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Beato Corrado da Spoleto Francescano

22 ottobre

† 1310


Il beato Corrado da Spoleto è un francescano vissuto tra i secoli XIII e XIV.
Le fonti francescane ricordano che visse nel convento di Sarnano in provincia di Macerata ed è uno dei pochi frati che ottennero dal Pontefice Celestino V, la possibilità di ritirarsi in un luogo separato e di “non obbedienza” al ministro generale dei francescani per poter vivere, in maniera rigorosa la regola di San Francesco nella più totale e completa povertà.
Il beato Corrado, con il beato Corrado da Offida, beato Pietro da Montecchio, beato Iacopone, e beato Tommaso, dal 1290 fa parte di quel gruppo di francescani conosciuti sotto il nome di Poveri Eremiti Celestini, che erano sotto la protezione del cardinale Napoleone Orsini, uomo liberarle, benigno e promotore delle cause pie.
I “Pauperes eremite domini Celestini” ottennero di vivere osservando la Regola ed il Testamento di s. Francesco “simpliciter et sine glossa”, non si potevano definire frati minori e nemmeno potevano essere ritenuti alla stregua di una congregazione di monaci Benedettini, non avendone preso la Regola.
Dopo la morte di Celestino V ci fu chi si batté affinché i suoi compagni potessero continuare a servire il Signore, “secundum propositum s. Francisci”, vivendo in luoghi solitari sotto la protezione dei vescovi.
Lodovico Iacobelli nel suo testo del 1652 “Vita de santi e beati dell’Umbria”, ci racconta della morte del beato Corrado: “Dopo aver sopportato moltissime tribolazioni e molestie per la puntuale osservanza della regola del Padre Francesco, dimorando nel convento si San liberato nella Marca d’Ancona, nelle vicinanze di Sarnana, in esso morì santamente, come santamente era vissuto il dì 22 ottobre 1310 e fu sepolto appresso il suo diletto compagno beato F. Liberato”.
Nei martirologi francescani è festeggiato e ricordato nel giorno 22 ottobre.
Solo nel martirologio di Arturo da Mostier viene commemorato, per il suo zelo e la sua santità, con i beati Corrado da Offida e Pietro da Monticelli nel giorno della sua traslazione, il 19 maggio.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2022-03-29

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