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San Baudelio di Nimes Martire

20 maggio

Secondo una passio del sec. IX, Baudelio sarebbe stato ucciso in una foresta nei dintorni di Nimes, dove si era recato per condurre vita eremitica. La sua tomba, secondo san Gregorio di Tours, attirava già numerosi pellegrini nel 509. Un lauro taumaturgico, che era cresciuto affondando le radici nel sarcofago, avrebbe operato numerosi miracoli. La festa di Baudelio è fissata al 20 maggio nel Martirologio Geronimiano; è commemorato, inoltre, nei Propri di Nimes e di Orléans. Le sue reliquie, ricordate ancora nel sec. XIV, sono scomparse. Il culto di Baudelio fu molto esteso: oltre che nelle due città ricordate, se ne trovano tracce nelle città spagnole di Morera, Zahara e Oviedo, nel calendario di Cordova del 961 e in tutti i calendari mozarabici. Si propagò anche in Oriente ad opera di alcuni mercanti siriaci.

Martirologio Romano: A Nīmes nella Gallia narbonense, ora in Francia, san Baudelio martire.


La principale fonte su San Baudelio è una Passio risalente al IX secolo. Questo testo narra che Baudelio, desideroso di dedicarsi alla vita eremitica, si ritirò in una foresta nei dintorni di Nîmes. Qui, la sua fede incrollabile e la sua predicazione lo resero bersaglio di persecuzioni, culminando nel suo martirio. La data esatta del martirio rimane incerta, stimata tra il III e il IV secolo.
Un elemento chiave della Passio è il racconto del lauro taumaturgico. Secondo la leggenda, un albero di alloro crebbe miracolosamente sulla tomba del santo, le cui foglie e i cui frutti possedevano proprietà curative. Questo prodigio attirò presto numerosi pellegrini al suo sepolcro, già venerato da San Gregorio di Tours nel VI secolo.
La devozione a San Baudelio si diffuse ampiamente, oltrepassando i confini di Nîmes. Il suo culto era particolarmente radicato in Spagna, come testimoniano le tracce ritrovate in città come Morera, Zahara e Oviedo. La sua memoria era inoltre presente nel calendario di Cordova del 961 e in tutti i calendari mozarabici. La fama del santo varcò persino i confini europei, raggiungendo l'Oriente grazie all'opera di mercanti siriani.
Purtroppo, le reliquie di San Baudelio, venerate ancora nel XIV secolo, andarono disperse.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-04-08

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