Nel 1675 dalla parrocchia di Iera (MS) fu richiesta la ricognizione vescovile delle reliquie dei santi martiri Fidenzio, Probo, Flora e Perpetua contenute in una scatola di legno ricoperta di carta caolorata e recante i sigilli del cardinale vicario Gaspare di Carpegna. Ad esse si agiunsero in seguito quelle dei santi Celestino, Reparato, Costanza e Canidia e la festa fu fissata al terzo giorno di Pentecoste. Non si tratta di interi corpi e non conosciamo i donatori e i vari passaggi, tuttavia un particolare depone a favore della loro appartenenza alla categoria “corpi santi”: l’autentica dice, infatti, che provenivano dal cimitero di san Callisto, uno dei cimiteri sotterranei di Roma che nel Seicento si andavano scoprendo e frequentando sempre più per ricavarne le preziose reliquie.
Autore: Don Emanuele Borserini
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