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San Luigi Orione Sacerdote e fondatore

12 marzo (16 maggio)

Pontecurone, Alessandria, 23 giugno 1872 - Sanremo, Imperia, 12 marzo 1940

Nacque a Pontecurone nella diocesi di Tortona, il 23 giugno 1872. A 13 anni entrò fra i Frati Minori di Voghera, poi nel 1886 entrò nell’oratorio di Torino fondato da san Giovanni Bosco. Tre anni dopo approdò al seminario di Tortona. Proseguì gli studi teologici, alloggiando in una stanzetta sopra il duomo. Qui ebbe l’opportunità di avvicinare i ragazzi a cui impartiva lezioni di catechismo, ma la sua angusta stanzetta non bastava, per cui il vescovo gli concesse l’uso del giardino del vescovado. Il 3 luglio 1892, il giovane chierico Luigi Orione, inaugurò il primo oratorio intitolato a san Luigi. Nel 1893 aprì il collegio di san Bernardino. Nel 1895, venne ordinato sacerdote. Molteplici furono le attività cui si dedicò. Fondò la Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza e le Piccole Missionarie della Carità; gli Eremiti della Divina Provvidenza e le Suore Sacramentine. Mandò i suoi sacerdoti e suore nell’America Latina e in Palestina sin dal 1914. Morì a Sanremo nel 1940. Papa Giovanni Paolo II lo proclamò Beato nel 1980 ed infine Santo nel 2004. La memoria liturgica di San Luigi Orione è celebrata il 16 maggio, mentre il suo nome è presente nel Martirologio Romano al 12 marzo, suo dies natalis.

Etimologia: Luigi = derivato da Clodoveo

Martirologio Romano: A Sanremo in Liguria, san Luigi Orione, sacerdote, fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza per il bene dei giovani e di tutti gli emarginati.

Ascolta da RadioRai:   
  

Un santo dei nostri tempi, di lui esiste una vastissima bibliografia e periodicamente escono pubblicati stampati, riviste, quaderni di spiritualità, libri che lo riguardano, lo analizzano in tutti i suoi aspetti, parlano della sua opera, davvero grande.
Luigi Giovanni Orione nacque a Pontecurone nella diocesi di Tortona il 23 giugno 1872 da onesti e semplici genitori, in particolare la madre fu una saggia educatrice e gli fu di valido aiuto nelle sue future attività con i ragazzi.
Lavorò nei campi nella sua fanciullezza, frequentando un po’ di scuola e dedito alle pratiche religiose. A 13 anni entrò fra i Frati Minori di Voghera, purtroppo a causa di una grave polmonite, dovette ritornarsene in famiglia.
Ristabilitasi, aiutò il padre nella selciatura delle strade, esperienza che gli risulterà molto utile per comprendere le sofferenze e la mentalità degli operai. Nel 1886 entrò nell’oratorio di Torino diretto da s. Giovanni Bosco, ove rimarrà per tre anni, l’insegnamento ricevuto e l’esperienza vissuta con il santo innovatore, non si cancellò più dal suo animo, costituendo una direttiva essenziale per le sue future attività in campo giovanile.
Inaspettatamente lasciò i salesiani e nel 1889 entrò nel seminario di Tortona per studiare filosofia per due anni, al termine del corso, proseguì gli studi teologici, alloggiando in una stanzetta sopra il duomo, nel quale prestava servizio per le Messe; riceveva anche un piccolo compenso per le sue necessità.
Nel duomo ebbe l’opportunità di avvicinare i ragazzi a cui impartiva lezioni di catechismo, ma la sua angusta stanzetta non bastava, per cui il vescovo, conscio dell’importanza dell’iniziativa, gli concesse l’uso del giardino del vescovado.
Il 3 luglio 1892, il giovane chierico Luigi Orione, inaugurò il primo oratorio intitolato a s. Luigi; l’anno successivo riuscì ad aprire un collegio detto di s. Bernardino, subito frequentato da un centinaio di ragazzi.
Il 13 aprile 1895, venne ordinato sacerdote, celebrando la prima Messa fra i suoi ragazzi, che nel frattempo si erano trasferiti nell’ex convento di S. Chiara.
Attorno a lui si riunirono altri sacerdoti e chierici, formando il primo nucleo della futura congregazione; si impegnò con tutte le sue forze in molteplici attività: visite ai poveri ed ammalati, lotta contro la Massoneria, diffusione della buona stampa, frequenti predicazioni, cura dei ragazzi.
Si precipitò a soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1908 a Messina e Reggio Calabria, inviando nelle sue Case molti orfani, divenne il centro degli aiuti sia civili che pontifici. Papa Pio X gli diede l’incarico, che durò tre anni, di vicario generale della diocesi di Messina.
Stessa operosità dimostrò negli aiuti ai terremotati della Marsica nel 1915, accogliendo altri orfani, a cui diede come a tutti, il vivere, l’istruzione, il lavoro.
Se s. Giovanni Bosco fu l’esempio per l’educazione dei ragazzi, san Luigi Orione fu l’esempio per le opere di carità; girò varie volte l’Italia per raccogliere vocazioni e aiuti materiali per la sue molteplici Opere. Per curare tante attività, fondò la Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza e le Piccole Missionarie della Carità; dal lato spirituale e contemplativo, fondò gli Eremiti della Divina Provvidenza e le Suore Sacramentine, a queste due Istituzioni ammise anche i non vedenti.
Ancora lo spirito missionario lo spinse a mandare i suoi figli e suore nell’America Latina e in Palestina sin dal 1914; ben due volte per sostenere le sue opere, si recò egli stesso nel 1921 e nel 1934 a Buenos Aires, dove restò per tre anni organizzando scuole, colonie agricole, parrocchie, orfanotrofi, case di carità dette “Piccolo Cottolengo”.
Sempre in movimento conduceva una vita penitente e poverissima, sebbene cagionevole di salute, organizzò missioni popolari, presepi viventi, processioni e pellegrinaggi, con l’intento che la fede deve permeare tutte le fasi della vita.
Gli ultimi tre anni della sua vita li trascorse sempre a Tortona, facendo visita settimanale al ‘Piccolo Cottolengo’ di Milano ed a quello di Genova; cedendo alle pressioni dei medici e dei confratelli, si concesse qualche giorno di riposo a Sanremo nella villa di S. Clotilde, dove morì dopo pochi giorni, il 12 marzo 1940.
I funerali furono solennissimi e ricevé l’omaggio di tutte le città del Nord Italia da dove passò il corteo funebre; venne tumulato nella cripta del Santuario della Madonna della Guardia di Tortona, da lui fatto edificare. Venticinque anni dopo nel 1965, fu fatta la ricognizione della salma che fu trovata completamente intatta e di nuovo tumulata.
In queste brevi note biografiche, non si riesce a descrivere l’importanza che l’Opera sociale e spirituale di don Orione, come da sempre è chiamato così, ha avuto nel contesto umano, prima con le conseguenze di disastri naturali e poi con i disastri provocati dalla follia umana delle due Guerre Mondiali.
Personaggi di ogni ceto sociale e culturale lo conobbero e contattarono, dai papi s. Pio X e Benedetto XV al maestro Lorenzo Perosi, dalle autorità politiche nazionali e locali, ai santi del suo tempo. Il fondatore della ‘Piccola Opera della Divina Provvidenza’ è stato beatificato il 26 ottobre 1980 da papa Giovanni Paolo II, in un tripudio di tanti suoi figli ed assistiti provenienti da tanta Nazioni.
E' stato proclamato santo da Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004, data di culto in cui lo ricordano ogni anno la sua Congregazione e la diocesi di Milano.

Autore: Antonio Borrelli
 


  

È un santo della nostra epoca. Figlio di genitori virtuosi, Luigi Giovanni Orione nasce a Pontecurone (Alessandria) il 23 giugno 1872. Lavora la terra e studia. Dedito alla religione, a tredici anni viene accolto dai frati minori di Voghera. Ammalato torna a casa per curarsi. Guarito, aiuta il padre lastricando strade, conoscenza diretta che lo aiuta, poi, a capire la difficile realtà degli operai.
Nel 1886 va a Torino dove resta tre anni nell’oratorio di Don Bosco. Quell’esperienza vissuta con San Giovanni Bosco, prezioso esempio per la sua opera futura, la porterà sempre nel suo ricordo. Luigi studia filosofia e teologia; intanto, presso il Duomo di Tortona, si avvicina ai ragazzi impartendo lezioni di catechismo. Il vescovo, capito il valore del suo operato, gli permette di usare il giardino del vescovado. Il chierico Orione, rievocando Don Bosco, con entusiasmo inaugura l’oratorio San Luigi. Il 13 aprile 1895 viene ordinato sacerdote. Altri preti e chierici si uniscono a lui, creando il primo gruppo della sua futura congregazione.
Don Orione impiega le sue forze nella cura dei malati e dei ragazzi e nella diffusione della “buona stampa” (nel 1905 apre a Tortona la sua prima tipografia e nel 1929 stampa il periodico mariano Mater Dei). Nel 1908 si reca a Messina e Reggio Calabria, colpite entrambe dal terremoto. Nei suoi istituti ospita tanti orfani offrendo cibo, istruzione e lavoro. Con la stessa cura si prodiga verso gli abitanti della Marsica (Abruzzo) colpiti dal terremoto nel 1915. Sempre in cammino, gira l’Italia, chiedendo aiuti per le sue opere di carità.
Per essere assistito nelle sue iniziative, fonda le congregazioni dei “Figli della Divina Provvidenza” e delle “Piccole Missionarie della Carità”. Con spirito missionario Luigi Orione manda i suoi religiosi in America Latina, dove si reca successivamente anche lui, creando scuole, orfanotrofi, parrocchie, aziende agricole. La sua è una vita modesta, fatta di ristrettezze e rinunce. Anche se ha poca salute, la sua attività non si ferma mai: organizza pellegrinaggi, presepi, processioni, sostenendo sempre la fede come valore primario della vita. Su insistenza dei medici, per riposare Don Orione si reca a San Remo (Imperia) dove muore nel 1940. Viene sepolto a Tortona (Alessandria) nel Santuario della Madonna della Guardia, da lui fatto costruire.


Autore:
Mariella Lentini


Fonte:
Mariella Lentini, Santi compagni guida per tutti i giorni

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Aggiunto/modificato il 2023-01-25

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