Poiché alcuni codd. del Geronimiano commemorano il 26 maggio «in Tuder Tusciae Felicissimi Eracli Paulini», Floro, Adone e altri scrittori fino al Baronio, convinti che i nomi posti dopo Felicissimo siano quelli di suoi compagni, attribuiscono tutti e tre i santi a Todi, città dell'Umbria. Ma è un errore perché solo Felicissimo appartiene a Todi, dove sarebbe stato ucciso sotto Diocleziano, mentre gli altri due sono autentici martiri di Noviodunum o Nividunum e la loro festa è celebrata il 17 maggio.
Si deve poi aggiungere che la lezione Felicissimi, originata da un gruppo di codd., è sbagliata poiché il cod. E, che è di gran lunga il più autorevole, porta Felicissimae. La lezione erronea ha prevalso, oltre che a Todi, a Perugia, dove Felicissimo è festeggiato ii 24 novembre e, sotto il nome di Felino, insieme con Gratiniano , il 10 giugno, e a Nocera Umbra (15 luglio); quella giusta invece è seguita a Civita Castellana (12 agosto con Gratiniano), a Orte e a Viterbo (2 maggio).
Non c'è infatti dubbio che si tratti di una sola persona, anzi sembra che anche s. Firmina di Amelia e s. Illuminata di Todi debbano identificarsi con la nostra Felicissimae.
Autore: Pietro Burchi
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