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Madre Teresa Pera Canossiana

Testimoni

Torino, 16 febbraio 1870 - Besozzo, Varese, 26 giugno 1938

Madre Teresa Pera nasce a Torino il 16 febbraio 1870. Nel 1874 la famiglia si trasferisce a Milano dove Teresa viene a conoscere le Canossiane. Sente forte la chiamata “ad gentes” e nel 1895 entra nell’Istituto Canossiano dove riceve un’adeguata preparazione per le Missioni. Nel 1900 parte per Hong Kong dove svolge un’intensa attività apostolica. Un tumore maligno alla gola sembra voler soddisfare la sua sete di rinnegamento. Nel 1932 è richiamata in Italia per assolvere diversi mandati di fiducia. Si spegne in concetto di santità in 26 giugno1938.



Teresa Pera nacque a Torino il 16 febbraio 1870 e venne battezzata due giorni dopo. Nel luglio del 1874 la famiglia si trasferì a Milano.

I primi passi

Ella, essendo inclinata allo studio delle lingue, si laureò in Inglese, Tedesco e Francese. Dotata di volontà energica, perseguiva i suoi propositi con tenacia e costanza. Era molto retta e con la sua naturale schiettezza metteva a loro agio quanti l‘avvicinavano. Sua sorella Antonietta, tra l’altro, affermò che Teresa “ era molto umile e caritatevole”, e che“...il disprezzo della sua persona” era una delle sue più marcate caratteristiche.

In cammino verso l'ideale

Il confessore di Teresa così la definì:”Giovane virtuosa , colta e di belle speranze” e, la consigliò di entrare nell’Istituto Canossiano a Milano. Ciò avvenne il 14 ottobre 1895. Aspirava ad essere tutta di Dio ed aveva centrato la sua vita sull’Amore. Infatti il proposito fondamentale della sua prima Professione fu: “ Io scelgo la via più diretta, quella dell’amore”. E da lì si snodò il suo percorso spirituale che le fece conseguire “...la piena vittoria del divino sull’umano”.

Vocazione missionaria e responsabilità

Sorella Teresa fece la sua Prima Professione Religiosa il 28 giugno 1898. Era da tanto tempo ella sentiva la chiamata missionaria e, per ben tre volte ella aveva fatto domanda scritta alla Superiora di mandarla in Cina, ma sempre inutilmente. La richiesta urgente da Hong Kong di una Madre laureata in lingue straniere determinò la sua partenza che avvenne il 17 ottobre 1900. Dopo appena tre anni di insegnamento e lavoro apostolico, le fu affidato l’incarico di Superiora. Ella intraprese questo nuovo ufficio con umiltà ed ammirabile dedizione.

Notizie personali e d'istituto

Purtroppo, la sua salute cominciò a deperire con il passar degli anni. Fu solo nell’ottobre del 1925 che, per mancanza di respiro, si sottopose alla prima operazione alla gola. Riguardo all’Istituto, il giorno 11 febbraio 1927 l’Autorità Apostolica decretò l’unione di tutte le Case e delle Religiose e la loro dipendenza da una Superiora Generale .
Nello stesso giorno, il Santo Padre Pio XI eleggeva la Superiora Generale nella persona di Madre Maria Cipolla, e le sue quattro Madri Assistenti .

Una responsabilità più grave

Nella lista delle Consigliere Generali vi era anche il nome della Madre Antonietta Monzoni con lo specifico di missionaria. Il nome di Madre Pera le era ben noto, e così quasi subito la nominò Vicaria Regionale della Cina Sud.Nel corso dei sei anni in tale servizio, Madre Pera dedicò tutte le sue premure ed energie al bene delle sue figlie e della gente. Ma le fatiche e le tensioni dovute ai viaggi lunghi e scomodi, stavano esaurendo le sue forze fisiche . Allarmanti erano la sua voce rauca, la tosse persistente e il respiro sempre più affannoso.

Primo capitolo elettivo canossiano - Addio Cina!

Correva l’anno 1932 quando venne indetto a Verona, il Primo Capitolo Generale Elettivo dell’Istituto. Madre Pera era membro di diritto. Il giorno 13 settembre le Capitolari eleggevano Madre Antonietta Monzoni Superiora Generale. Ella, quasi subito, nominò Madre Pera, Superiora di Vimercate e formatrice delle Novizie. Questa notizia sconvolse le sue Consorelle Missionarie, mentre lei rimase in pace felice di sintonizzarsi con la Volontà di Dio. Frattanto il male continuava il suo inarrestabile cammino distruttivo. Venne sottoposta ad una röntgenterapia all’Ospedale di Milano: cura costosa ma sollecitata e sanzionata anche dalla Madre Generale .

Madre Provinciale

Era il 12 giugno 1936, quando il Consiglio Generalizio dava il benvenuto a Roma alle 5 nuove Madri Provinciali e loro Consigliere e tutte iniziavano subito un corso di Esercizi Spirituali. Presente, anche la Madre Pera, eletta Responsabile della Provincia dei Santi Ambrogio e Carlo. Preoccupante era la mole di lavoro che l’attendeva per rendere funzionale il nuovo organismo. Ma alla Madre stava anche e più a cuore il bene delle Sorelle. Purtroppo, ella non tardò ad intuire che in Provincia esisteva un’atmosfera tutt’altro che accogliente e soddisfatta. Nondimeno, ella seppe ben presto dissipare questa nuvola nera con l’infallibile pedagogia della carità. Madre Pera era troppo colta per illudersi sulla natura del suo male.Tuttavia ella sapeva mantenere sempre la stessa misura di lavoro amministrativo e comunitario. Continuava il suo cammino terreno giorno dopo giorno con la medesima disinvoltura e serenità.... e sempre con il suo bel sorriso sulle labbra. Le sue virtù avevano acquistato una robustezza tale, da quasi azzerare le esigenze sempre insinuanti ed egoistiche della natura umana.

Eroicità - verso l'ultimo tratto

Il fisico di Madre Pera era ormai distrutto. Aveva il corpo piagato e tumefatto dal collo e lungo tutta la sua persona; passava in bianco la maggior parte delle notti, ma si alzava sempre mezz’ora prima della sveglia comunitaria. Il suo eroismo dell’obbedienza e del silenzio raggiunse il massimo quando il 18 aprile 1938, partì per Roma per un corso di Esercizi per i Consigli Provincializi. Si legge nella cronaca:
“28 aprile (1938 n.d.r.) - Chiusa degli Esercizi;...Alla sera visita dell’Em.mo Card. Protettore,con parole paterne , particolarmente alla Venerata Madre Teresa Pera, Provinciale della Prov. di S.Ambrogio e di S.Carlo, ammalata grave per carcinoma e complicazioni, venuta da Milano con un atto eroico per amore al suo dovere”.
E’ da sottolineare che il Card. Protettore, precorrendo i tempi, non ha dubitato di dichiarare eroica la virtù di Madre Pera

Sola...

Il 24 giugno 1938, era venerdì Festa del S.Cuore, e Madre Pera rimase in Comunità fino a sera. Tutta la sua attenzione e sforzo erano centrati a sopportare in silenzio le acuzie del suo male. Esalò il suo ultimo respiro sola, come aveva sempre desiderato, nelle prime ore del mattino di domenica 26 giugno 1938.

Era una Santa!

Interessanti sono le testimonianze che ricordano le sue personali vedute sulla morte.
“Più di una volta la sentimmo esprimere il desiderio di morire sola, come il suo Santo Patrono, Francesco Saverio”. E a questo aggiungono un altro dettaglio che circostanzia il suo trapasso:
“Pensando allo spogliamento di Gesù, io mi vergognerei di morire sul letto, mentre Egli morì sulla Croce! Oh, se mi accorgerò di stare per morire, scenderò a morire per terra!”. E il Signore l’ha esaudita in pieno.
Chi la conosceva non aveva che un elogio sul labbro: “Era una Santa!”.


Fonte:
www.postulazionecanossiana.org

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Aggiunto/modificato il 2015-02-17

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