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> Home > Sezione Venerabili > Venerabile Francesco Saverio Toppi (Francesco Saverio da Brusciano) Condividi su Facebook Twitter

Venerabile Francesco Saverio Toppi (Francesco Saverio da Brusciano) Vescovo cappuccino

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Brusciano, Napoli, 26 giugno 1925 - Nola, Napoli, 7 aprile 2007

Nato a Brusciano (NA) il 26 giugno 1925, Vincenzo (questo il suo nome di battesimo) Toppi, a quindici anni, divenne novizio cappuccino con il nome di fra Francesco Saverio. Dopo il periodo di formazione, il 7 luglio 1946, emise la solenne professione religiosa e il 29 giugno 1948 fu ordinato sacerdote. Nel 1959, appena trentaquattrenne, padre Francesco Saverio fu eletto Ministro Provinciale dei Cappuccini di Napoli, ruolo che ricoprì anche nel ’62 e nel ’65. Nel suo ministero di guida dei frati si affidò totalmente allo Spirito Santo. Da autentico figlio di San Francesco d’Assisi, il suo programma per la Provincia religiosa era incentrato sul primato della vita interiore attraverso la preghiera, la mortificazione e l’osservanza della Regola. Nel 1971 fu nominato Provinciale dei Cappuccini di Palermo e restò in carica fino al 1976, quando fu eletto Definitore Generale dell’Ordine. Nell’agosto 1983 fu nominato Superiore della comunità cappuccina e Maestro dei chierici a Nola. San Giovanni Paolo II, il 13 ottobre 1990, lo nominò Arcivescovo Prelato di Pompei e Delegato Pontificio del Santuario fondato dal Beato Bartolo Longo. Il 7 dicembre 1990, a Pompei, con l’Ordinazione Episcopale ebbe inizio il servizio pastorale nella città mariana, che durò fino al 7 aprile 2001. Furono anni intensi di preghiera e predicazione nei quali Monsignor Toppi fu buon Pastore per i pompeiani e per i pellegrini che ebbero occasione di ascoltare la sua parola calda e dallo stile autenticamente francescano. In data 20 gennaio 2022 Papa Francesco l'ha dichiarato Venerabile.



Mons. Francesco Saverio Toppi è stato Vescovo Prelato di Pompei e ha irradiato la gioia dell'esser cristiani fino all'ultimo giorno della sua esistenza. La sua persona, il suo sorriso sempre accogliente, la fedeltà al Cristo crocifisso e risorto, il suo amore totale e incondizionato per Maria e per la Chiesa e per i poveri furono, costantemente, il centro della sua umanità e della sua vocazione sacerdotale. Ed infatti, Mons. Toppi, fin dalla tenerissima età, sente radicarsi il desiderio di una donazione totale al Signore Gesù Cristo.
Nato in un borgo rurale, Brusciano, in provincia di Napoli, il 26 giugno 1925, in una famiglia di tradizione contadina, sana e robusta nella fede, vive la sua infanzia con una tale vivacità da esser sì amato, dai fratelli e dalle sorelle, ma generando anche preoccupazione per le monellerie che da piccolo riesce ad 'organizzare'. L'esuberanza del carattere e la vivace intelligenza, nella piccola età, diventano come mine vaganti nell'ordinato mondo degli adulti. Brillante nei risultati scolastici, esprime, durante la preparazione per la prima comunione, la 'decisione' di farsi 'monaco'.
Di una decisione, infatti, si tratta anche se i famigliari, che lo conoscono come imprevedibile, a causa delle continue marachelle, non vi danno alcun peso: "Vincenzo monaco?" non è possibile!
Invece il 19 ottobre del 1936 è accolto nel seminario serafico di Sant'Agnello di Sorrento e, nel 1940, termina gli studi ginnasiali nel seminario vescovile di Pozzuoli. Continua i suoi studi liceali tra Avellino e Nola dove, tra il 1944 e il 1948 completa gli studi teologici. Entra nel noviziato cappuccino nel 1940 e a Nola, nel 1947, il 7 luglio, fa professione perpetua dei suoi voti.
Lo studio prima e l'insegnamento poi, lo vedono prima a Roma Gregoriana, dove si laurea in Storia Ecclesiastica; successivamente a Napoli dove insegna, nel convento di Sant'Efremo Vecchio, Storia Ecclesiastica. La sua umanità, che già da bambino lo faceva amare da tutti è come maturata meravigliosamente incanalando le esuberanze infantili nel solco della fede e della cultura.
Colto, intellettuale raffinato, si diploma in Biblioteconomia e in Archivistica. Ricopre cariche di grande peso e responsabilità che accetta in uno stile di pura obbedienza e a cui si impegna con grande umiltà. Innamorato di Cristo, strada maestra per la conoscenza del Mistero trinitario, fa di Lui il centro ed ilı riferimento di ogni pensiero, parola ed azione.
Celebrare il Mistero eucaristico sarà per lui, fino all'ultimo giorno, il dono meraviglioso e terribile posto nelle mani del sacerdote. E' così preso dal Mistero che si perde nella contemplazione a tal punto da far durare, un po' troppo a lungo, la celebrazione eucaristica. Invitato a ridurre il tempo, obbedirà vivendo la rinuncia come una correzione verso il proprio egoismo.
Provinciale a Palermo, in un momento di grossa crisi per la Provincia palermitana, rischiando la vita, riuscirà con la preghiera, la dolcezza e l'umiltà, a ricondurre la comunità cappuccina nell'unità e nella concordia. Tornerà nel silenzio dell'anonimato, frate tra i frati, senza mai perdere il sorriso da cui traspare la luminosità e profondità del suo spirito e dell'attenzione a tutti coloro che incontra sul cammino.
E' il 13 ottobre 1990 quando riceve l'ordinazione episcopale dal Cardinale di Napoli Michele Giordano che lo fa Vescovo Prelato di Pompei. La gioia di trovarsi in un Santuario mariano e il giusto timore per l'incarico ricevuto, lo accompagna alla meta. Si presenta all'appuntamento dell'Ordinazione Episcopale privo di ogni segno, interiore ed esteriore, di qualsiasi ricchezza.
La povertà, in cui conduce la sua vita, viene onorata anche dal Vescovo Toppi.
Nel 2000, in conformità al canone 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico, rinuncia al governo della Prelatura di Pompei.
Leggendo i suoi scritti ed ascoltando coloro che lo hanno conosciuto si ricava la testimonianza, pressoché unanime, di un uomo ricolmo di Spirito Santo. Si comprende che ha trascorso l'esistenza nell'impegno di far spazio nel suo cuore al Signore, per imparare a guardare la realtà con gli occhi di Dio.
Il suo Dies Natalis è il 7 aprile del 2007.


Fonte:
www.monstoppi.it

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Aggiunto/modificato il 2022-01-22

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