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San Shio Asceta

9 maggio

VI sec.

Monaco, asceta e discepolo di san Giovanni Zedazeni.



San Shio era uno dei dodici discepoli di San Giovanni Zedazeni, vissuto nel secolo VI.
Questi dodici apostoli, erano degli asceti siriani, considerati i fondatori del monachesimo georgiano, che arrivarono in Georgia dalla Cappadocia a metà del sesto secolo. I santi Tredici Padri Cappadociani erano in realtà degli asceti georgiani, che ricevettero la loro istruzione spirituale presso la rinomata scuola o Lavra di San Simeone lo Stilita e in altri monasteri della Siria e della Mesopotamia. I Tredici Padri, tra cui San Shio, compirono il loro cammino spirituale alla scuola di San Simeone con l'intenzione di tornare nella loro terra natale per aiutare gli uomini verso la loro eventuale conversione cristiana.
San Shio è nato nell’Antiochia siriana, da genitori cristiani. Ricevette una buona educazione e fin da giovane studiò la Sacra Scrittura. Dopo aver sentito predicare l’asceta Giovanni, in gran segreto lasciò la sua casa per diventarne suo discepolo.
Ma l’asceta Giovanni, fece tornare a casa il giovane Shio predicendoli che in futuro sarebbe divenuto uno dei suoi monaci.
Trascorsi alcuni anni Shio, dopo aver distribuito ai poveri la sua eredità, poté coronare il suo desiderio e ricevette la tonsura monastica, proprio da san Giovanni.
Vent’anni dopo, Shio partì per la Georgia pe andare a predicare la parola di Dio, insieme ad altri dodici discepoli scelti da san Giovanni.
Con la benedizione del suo maestro e quella del cattolico Eulabius, Shio si stabilì in una grotta ad ovest della città Mtskhet, e divenne un’asceta ed eremita a cui furono concesse delle visioni miracolose.
La fama dell’asceta Shio divenne nota tra la popolazione, tanto che sul luogo della grotta fondò un proprio monastero per ospitare i suoi discepoli e costruì la chiesa dedicata alla Santissima Trinità. Alcuni anni dopo nelle vicinanze furono costruite altre due chiese, una in onore della Madre di Dio e una per san Giovanni II il Precursore, che vennero consacrate dal cattolico Macario (Macarius).
Con l’aumento dei suoi monaci, Shio ad alcuni di loro diede con la propria benedizione il permesso di fondare un nuovo monastero a Mgvim.
San Shio è ricordato per essere l’autore di ben 160 precetti per i suoi monaci.  La notte prima di morire, Shio prese parte ai “Misteri santi” e impartì un’ultima istruzione salvifica ai suoi monaci. Si ritiene sia morto il 9 maggio di un anno imprecisato.
Il suo corpo venne sepolto nel monastero da lui fondato.
San Shio è festeggiato e commemorato il 9 maggio, ma il suo nome compare anche nella festa del 7 maggio con Giovanni di Zedazeni e dei suoi dodici discepoli. In alcuni testi è ricordato nel giorno 9 febbraio.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2019-09-20

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