San Vimara (Bimarasio o Bimarano) è stato un vescovo della diocesi di Tuy (oggi Tuy-Vigo) vissuto nel IX e X sec. Nella cronotassi dei vescovi San Vimara resse la diocesi dal 936 al 948, dopo Oveco (o Eneco) e prima di Baltario.
Anche se la Biblioteca Sanctorum porta per primo il nome di Bimarasio, la diocesi di Tuy lo chiama Vimara.
La diocesi di Tuy fu eretta nel VI secolo la tradizione colloca due vescovi, sant'Epitacio e sant'Evasio di cui non si hanno riscontri storici, nella seconda metà del Primo secolo. La tradizione ribadisce che la storia della Diocesi inizia con l'episcopato di Sant’Epitacio ma non ci sono documenti per stabilire la successione dei successivi vescovi e i loro nomi fino alla fine del VI secolo.
Originariamente, la sede era suffraganea dell’arcidiocesi di Braga, e con la conquista dei musulmani i vescovi risiedettero a Iria Flavia. Dal 1024 la diocesi di Tuy fu unita a quella di Ira Flavia.
La tradizione vuole che fosse un religioso della regione di Leon, probabilmente monaco e abate del monastero di Santa Maria di Mezonzo, nella diocesi di Compostela.
Il nome di Vimara, secondo Flórez, è menzionato per la prima volta in un documento del 937, dove firmò come Vimara Tudensis Eps ed era il nipote di Sant’Ermogio.
Inoltre, nel 941 e nel 942 troviamo il suo nome insieme a quello di altri vescovi.
San Vimara avrebbe rinunciato alla carica di vescovo intorno all’anno 948, per ritirarsi nel monastero di San Stefano de Ribas del Sil, dove sono conservate le sue reliquie con quelle di altri otto santi vescovi.
Non esiste traccia di culto verso questo santo vescovo.
Autore: Mauro Bonato
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