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Madonna della Riconciliazione e della Pace

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La traccia mariana che andiamo a esaminare questa volta cari amici ci porta in Liguria, più precisamente presso Balestrino, una località dell’entroterra ligure posta appena sopra Borghetto Santo Sprito, in provincia di Savona. In questo luogo, più esattamente presso Monte Croce, hanno avuto luogo numerose apparizioni della Madonna a Caterina Richero durante un arco di tempo che va dal 1949 al 1986. L’accoglienza della chiesa locale fu subito aperta e favorevole, tanto che il vescovo di Albenga-Imperia, monsignor Mario Oliveri, nel 1991 autorizzò la preghiera pubblica presso il sito delle apparizioni e, il 7 ottobre dell’anno successivo, volle presiedere la solenne incoronazione della statua della Vergine venerata presso la cappella di Monte Croce, auspicandone la devozione quale «Madonna della Riconciliazione e della Pace». Nonostante queste note positive, non è ancora giunto il pronunciamento ufficiale dell’autorità ecclesiastica preposta al riconoscimento della soprannaturalità delle apparizioni, per le quali dobbiamo pertanto, per il momento, limitarci a presentarle quale pura testimonianza umana, in piena obbedienza alla volontà e all’autorità della Chiesa, senza alcuna intenzione di anticipare il giudizio della stessa, ma con il solo proposito di portare un modesto contributo per la conoscenza dei fatti – senza entrare però nel dettaglio di vicende che sono tuttora al vaglio dell’autorità ecclesiastica - e per accrescere, a Dio piacendo, la devozione mariana in quanti leggeranno questo articolo. 
Partiamo dai fatti dunque, cominciando da colei che venne scelta dal Cielo come intermediaria per i messaggi che la Vergine scelse di dare all’umanità in quel di Balestrino nel secondo dopoguerra. Si tratta di Caterina Richero la quale, nata in una umile famiglia di contadini il 7 ottobre 1940 presso Bergalla, la frazione più elevata di Balestrino, era la prima di 4 fratelli. L’infanzia di Caterina – così dicono le testimonianze disponibili – trascorre serenamente, in un clima di semplicità ed essenzialità che all’epoca erano le caratteristiche essenziali della vita della gente dell’entroterra ligure. Una vita normale, dunque, fino all’età di nove anni. Il 4 ottobre 1949 è infatti il giorno che imprime una svolta radicale all’esistenza della piccola Caterina, poiché alla piccola veggente si manifesta un angelo del Signore che la introduce alle apparizioni della Vergine Maria che dureranno dal giorno successivo, 5 ottobre 1949, fino al 5 novembre 1986, per un totale di 138 apparizioni. Un dono dal Cielo, dunque, preparato da una visita angelica che ci fa ricordare le apparizioni dell’Angelo della Pace che introdussero i tre pastorelli di Fatima alle successive apparizioni della Regina del Rosario. 138 apparizioni segnate da numerosi messaggi che hanno trasformato la vita della piccola Caterina in una testimonianza di fede e umiltà continue, alla scuola della Madonna che a lei, di appena nove anni, già chiedeva sacrificio e preghiere, secondo quello che già era stato tipico delle apparizioni mariane più care alla devozione popolare: La Salette, Lourdes, Fatima, solo per citare i casi più noti, nei quali la Vergine Maria, apparendo a dei bambini, semplici e piccoli secondo la logica evangelica, ha avanzato loro delle richieste in termini di sacrificio e di preghiera cui non pochi “grandi” avrebbero faticato a corrispondere... La Madonna si presenta a Caterina Richero rispondendo a precisa domanda della veggente il 5 giugno 1950: “Chi sei?” – “Io sono l’Immacolata Concezione”. Seguendo gli insegnamenti della Vergine, Caterina incomincia il proprio cammino di conversione continua, attraverso preghiere e sacrifici per i peccatori che ne irrobustiscono a poco a poco la giovane fede. La veggente diviene così capace di affrontare le difficoltà che fin dal principio si presentano: da una parte l’incredulità di molti, dall’altra la diffidenza e lo sprezzo di quanti ritengono trattarsi di un inganno. La risposta di Caterina è l’obbedienza, nell’attenersi alle disposizioni del vescovo che, per prudenza, arriva a proibirle di recarsi sul Monte Croce, dove era avvenuta la prima apparizione. Una obbedienza che viene però ripagata dal Cielo, si direbbe, poichè ella continua ad avere apparizioni presso l’abitazione della famiglia.
Il Monte Croce, situato appena sopra località Balestrino, con un’altezza di 756 mt sul livello del mare, diventa però centrale nell’ultima apparizione, quando l’Immacolata dice a Caterina: “Sul monte Croce troverete la luce e la forza, ed Io, in questo luogo, vi otterrò numerose grazie”. Il complesso sacro è racchiuso da una recinzione e vi si accede per una ampia cancellata che introduce alla grande scalinata che conduce al santuario. La scalinata è tripartita e quella centrale – così si trova scritto – è riservata alla salita in ginocchio dei pellegrini. In cima alle scale, una grande statua di Cristo con le braccia spalancate accoglie i fedeli. Il santuario è costituito di fatto da una semplice cappella, circondata da una vista magnifica quale si può godere dal monte che domina l’entroterra e il mare prospicente Borghetto. Dinnanzi al santuario, un’alta croce di ferro – da cui il nome di “monte Croce” – come segno della fede che, in tempi ben precedenti le apparizioni, già contraddistingueva le genti del luogo. Si potrebbe dire che la Madonna abbia scelto quello splendido monte per apparire quasi come a riconoscere la fede del posto... Il monte della Croce: anche questa una ricorrenza che ci fa pensare a un monte della Croce ben più noto, nella terra della Regina della Pace... Dicevamo del santuario. Semplice, essenziale, edificato con le offerte dei fedeli, custodisce la statua della Madonna che è venerata in apposita cappella e che venne incoronata solennemente, già lo abbiamo ricordato, il 7 ottobre 1992, da mons. Mario Oliveri, che l’anno precedente aveva autorizzato la preghiera pubblica e la devozione alla “Madonna della Riconciliazione e della Pace”. Notiamo come le date siano significativamente legate alla preghiera che tante volte la Vergine raccomanderà a Caterina: il 7 ottobre è la data di nascita della veggente, e il 7 ottobre viene incoronata la statua della Madonna custodita nel santuario. É in tal giorno che la Chiesa festeggia la “Madonna del Rosario”, facendo in particolare memoria della vittoria di Lepanto del 7 ottobre 1571 allorché, per intercessione della Vergine, venne arrestata l’avanzata dei Turchi verso il cuore dell’Europa.
Torniamo ancora ai fatti, alle apparizioni cioè che Caterina ebbe nel corso di circa 40 anni. In totale furono 138, come già abbiamo ricordato. Parte avvennero sul Monte Croce, altre a Bergalla, frazione di Balestrino, presso la casa della veggente, due infine ebbero luogo ad Albenga. Salvo alcune eccezioni, tutte le apparizioni avvengono il giorno 5 del mese. Si potrebbe dare una spiegazione alla scelta di tale giorno ricordando che il compleanno della Madonna, secondo alcune tradizioni e secondo quanto rivelato dalla Regina della Pace, cadrebbe proprio il 5 (di agosto). Le apparizioni continuative, diciamo così, hanno avuto termine il 5 ottobre 1971, quando la Madonna disse a Caterina: “Questa è l’ultima volta che vengo in mezzo a voi. Verrò un’altra volta solo per te, ma la data ti resta sconosciuta”. La veggente visse 15 anni in paziente attesa, fino al 5 novembre 1986, quando – afferma Caterina – la bella Signora, avvolta di luce, le apparve ancora un’ultima volta, presso la sua abitazione. 
Facendo tesoro dell’esortazione di mons. Oliveri a vivere i messaggi rivelati a Caterina Richero, vorrei ora cercare di presentarne il nucleo essenziale, riportandone alcuni passaggi e mettendone in evidenza l’attualità per noi, oggi. Sempre ricordando che si tratta di una pura testimonianza umana, poiché ancora in attesa di pronunciamento ufficiale da parte dell’autorità ecclesiastica competente in merito alla soprannaturalità delle apparizioni, penso che fare bene però nel presentare in modo particolare quei tratti che meglio ci permettono di approfondire il significato della devozione – questa sì, ufficialmente autorizzata – a Maria Madre della Riconcializione e della pace. Il primo richiamo è senz’altro quello alla preghiera. Nella prima apparizione, avvenuta il 5 ottobre 1949, mentre Caterina è al pascolo nei pressi di Monte Croce con Giorgina, la sua sorella minore, e Maria, una amica, intorno alle 18,30 la Madonna scende dal Cielo, secondo la testimonianza della veggente, presso la Croce sul Monte, quindi si rivolge a Caterina dicendole: “Dirai molti rosari per gli ammalati. Fra 5 mesi mi vedrai di nuovo”. Ecco: senza tanti indugi, ancor prima di presentarsi – lo farà solo il 5 giugno 1950, dichiarando di essere l’Immacolata Concezione, come già abbiamo ricordato – la bella Signora venuta dal Cielo invita la piccola Caterina a recitare il Santo Rosario, anzi molte preghiere, dando però subito a questa preghiera il preciso valore di offerta e intercessione: “dirai molti rosari per gli ammalati”. L’invito a pregare il Rosario tornerà anche più avanti: “Figlioli cari, dovete sapere che questa Corona (a questo punto Caterina, visibilmente commossa, aggiunge: “e mi ha mostrato il Rosario che teneva in mano”) è una forte arma contro il male. A tutti quei figlioli che devotamente recitano il S. Rosario prometto la mia speciale protezione e infinite grazie (5 ottobre 1959).
Dopo cinque mesi, come promesso, la Vergine ritorna da Caterina. É il 5 marzo 1950. La Madonna le confida la propria gioia poichè la piccola ha cominciato i nove primi venerdì del mese, devozione ispirata alle promesse di Gesù fatte a Santa Maria Margherita Alacoque (1647-1690): «IO TI PROMETTO, NELL’ECCESSO DELLA MISERICORDIA DEL MIO CUORE, CHE IL MIO AMORE ONNIPOTENTE CONCEDERÀ LA GRAZIA DELLA PENITENZA FINALE A TUTTI COLORO CHE SI COMUNICHERANNO IL PRIMO VENERDÌ DEL MESE PER NOVE MESI DI SEGUITO. ESSI NON MORRANNO NELLA MIA DISGRAZIA, NE’ SENZA AVER RICEVUTO I SANTI SACRAMENTI, E IN QUEGLI ULTIMI MOMENTI IL MIO CUORE SARÀ LORO UN SICURO ASILO».  Tutto questo fa pensare a un perfezionamento della preghiera e della devozione in Caterina che, a poco a poco, attraverso gli incontri mensili con la Madonna, il 5 di ogni mese, si sente spronata a una intensità e profondità di orazione mai prima conosciute, sempre unendo l’intenzione in favore degli ammalati, sia quelli personalmente conosciuti, sia tutti gli altri del mondo. Proprio degli ammalati Caterina si ricorda dopo che la Madonna le rivela di essere l’Immacolata Concezione, il 5 giugno 1950, allorchè rivolge alla Vergine un appello appassionato: “Tanti malati attendono la tua grazia!”. La risposta non si fa attendere: “Concederò le grazie a tutti coloro che le meritano”. Questo è un punto delicato. Che cosa intende la Madonna dicendo che le grazie bisogna meritarle? Si può forse comprendere meglio facendo riferimento all’apparizione del 5 luglio successivo, quando Caterina raccomanda ancora gli ammalati e la Madonna le dice: “Concederò le grazie a tutti coloro che le meritano. Oggi ero sul punto di guarire quel bambino muto della tua frazione, ma non ne ho fatto nulla perché c'è troppo scandalo sulle labbra della gente”. A quel punto la Madonna si rivelò anche al piccolo muto il quale si inginocchiò gridando tre volte: “Evviva Maria!”.
Insomma, Maria è la nostra Mamma del Cielo e si lascia commuovere dai suoi figli e intercede per essi le grazie necessarie dal Cuore misericordioso di Suo Figlio. Ma queste grazie devono poter incontrare un’opportuna disposizione d’animo per poter portare frutto, altrimenti sarebbero vane. Questo è il significato delle parole della Madonna: “Concederò le grazie a tutti coloro che le meritano”. Pare un duro monito, eppure contiene una grande promessa: tutti quelli che invocheranno la Vergine e avranno al dovuta disposizione d’animo – cioè quella del mendicante, dell’uomo che si accorge di aver bisogno di tutto e di non aver nulla da offrire in cambio – potranno stare certi della sua intercessione presso Gesù. Tutti, nessuno escluso. E per dare ancora più forza a questa promessa, ecco che la Madonna intercede da Dio la guarigione per il piccolo muto che subito le rende onore con un triplice “Viva Maria!”, pur avendo detto che lo scandalo sulle labbra della gente la aveva trattenuta dall’intercedere quella guarigione. Badate bene, cari amici: si parla di scandalo sulle labbra della gente, ma occorre ricordare quanto dice la Scrittura: “la bocca parla della pienezza del cuore”, cioè sulle labbra affiora il male, il vizio, il peccato che alberga nel cuore dell’uomo. Ma solo un cuore purificato è in grado di disporsi ad accogliere le grazie concesse dal Cielo: ecco perchè la Madonna insiste sul fatto che bisogna pregare molto per ottenere le grazie richieste, perchè attraverso la preghiera il cuore verrà trasformato e solo così i doni celesti che Maria ci ottiene dal Cielo potranno non andare persi. Doni che sono gratuiti, aldilà dell’espressione “meritare” che compare nel messaggio a Caterina, poichè le grazie sono puro dono, non ricompensa dovuta, come la Madonna stessa ricorderà verso la fine delle apparizioni: “Figli cari, non basatevi sui vostri meriti, perché sono ben pochi, ma sull'infinita misericordia del mio Gesù” (5 maggio 1970).
Il 5 settembre 1950 giunge finalmente la richiesta della edificazione di un edificio sacro, elemento che accomuna le principali apparizioni mariane moderne. La Madonna dice infatti a Caterina: “Costruite la Cappella dove credete, ma starebbe bene alla Croce”. Tale richiesta, abbiamo visto, verrà accolta in quanto il santuario verrà proprio edificato sulla sommità di Monte Croce. Le apparizioni proseguono, ribandendo la necessità di pregare di più e invitando Caterina ad accostarsi alla Comunione. Ora, questo invito si può comprendere solo collegandolo all’invito a “meritarsi le grazie”. Abbiamo già visto come dietro a tale esortazione ci stia il desiderio della Madonna che ogni fedele abbia il cuore pure, affinchè i doni celesti portino frutto abbondante. Ora, il cuore pure è frutto di una buona confessione, dopo la quale si può incontrare nuovamente Gesù nella comunione eucaristica. Invitare quindi Caterina ad accostarsi sovente alla comunione equivale ad invitarla ad essere nelle condizioni di poterlo fare, fruendo convenientemente del sacramento della Riconciliazione che, per l’appunto, riconcilia il peccatore pentito con il Signore e lo prepara ad incontrare nuovamente Gesù Eucaristia. Attraverso i diversi richiami alla preghiera e alla Comunione delle diverse apparizioni, si incomincia a intravedere come un unico, grande appello a ritornare a Dio, riconciliandosi con Lui e partecipando della vita divina attraverso l’Eucaristia. A questo punto verrebbe da chiedersi come potersi preparare per ricevere Gesù, il Re dei Re, nel proprio cuore, quando questo è così indegno di riceverlo. E’ la Madonna stessa a offrire risposta a questo interrogativo quando, il 5 gennaio 1951, invita a dire la seguente giaculatoria durante la recita del Rosario: “Dolce Cuore di Maria, siate la salvezza dell’anima mia”. Una preghiera breve, semplice, ma di grande profondità. Perchè il cuore di Maria è la salvezza dell’anima umana? Pensate a come si è presentata la Madonna a Caterina: “Io sono l’Immacolata Concezione”, come a dire che Lei è la tutta pura e il suo cuore è l’immacolatezza per eccellenza, poichè il peccato – catena con cui il demonio lega a sé le anime per dannarle – non l’ha toccata minimamente. Nel suo Cuore Immacolato possiamo dunque trovare rifugio noi peccatori e, immersi nella sua purezza, ecco che Gesù non disdegnerà di venire a farci visita, tralasciando l’indegnità del nostro cuore e rimirando invece la purezza della Madre, cui lo lega eterno vincolo d’amore, come ben sottolinea il Montfort nel suo impareggiabile “Trattato della vera devozione a Maria”. Ecco perchè la Vergine non manca di ricordare a Caterina che Lei è l’Immacolata: “Cari figlioli, sono l'Immacolata, la Madre di Gesù e Madre vostra” (5 dicembre 1958).
Maria si presenta dunque come Colei che accompagna i suoi figli a riconciliarsi e a incontrare Gesù. Ecco perché è davvero Madre della Riconciliazione. E anche Madre della Pace, poiché la pace vera, quella che regna nel profondo del cuore, non si ha in semplice assenza di guerre, bensì quando l’uomo è in pace anzitutto con Dio, e di conseguenza con gli altri uomini. (Tema questo, come ben sappiamo, assai caro alla Regina della Pace...). Ancora dirà: “Figli miei, pregate, pregate proprio di più, perché l'umanità non troverà pace fino a che non confiderà nella Misericordia del mio Gesù” (5 maggio 1960).  E ancora: “Figlioli, prima riconciliatevi con Dio, poi io farò tutto il resto, state tranquilli (5 aprile 1961). Una riconciliazione che risuona ancora come frutto della confessione che ridona l’amicizia con Dio e rende più efficace la preghiera: “Quante volte per i vostri peccati, siete voi stessi l'ostacolo al compimento dei vostri desideri. Figlioli, siate prima di tutto, in intima amicizia col mio Gesù, e Lui sarà tanto generoso con voi” (5 maggio 1966). Tanto importante per ogni fedele è trovare rifugio nel Cuore di Maria che è Ella stessa a dire, il 5 aprile 1951: “Fuggite il peccato e fate penitenza. Consacratevi tutti al Mio Cuore Immacolato”. Un invito che si ricollega esplicitamente alla prospettiva di Fatima: “Il Mio Cuore Immacolato deve trionfare, solo allora il mondo potrà avere pace” (5 dicembre 1963). Ecco dunque l’esplicito invito a esser tutti di Gesù attraverso Maria, consacrando il proprio cuore al Suo Cuore Immacolato, affinché esso sia immune dagli attacchi diabolici: “Pregate tanto affinché mai il nemico entri nel vostro cuore” (5 luglio 1951) e ancora: “Voglio che voi recitiate il S. Rosario affinché con questa grande arma possiate vincere il vostro nemico” (5 ottobre 1956). Il 5 agosto 1951 la Madonna rivela cinque segreti a Caterina, invitandola poi a recarsi sul Monte Croce la domenica successiva, 12 agosto, quand’Ella appare più bella che mai, secondo la testimonianza di Caterina: “Era vestita come le altre volte, la veste color rosa-ciclamino, il mantello blu indaco, la corona in testa, ai piedi aveva dei sandali e nelle mani il Rosario”. Altri due segreti rivelerà nel dicembre 1951 e nel giugno 1952.  Nel corso delle apparizioni successive, ricorrono le richieste di grazie per gli ammalati e la pratica di presentare alla Vergine fiori e coroncine affinché li benedica. Continuano, parallelamente, gli appelli alla preghiera per la conversione dei peccatori: “Oh, miei figli, pregate tanto perché tutti i peccatori si convertano e possano meritare un giorno il Regno della Gloria” (5 novembre 1951) e ancora: “Ricordatevi che io sono la Madre della Misericordia e aspetto, per mezzo della vostra preghiera, la conversione di tutti i peccatori” (5 maggio 1964). Un appello che si lega saldamente all’invito a tornare a Dio, riconciliandosi con Lui, poiché la preghiera per i peccatori costituisce un sommo esercizio di carità che rende graditi agli occhi di Dio e immette in quel mistero che è la Comunione dei Santi: come noi preghiamo per la conversione dei peccatori, così le anime sante del purgatorio possono pregare per la nostra conversione. E’ come se ci fosse un invito – quale già era risuonato a Fatima, con la richiesta fatta ai tre pastorelli di pregare per la conversione dei peccatori – a spalancare l’orizzonte della propria preghiera e della propria intercessione, chiedendo sì le grazie di guarigione fisica per gli ammalati, ma accorgendosi che sono molti di più coloro che hanno profonde ferite del cuore che solo la grazia di Dio, nella carità della preghiera, può lenire. Anima e corpo, dunque, in un legame indissolubile e complementare, come la Madonna stessa ricorda: “recitate il S. Rosario, ed io vi concederò tante belle grazie per la vostra anima e per il vostro corpo” (5 gennaio 1952). Ma sempre più importante è l’anima: “La vostra Mamma del Cielo legge, in questo momento, in tutti i vostri poveri cuori, angosciati da mille preoccupazioni, la maggior parte corporali. Perché non vi preoccupate della parte migliore di voi: l'anima! Pregate, figli cari, e non verrà negato nulla a quelle anime che hanno fiducia e fede” (5 settembre 1958).
Una pioggia di grazie dunque la Madonna è venuta a intercedere dal cuore di Gesù per l’umanità, spinta dal desiderio di guidare gli uomini verso la salvezza offerta da Cristo: “Figlioli cari, camminate sempre nella retta via che conduce al Paradiso. Io vi aiuterò” (5 settembre 1952) e ancora: “voglio la vostra salvezza. Stringetevi a Me, ed Io vi condurrò a Gesù”, (5 agosto 1956); e ancora: “Sappiate, cari figlioli, che vengo su questa terra per la vostra salvezza e per portarvi tutti un giorno con Me in Paradiso” (5 giugno 1958). La Madonna non indica dunque semplicemente la via per riconciliarsi con Dio, ma si pone al fianco di ognuno di noi affinchè possiamo percorrerla, con fiducia e decisione, nella vita di ogni giorno. Ecco che la Vergine si svela come “mediatrice di salvezza”, tutta desiderosa di condurre i propri figli al Suo Divin Figlio Gesù, che esorta ad amare senza riserve: “Fate che la vostra anima sia piena di amore per mio Figlio Gesù” (5 novembre 1952). Maria guida così gli uomini a Gesù, li conduce al suo Cuore Misericordioso, intercedendo frattanto presso suo Figlio affinchè mitighi la sua giustizia anche attraverso la preghiera dei fedeli: “Pregate tanto perché possa trattenere la Mano di Mio Figlio Gesù da castighi.” (5 marzo 1953). Intanto viene edificata la cappella presso Monte Croce e la Madonna non manca di esprimere la sua gioia: “Sono proprio contenta della Cappella. Do una benedizione ai miei figli che mi amano e ai quali voglio tanto bene” (5 giugno 1953), aggiungendo poi: “Benedico coloro che hanno lavorato alla mia cappellina” (5 ottobre 1957).
Oltre alla preghiera per i peccatori, ricorrente è l’invito a fare penitenza e a offrire opere buone per loro, come ricorda Caterina riferendo dell’apparizione del 5 agosto 1953: “La Madonna aveva un cestino vuoto e disse: «Se, prima di arrivare a Mio Figlio Gesù, fosse riempito di opere buone, come sarei contenta! Gesù vi perdona. Confessatevi delle vostre colpe. Il prossimo mese spero di trovarvi migliori. Sono contenta che i miei figli sono venuti qui ad onorarmi ed a pregare. Vi benedico tutti di cuore”. É una immagine davvero significativa: è come se la Vergine ci chiedesse opere buone e sacrifici affinché Lei possa offrirli a Gesù quale intercessione per la conversione dei peccatori. E non manca di ricordarci che affinché tali offerte siano gradite a Dio occorre avere un cuore puro, per cui raccomanda ancora una volta la confessione. La Madonna insiste spesso sul valore delle offerte a Gesù che Lei stessa presenta per conto dei supi figli: “Cari figlioli, vi siete portati ancora vicino a Me in questo giorno e avete deposto ai miei piedi tutte le vostre croci e sofferenze. Come può il mio caro Gesù non ascoltare la voce di tante anime che tanto amano la Mamma Sua? Figlioli cari, dovete sapere che la sofferenza è la scala che porta al Cielo per quelle anime che la sopportano con rassegnazione (5 agosto 1959). La preghiera riparatrice diviene centrale in diversi messaggi della Madonna, nella prospettiva di offrire il mondo intero alla Misericordia Divina: “Figlioli, scendo dal Cielo per condurvi tutti sulla retta via. Figlioli, Gesù ha riposto in Me tutte le Sue grazie e le Sue Misericordie. Pregate! Recitate il S. Rosario, implorate misericordia, misericordia per le nazioni traviate, per tutto il mondo, e per tanti che si dicono cristiani e straziano il Cuore adorato del Mio Gesù. Siate voi anime riparatrici e consolerete il Cuore del Mio Figliolo” (5 ottobre 1961). E’ questa la via per la salvezza del mondo che rischia l’autodistruzione: “Figlioli miei, solo con la preghiera e la penitenza il Mio Gesù riuscirà a salvare l'umanità. Perché oggi tanto male nel mondo? Manca la preghiera e lo spirito di sacrificio!” (5 gennaio 1963). Significativa è l’apparizione del 5 ottobre 1953. Da tempo si sta chiedendo alla Madonna un segno, cioè che faccia un miracolo affinché tutti credano, e già da tempo Lei ha promesso che il miracolo ci sarà, però ci tiene a precisare: “Non sono io che faccio il miracolo. Io lo intercedo a Mio Figlio Gesù.”. Si tratta di una importante precisazione, teologicamente centrata, poichè ripropone Maria come mediatrice di salvezza - “corredentrice”, secondo quando in quegli stessi anni la Madonna andava rivelando a Ida Peerdeman ad Amsterdam – mettendo però in chiaro come Dio e Dio solo sia l’autore della Grazia.  Come ancora sottolinea: “Figlioli, voi sapete che sono la Mediatrice di tutte le grazie. A chiunque ricorre a me con tanta fiducia, nulla sarà negato” (5 marzo 1960). 
Maria stessa non manca di ricordare agli uomini che è Lei che intercede le grazie presso il Figlio e al tempo stesso protegge i suoi figli: “Mio Figlio Gesù non è contento perché al mondo vi sono troppi peccatori e vuol mandare un castigo; ma Io sono Sua Madre, cercherò di trattenerlo. Mettetevi sotto il mio manto e vi proteggerò” (5 febbraio 1954, anno Mariano); e ancora: “Fate tanta penitenza, perché io possa trattenere la mano di Mio Figlio Gesù da tanti castighi” (5 marzo 1955), e ancora. “Figli cari, la mano del mio Gesù diventa sempre più pesante, aiutatemi, miei cari figlioli, con la vostra costante preghiera, affinché la possa ancora trattenere” (5 ottobre 1968). Parole queste che riecheggiano quelle di Caravaggio e quelle di La Salette, solo per citare due casi. Emerge un amore materno che non fa distinzioni tra gli uomini, volendo tutti ricondurre a Gesù: “Chi siete voi? Poveri miserabili vestiti di peccato. Chi sono io? La vostra cara Mamma Celeste che vi ama tanto tanto. Amo i giusti e amo anche quelli che si trovano nell'infelicità e nella colpa. Cari figlioli, mettetevi sotto il mio manto, io vi stringerò al mio cuore e vi condurrò a Gesù” (5 dicembre 1957); e ancora: “Io sono la vostra Mamma piena di tenerezza e di misericordia, specialmente per i figli più lontani da Me. Preghiera e penitenza, preghiera e penitenza!” (5 maggio 1958). Una Mamma celeste che non lascerà mai i suoi figli: “Presto, prestissimo Gesù non mi permetterà più di venire in mezzo a voi in questo giorno, ma anche dal Cielo, sarò la vostra Avvocata nei casi disperati e come Mamma di Gesù, non vi negherò mai il mio aiuto” (5 novembre 1958). Una Madre sempre pronta a proteggerci, a guidarci: “Cari figlioli, se volete trovare un porto sicuro per le tempeste che da ogni parte vi stringono, mettetevi nelle mia braccia. Io sono la vostra guida” (5 gennaio 1959).
Giunge finalmente il tempo del segno. É il 5 maggio 1954. La Madonna sul Monte Croce dice: “Sono scesa dal Cielo per farvi visita e dirvi di fare tanta penitenza. In questo mese dedicato a Me pregate, pregate tanto, che presto vi farò tutti contenti. Ho visto le vostre lacrime e vi consolerò”. Durante l’apparizione il sole assunse la forma della croce. I presenti che assistettero al prodigio celeste si inginocchiarono, mantenendo lo sguardo fisso nel sole. Al termine dell’anno mariano, la Madonna invita i fedeli a far sì che la devozione e l’amore nei confronti della Mamma del Cielo non vengano meno: “Sono contenta che avete fatto penitenza venendo su questo Monte. Siamo al termine del mio anno mariano. Amatemi come mi avete amata quest'anno. Sono molto contenta di voi” (5 dicembre 1954). Il vescovo giunge intanto a proibire a Caterina di salire a Monte Croce. L’apparizione del 5 agosto 1955 ha così luogo ad Albenga, in conseguenza della obbedienza di Caterina alla autorità ecclesiastica che la Madonna dimostra di gradire: “Come mai ti trovi qui?” chiede a Caterina; e quella: “Mi trovo qui per ordine del Vescovo e ho voluto obbedire alla Chiesa. Mi è costato sacrificio, ma l'ho fatto volentieri per farti contenta”. La Madonna le risponde risposto: “Hai fatto bene. Sono contenta e Gesù ne terrà conto. Pregate, pregate, pregate tanto, figlioli, che ci sono ancora tante anime da avvicinare al mio Cuore e state tranquilli che presto vi farò contenti. Benedico voi e quelli che sono rimasti lassù” (cioè al Monte Croce, perchè l'apparizione avvenne ad Albenga).
Il richiamo alla preghiera incessante, secondo l’invito evangelico a pregare senza stancarsi mai, è ricorrente anche nelle apparizioni della Madonna di Monte Croce: “Sappiate che tutto quello che domandate, nella preghiera, l'otterrete”. (5 luglio 1956); e ancora: “Voi sapete che senza la preghiera non potete ottenere nulla” (5 giugno 1957); e ancora: “Sappiate, figli, che il mio Cuore non ha mai misurato l'amore, sia con le anime buone, che verso i peccatori. Non stancatevi dunque, di pregare anche per essi, perché non vadano perduti” (5 dicembre 1966). Una preghiera che deve levarsi dal cuore di ogni fedele per raggiungere quello di Gesù: “Pregate tanto per consolare Gesù afflitto da tante ingiurie che riceve continuamente e affinché tenga la Sua mano su tutto il mondo” (5 novembre 1957).  Una preghiera fiduciosa: “sappiate che l'onnipotenza del mio Gesù è limitata dalla vostra confidenza, e chissà quante volte voi avreste potuto ottenere maggiori grazie se aveste pregato con maggior fiducia” (5 febbraio 1962). Una preghiera che deve nascere dal cuore: “la vera conquista consiste nel possedere la gioia del cuore, ossia Gesù. Figlioli cari, pregate, ma veramente, con fervore, oggi stesso, perché domani potrebbe essere troppo tardi” (5 settembre 1966). Nella apparizione del 5 ottobre 1965, troviamo parole che mi paiono di particolare attualità in questo momento in cui la Chiesa è sottoposta a una particolare persecuzione e ostilità: “Si estingua l'odio verso la S. Chiesa e nelle nazioni ritorni la pace. Ma perché ciò avvenga è necessario che voi usiate, specialmente in questo mese, la Corona del S. Rosario. Solo con questa arma salverete l'umanità”. Che queste parole, cari amici, possano essere un invito quanto mai attuale anche per noi, oggi, affinchè preghiamo nstancabilmente il Santo Rosario per la Chiesa e il santo Padre.
Nel proseguo delle apparizioni ritornano i richiami ai punti essenziali fin qui sottolineati – la preghiera, la riconciliazione con Dio, l’offerta per i peccatori – e l’invito a non demordere nella battaglia spirituale di ogni giorno: “Su questa terra sarà una continua lotta, ma prometto una gioia in Cielo per chi avrà corrisposto ai miei desideri” (5 gennaio 1970). La chiusura delle apparizioni, il 5 ottobre 1971, pare essere il miglio sunto dei messaggi consegnati a Caterina nel corso di 22 anni di apparizioni continuative: "Figlioli cari, questa è l'ultima volta che il mio Gesù mi permette di venire in mezzo a voi. Verrò ancora una volta per te, ma la data ti rimane sconosciuta. Figlioli, conoscerete molto presto la verità delle mie manifestazioni, perché io farò luce su di esse. La vostra fede non sarà stata vana. Figlioli, sul Monte Croce potrete trovare la luce e la forza, ed Io, in quel luogo, concederò copiose grazie. Figlioli, vi lascio il comandamento dell'amore: amatevi gli uni gli altri come il mio Gesù e la Mamma Vostra amano voi e avrete quello che il vostro cuore desidera. La mia benedizione si estende su ognuno di voi”. Facendo nostro l’invito a vivere ogni giorno il comandamento dell’amore secondo l’insegnamento evangelico, affidiamo alla Divina Misericordia tutti coloro che si affidano alle nostre intenzioni, in modo particolare pregando per i peccatori e le anime del Purgatorio:

Preghiera a Maria Santissima Madre della Riconciliazione e della Pace

Ti ringrazio, Maria,
mia santissima Mamma del Cielo.
Sono felice.
Ho sperimentato la misericordia di Gesù nel sacramento della Riconciliazione.
Ho trovato la pace dello spirito e la gioia di vivere.
Non cammino più nelle tenebre,
Perchè una grande luce si è accesa nel mio cuore:
La luce del tuo Divin Figlio.
Grazie, Mamma del Cielo.
Amen.


Autore:
Diego Manetti


Fonte:
www.lanuovabq.it


Note:
Testi di riferimento: 22 anni di incontri con la Madonna e Le apparizioni della Vergine a Balestrino (Casa Editrice Di Vincenzo – Via Rivoli 8/b – 16128 Genova, Fax.: 010 532377; Tel.: 010 581606 - 010 590880)

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Aggiunto/modificato il 2015-06-09

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