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Padre William Banda

Festa: Testimoni

Lusaka, Zambia, 31 maggio 1986 - Tzaneen, Sudafrica, 13 marzo 2024

Nato il 31 maggio 1986 a Lusaka, in Zambia, è stato battezzato e ha fatto la sua Prima Comunione e Cresima presso la parrocchia di San Pietro a Garden Township di Lusaka, dove i sacerdoti della Società di San Patrizio per le Missioni Estere (Saint Patrick’s Missionary Society) hanno svolto il loro ministero. Primogenito di sette figli con tre fratelli (Vincent, Gabriel e Yamikani) e tre sorelle (Monica, Theresa e Loviness, fin da bambino William ha partecipato intensamente alle attività della parrocchia unendosi al gruppo dei chierichetti. Ha aiutato molto i sacerdoti nel loro lavoro. Dopo aver completato la scuola primaria e secondaria, ha fatto domanda per entrare nella St Patrick’s Missionary Society. Iniziò il percorso formativo presso la casa di formazione a Foxdale, a Lusaka, nel 2006. Continuò gli studi presso la casa di formazione della società Kwa Patrick in Sudafrica e studiò filosofia presso il St Joseph’s Theological Institute, a Cedara. Intraprese poi il suo primo incarico missionario nella diocesi di Tzaneen, in Sudafrica. Fu coinvolto nel lavoro con i giovani, nella visita ai malati e in tutti gli aspetti della vita parrocchiale. Nel 2012 si è trasferito in Kenya per proseguire gli studi teologici al Tangaza College di Nairobi, vivendo nella comunità di formazione di Lang’ata. Nel 2015 è stato ordinato diacono a Nairobi. Poi l’ordinazione sacerdote presso la Cattedrale del Bambino Gesù a Lusaka, in Zambia, dall’arcivescovo emerito George Telesphore Mpundu, il 28 maggio 2016. In seguito è stato incaricato di lavorare in Sudafrica, nella Diocesi di Tzaneen. Dal 2016 e fino alla sua morte William ha svolto il suo ministero con umiltà orante, diligenza, saggezza e coraggio, da tutti descritto come un prete amorevole, accessibile e amichevole. Secondo le testimonianze raccolte, intorno alle 7.45 del mattino del 13 marzo, padre Banda stava guidando la preghiera che precede la messa delle 8 nella Cattedrale di Tzaneen. I fedeli presenti hanno visto entrare in chiesa una persona sconosciuta, un uomo ben vestito, che si è diretto subito verso il sacerdote, sedendosi accanto a lui. Terminata la preghiera, padre William ha raggiunto la sacrestia per prepararsi alla celebrazione eucaristica. Lo sconosciuto si è affiancato al sacerdote, scortandolo. Mentre padre William era sull’uscio della sacrestia il suo omicida ha estratto una pistola dalla tasca e, puntando l’arma alla nuca del sacerdote, ha sparato. L’assassino si è poi diretto verso l’uscita della chiesa, ma una volta arrivato sulla soglia della porta ha fatto dietrofront, si è avvicinato al corpo del sacerdote e ha sparato un secondo colpo alla testa. Una volta uscito dalla chiesa, i testimoni riferiscono che l’omicida è balzato su un’automobile che lo stava aspettando, per poi fuggire a tutta velocità. L’omicidio del sacerdote cattolico è avvenuto il giorno dopo l’uccisione di tre monaci copti ortodossi, assassinati nel monastero di San Marco e San Samuele il Confessore a Cullinan, circa 30 chilometri a est di Pretoria. In un comunicato, la Chiesa copta ortodossa ha riferito che i monaci uccisi a colpi di arma bianca erano padre Takla El-Samouili, (Vicario diocesano), padre Youstos Ava-Markos e padre Mina Ava-Markostre. (Agenzia Fides)



Un sacerdote cattolico è stato ucciso in Sudafrica il 13 marzo. Si tratta di padre William Banda, della Società di San Patrizio per le missioni estere era in chiesa, originario dello Zambia. È successo a Tzaneen, nel nord del paese. Erano circa le 7.45 e padre Banda stava recitando il rosario nella cattedrale di Tzaneen quando un uomo, secondo i presenti vestito molto bene, è entrato ed è andato a sedersi vicino a lui. Quando padre Banda al termine del rosario si è diretto verso la sacrestia per prepararsi a celebrare la messa delle 8.00, l’uomo l’ha seguito e, quando stava per entrare in sacrestia, ha estratto una pistola davanti ai presenti esterefatti e gli ha sparato alla nuca. Poi si è diretto verso l’uscita, ma improvvisamente è tornato sui suoi passi, si è avvicinato di nuovo a padre Banda, gli ha sparato un secondo colpo alla testa e se ne è andato. Dei testimoni, all’esterno della chiesa, hanno detto che una automobile lo stava aspettando. Lo sconosciuto è salito e l’auto è partita a tutta velocità. Soltanto poche ore prima, il 12 marzo, tre sacerdoti copti erano stati uccisi nel loro monastero a Cullinan, città vicina alla capitale Pretoria. Per il momento non si conoscono altri particolari. Nessuna ipotesi è stata fatta su chi sia l’autore dell’omicidio e che cosa l’abbia spinto a uccidere padre Banda. Se confermata, la presenza di un auto pronta all’esterno della chiesa con la quale l’uomo si è dato alla fuga indica la presenza di un complice e, ovviamente, la premeditazione.


Autore:
Anna Bono


Fonte:
www.lanuovabq.it

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Aggiunto/modificato il 2025-03-27

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