m. 962
Martirologio Romano: Presso Gemboux nel territorio di Liegi in Lotaringia, nell’odierno Belgio, deposizione di san Guiberto, monaco, che, abbandonata la vita militare e abbracciata la disciplina della vita monastica, costruì un cenobio su un fondo di sua proprietà, ritirandosi poi nel monastero di Gorze in Lotaringia.
|
Le fonti, assai numerose, relative a s. Guiberto, sono piuttosto tardive; segnaliamo una Laudario, dovuta a Erlui-no, abate di Gembloux (MGH, Script., Vili, pp. 15-16), una Elevatio (1106; ibid., pp. 516-18), dei Miracula (ibid., pp. 518-23) e soprattutto una Vita, scritta da Sigeberto di Gembloux (senza dubbio tra il 1071 e il 1075: ibid., pp. 507-16), che, accanto a qualche raro dato tolto dalla tradizione orale in vigore nell'abbazia, forniscono soprattutto delle varianti di stile su considerazioni ascetiche, intramezzate da numerose citazioni della Sacra Scrittura. Nato senza dubbio alla fine del sec. IX da una famiglia della regione di Namur, Guiberto avrebbe prima esercitato il mestiere delle armi, decidendosi poi a rinunziare ai beni terreni; verso il 936 donò la sua terra di Gembloux a Dio per costruirvi un monastero, che affidò ai monaci dell'abbazia di Gorze. Lasciata la carica di abate ad Erluino, si ritirò a Gorze dove morì, dopo aver promesso — si afferma a Gembloux — che il suo corpo sarebbe appartenuto a questa abbazia. Elevate nel 1110, le sue reliquie furono messe in una cassa dall'abate Ancardo nel 1550 e se ne fecero ricognizioni nel 1623 e 1871. Festa il 23 maggio.
Autore: Albert D'Haenens
Fonte:
|
|
|
|