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Beato Emanuele Vázquez Alfalla Sacerdote e martire

25 luglio

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Motril, Spagna, 14 luglio 1863 - 25 luglio 1936

Manuel Vázquez Alfalla nacque il 14 luglio 1863 a Motril. Studiò presso il Seminario di San Cecilio a Granada e compì in cinque anni il corso di studi che ne prevedeva sei. Ricevette l’ordinazione sacerdotale il 17 dicembre 1892. Fu beneficiario della Chiesa Maggiore dell’Incarnazione di Motril, coadiutore di Salobreña e parroco di Lobres. Intelligente e laborioso, dotato di spirito imprenditoriale, avviò varie iniziative a favore del popolo motrileno. Dal 1907 al 1922 fu missionario in Argentina, precisamente a Buenos Aires; tornò in Spagna in età già avanzata. Il 25 luglio 1936, nel pieno della guerra civile spagnola e della conseguente persecuzione religiosa, anche le chiese di Motril vennero date alle fiamme e cinque religiosi agostiniani recolletti vennero fucilati (vennero beatificati, con altri due confratelli uccisi pochi giorni dopo e un sacerdote diocesano, nel 1999). Anche don Manuel venne assassinato mentre, in abiti secolari, usciva dalla casa del sacrestano, dov’era stato ospitato. Fu incluso in un gruppo di sedici martiri della diocesi di Granada, beatificati nella cattedrale di Santa Maria dell’Incarnazione del Signore il 26 febbraio 2022, sotto il pontificato di papa Francesco. Le sue spoglie vennero seppellite in una fossa comune nel cimitero di Motril.



Manuel Vázquez Alfalla nacque il 14 luglio 1863 a Motril. Studiò presso il Seminario di San Cecilio a Granada, risiedendo al Collegio di San Ferdinando. Entrato in Seminario nel 1887, ventunenne, seguì solo i sei anni di Teologia, con ottimi voti. Ricevette l’ordinazione sacerdotale il 17 dicembre 1892, a ventinove anni.
Fu beneficiario della Chiesa Maggiore dell’Incarnazione di Motril, dove peraltro era stato battezzato, poi coadiutore di Salobreña e parroco di Lobres. Era un uomo intelligente e laborioso; dotato di spirito imprenditoriale, avviò varie iniziative a favore del popolo motrileno.
Spicca la sua intensa opera caritativa e sociale, anche a favore della Croce Rossa Spagnola, di cui fu vicepresidente per il distretto di Motril; ricevette la medaglia d’oro della Croce Rossa nel 1897, per il lavoro svolto nel salvataggio dei naufraghi, nonché fra i rimpatriati spagnoli delle guerre di Cuba e delle Filippine.
Nel 1907 si recò in Argentina e servì la parrocchia dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires fino al 1922. Tornato a Motril fu un beneficiario della Chiesa Maggiore fino alla sua morte.
Il 25 luglio 1936 fu un giorno di sangue a Motril. La chiesa dell’Incarnazione e altri templi furono profanati, mentre cinque religiosi agostiniani recolletti furono prelevati a forza dal loro convento, trascinati per le strade e uccisi in un giardino.
Don Manuel si rifugiò in casa del sacrestano della chiesa dell’Incarnazione, ma decise di uscire per andare a celebrare la Messa di san Giacomo il Maggiore. Quando però vide che un gruppo di miliziani aveva fatto irruzione nella chiesa per saccheggiarla e profanarla, pensò di nascondersi in casa propria.
Quando era a pochi passi dall’abitazione, in via Cañas, fu riconosciuto benché indossasse abiti secolari: i miliziani gli spararono subito, lasciando a terra il suo cadavere e sottoponendolo a oltraggi. I suoi resti vennero poi recuperati e seppelliti in una fossa comune nel cimitero di Motril.
Il giorno dopo, il 26 luglio, vennero fucilati anche un altro agostiniano recolletto, padre Vicente Pinilla, e don Manuel Martín Sierra, parroco della Divina Pastora. Il 15 agosto fu il turno di padre Vicente Soler, anche lui agostiniano recolletto.
Quando quest’ultimo venne a sapere dell’uccisione di don Manuel Vázquez Alfalla, esclamò: «Il martirio di questo sacerdote sarà il seme delle vocazioni sacerdotali e religiose, che fioriranno in gran numero in questa città di Motril». Di fatto, oltre alle vocazioni femminili alla vita consacrata attiva e contemplativa, tra il 1937 e il 2007 ci furono tredici sacerdoti diocesani nativi di Motril, dodici sacerdoti religiosi e due religiosi professi non sacerdoti.
In occasione della beatificazione dei sette agostiniani recolletti e di don Manuel Martin Serra, avvenuta il 7 marzo 1999, ci si chiese se non fosse possibile cercare di dimostrare anche il martirio di don Manuel Vázquez Alfalla.
Venne quindi incluso in una causa che comprendeva altri tredici sacerdoti e due giovani laici (uno dei quali seminarista), tutti della diocesi di Granada, uccisi nel corso della persecuzione della guerra civile spagnola. La loro beatificazione si svolse nella cattedrale di Santa Maria dell’Incarnazione a Granada il 26 febbraio 2022, sotto il pontificato di papa Francesco.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2022-02-25

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