all’etr di 74 anni, continuando pern la sua opera di studioso ed artista e ritornando sovente nelle capitali in cui aveva svolto la sua attivitr per incontrare gli innumerevoli vecchi amici.


Autore:
Patrizio Romano Giangreco

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Aggiunto/modificato il 2010-03-20

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