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Santa Calamanda Martire
5 febbraio
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VIII sec. (?)
Nata a Calaf (Anoia, Catalogna) nel secolo VIII o V, secondo tradizioni diverse, è venerata come patrona di questa città e di Soller de Lladrus, dove viene invocata nei periodi di siccità. Le sue reliquie si trovano nella chiesa collegiata di San Giacomo a Calaf, dove sono state oggetto di una ricognizione nel XVI secolo, che ne ha confermato il culto e approvato la confraternita giovanile in suo onore.
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Santa Calamanda o Calamandra è una martire che secondo un’antica tradizione è vissuta nel secolo VIII.
Si ritiene sia nata a Calaf e che sia stata martirizzata al tempo della dominazione mussulmana in Spagna.
Esiste anche un’altra tradizione, che attesta santa Calamanda tra le compagne di S. Orsola, messe a morte dagli Unni dalle parti di Colonia verso la metà del secolo V.
Le reliquie di questa martire si trovano nella chiesa collegiata di San Giacomo a Calaf, nella diocesi di Vich, in Catalogna.
Grande è la devozione nei confronti di questa martire a Calaf e a Soller de Lladrus, dove viene invocata nei periodi di siccità, per ottenere la pioggia.
Secondo numerose testimonianze, molte volte attraverso la sua intercessione arrivò la pioggia in quelle aride regioni.
Durante la visita pastorale del vescovo mons. Benito de Toco, nella seconda metà del secolo XVI, procedette alla ricognizione delle reliquie e ne approvò il culto ed approvò la confraternita giovanile eretta in onore della santa.
Nella diocesi di Vich, Santa Calamanda era ricordata e festeggiata nel giorno 5 febbraio.
Autore: Mauro Bonato
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