Home . Per Nome . Per Data . Patronati . Diz.Nomi . Ricerca . Ultimi . Più visitati



Newsletter
Per ricevere i Santi di oggi
inserisci la tua mail:


E-Mail: [email protected]


> Home > Sezione Testimoni > Don Andrėj Cikota Condividi su Facebook

Don Andrėj Cikota Sacerdote

Festa: Testimoni

Švenčionys, Lituania, 5 dicembre 1891 – Tajšet, Russia, 13 febbraio 1952

Andrėj Cikota nacque nel distretto di Švenčionys nel Governatorato di Vil'na nell'Impero russo oggi in Lituania; frequentò il seminario a Vilnius e l'Accademia teologica cattolica imperiale romana di San Pietroburgo e nel 1914 viene ordinato presbitero destinato alla parrocchia di Maladzečna. Successivamente insegna al seminario di Minsk. Nel 1920 entra nella Congregazione dei chierici mariani. In seguito viene mandato negli Stati Uniti per raccogliere i fondi necessari alla costruzione di un monastero. Nel 1933 è nominato generale del suo ordine. Come generale dell'ordine il 21 febbraio 1937 si reca a Harbin, in Manciuria, a visitare la comunità dei marianisti. Con la sua presenza la comunità fiorisce e si apre il noviziato per gli aspiranti al sacerdozio della Chiesa greco-cattolica russa. Nel 1939 viene arrestato l'archimandrita Fabijan Abrantovič, amministratore del Esarcato apostolico di Harbin. Nello stesso anno, al suo posto Papa Pio XII nomina padre Andrėj. Nuovo esarca riesce a creare un'atmosfera di simpatia con la colonia di russi ortodossi emigrati in Cina. Il collegio fondato dai padri marianisti apre le porte ai figli dei russi e nel medesimo tempo diventa un centro d'incontro per tutta la colonia russa. Il 22 dicembre 1948 alle 18,00 la polizia comunista cinese circonda il monastero dei marinisti e arresta tutti i sacerdoti ed alcuni insegnanti. Le scuole vengono chiuse e il 25 dicembre l'archimandrita Andrėj e altri quattro sacerdoti vengono portati al confine cinese-sovietico e consegnati al NKVD. Il 27 dicembre gli arrestati si trovano a Čita. Il 28 settembre 1949 è condannato a 25 anni di gulag. Muore nell'infermeria del lager nei pressi di Tajšet il 13 febbraio 1952 all'età di 60 anni.



Padre Andrej nasce il 5 dicembre 1891 nel villaggio Tupolicina. Frequenta il seminario a Vilensk e l’Accademia teologica a Pietroburgo. Nel 1914 è ordinato sacerdote e destinato alla parrocchia di Molodecno. In seguito insegna nel seminario di Minsk. Nel 1920 entra nell’ordine dei marianisti. In seguito viene mandato negli Stati Uniti per raccogliere mezzi necessari alla costruzione del monastero. Nel 1933 è nominato generale del suo ordine. Come generale dell’ordine il 21 febbraio 1937 si reca a Charbin in Cina a visitare la comunità dei marianisti. Con la sua presenza fiorisce la comunità e si apre il noviziato per gli aspiranti al sacerdozio di rito bizantino. Nel 1938 a Charbin viene arrestato l’archimandrita Fabian Abrantovic, amministratore apostolico per i cattolici di rito bizantino. Nel 1939 al suo posto il Papa Pio XII nomina padre Andrej. L’archimandrita Andrej passa al rito bizantino e riesce a creare un’atmosfera di simpatia con la colonia di russi ortodossi emigrati in Cina. Il collegio fondato dai padri marianisti apre le porte ai figli dei russi e nel medesimo tempo diventa un centro d’incontro per tutta la colonia russa.
Il 22 dicembre 1948 alle ore 18 la polizia comunista cinese circonda il monastero dei marinisti ed arresta tutti i sacerdoti ed alcuni insegnanti. Le scuole vengono chiuse e sequestrate e il 25 dicembre l’archimandrita Andrej ed altri quattro sacerdoti vengono portati al confine cinese-sovietico e consegnati alla polizia comunista. Il 27 dicembre gli arrestati si trovano in un lager. Qui vengono torturati. Uno dei sacerdoti non resiste alla tortura e rinnega Dio e la Chiesa. Il giudice per indurre anche l’archimandrita a rinnegare la fede lo fa incontrare con il sacerdote apostata. Alla professione di ateismo di quest’ultimo padre Andrej si limita a dire: “Fratello, che stai dicendo? Ravvediti”. La risposta del sacerdote: “Credo in un solo Dio …” Il sacerdote “guarito” considererà questo incontro “il miracolo” della sua guarigione. In seguito nessuna tortura e nessun lager potranno indebolire la sua fede.
L’inchiesta si protrae fino al maggio 1949. Chi ha potuto incontrarlo in questo periodo assicura che padre Andrej era fisicamente deformato dalle torture subite. Il capo d’accusa contro di lui: “aver organizzato un gruppo terroristico che aveva come base il liceo di Charbin, di aver svolto propaganda contro il governo sovietico e aver fatto spionaggio a favore del Vaticano.
Il 28 settembre 1948 Padre Andrej è condannato a 25 anni di lager. Spesso cambia luogo di detenzione. Inizialmente è a Tajset, nel gennaio 1950 a Cuksa, nell’aprile 1951 nel lager Novo – Cunka (Irkusk, Siberia), nel giugno 1951 è di nuovo a Tajset. In ogni luogo padre Andrej non cessa di sentirsi mandato da Cristo per annunciare il Vangelo. Non sono poche le persone che si convertono dall’ateismo e che lui stesso battezza. Durante la detenzione frequentemente è colpito da gravi malattie , in particolare da piaghe alle gambe.
L’NKGB propone all’archimandrita Andrea di passare all’ortodossia promettendogli che sarebbe stato nominato metropolita di Minsk. Dopo aver categoricamente rifiutato, viene privato di ogni assistenza medica. Testimoni oculari assicurano che padre Cikoto morì fra inaudite sofferenze: le piaghe delle gambe si erano diffuse a tutto il corpo. Ma ogni sofferenza veniva sopportata con grande spirito di fede.
In queste condizioni l’archimandrita Andrej Cikoto muore nel lager Ozerlag (nei pressi di Tajshet) il 13 febbraio 1952.


Autore:
Padre Romano Scalfi


Fonte:
www.culturacattolica.it

______________________________
Aggiunto/modificato il 2025-10-11

___________________________________________
Translate this page (italian > english) with Google

Album Immagini


Home . Per Nome . Per Data . Patronati . Diz.Nomi . Ricerca . Ultimi . Più visitati