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San Cristanziano Martire venerato ad Ascoli Piceno

13 maggio

Il nome di Cristanziano, che in certi manoscritti, risulta di genere femminile, è oggetto di culto, oltre che ad Ascoli Piceno, dove entra nella leggenda di s. Emidio, in molte altre citta e paesi d’Italia: così a Torres, in Sardegna, dove Cristanziano è onorato insieme coi santi Gavino e Crispolo. L'origine del nome è molto semplice. Un lettore disattento e frettoloso, dovendo decifrare l'abbreviazione CRIS di un antico cod. del Geronimiano, in luogo di Crisogonus, come avrebbe dovuto, lesse il nome Cristanziano. Crisogono è un noto martire di Aquileia. Gli agiografi, impadronitisi del nome che non indicava nessuno, designarono con esso un confessore o un martire, cui diedero o tolsero compagni, ne variarono il giorno della festa e, perfino, il sesso. È invocato contro la tempesta e il suo culto fu, sembra, confermato il 3 settembre 1803 dal papa cesenate Pio VII.



La figura di San Cristanziano, martire venerato ad Ascoli Piceno, presenta un'agiografia complessa e ricca di incertezze. Il suo nome, variamente attestato come Crisanto, Crisanziano, Criscento, Criscenziana, Criscenziano e Crisenziano, ha generato confusione tra gli agiografi, confondendolo con il martire Crisogono di Aquileia. Nonostante le difficoltà, la devozione a San Cristanziano è diffusa in diverse località d'Italia, con Ascoli Piceno che ne custodisce la memoria più viva.
L'origine del nome Cristanziano è legata ad un errore di trascrizione in un antico codice del Geronimiano. Un lettore disattento interpretò l'abbreviazione "CRIS" come "Cristanziano" anziché "Crisogonus", nome del martire di Aquileia. Da questo errore nacque la figura di San Cristanziano, a cui gli agiografi associarono diverse storie e caratteristiche, spesso contrastanti.
San Cristanziano è invocato come protettore contro le tempeste. Il suo culto, confermato da Papa Pio VII nel 1803, si celebra il 13 maggio. La sua memoria è presente in diverse località italiane, tra cui Ascoli Piceno, Torres in Sardegna, e Casalciprano in Molise.
Ad Ascoli Piceno, San Cristanziano è integrato nella leggenda di Sant'Emidio. Secondo la tradizione, Cristanziano sarebbe stato un diacono e compagno di Emidio durante il suo martirio. Entrambi subirono la persecuzione sotto l'imperatore Diocleziano e furono condannati a morte. La loro storia è ricca di elementi leggendari, come la conversione di Emidio grazie ad un miracolo e il loro martirio mediante la decapitazione.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-04-03

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